Quale narcisista sei?

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6 Settembre 2023

Persone, in giro, che hanno un senso gonfiato dell’autostima e un bisogno irrinunciabile di essere ammirati ve ne sono a non finire. Dimostrano anche, a ben guardare, una totale mancanza di empatia verso gli altri, verso cui non prestano alcuna attenzione.  E, finiscono, come è ovvio che sia, per essere arroganti e presuntuosi. Sono narcisiste? Eh, sì, con ogni probabilità. Il disturbo, che richiede una diagnosi di salute mentale, viene definito, come tutti sapranno, dal personaggio della mitologia greca, Narciso, responsabile di essersi appassionato oltremodo al suo riflesso. Non so se esistono stime relative al coinvolgimento dei generi, ma si ha la netta impressione che ne siano colpiti molto più gli uomini che le donne. Va da sé che il Disturbo Narcisistico della Personalità (NPD) si distingue chiaramente da un cosiddetto narcisismo sano, che, in una personalità equilibrata, arriva finanche a essere un’utile prerogativa: via, un po’ di amor proprio nelle persone consapevoli di avere un’educazione al gusto e un’attenzione per l’etica non guasta!

Credo che tutti noi assumiamo dei tratti narcisistici, da mantenere a un livello accettabile e di decenza mediante un autocontrollo che ci permette di non portarli all’estremo, come succede alle persone che sconfinano nello stadio patologico. Gli psicoterapeuti ci dicono che il narcisismo sia un disturbo a spettro, con diversi livelli di gravità. Le persone affette da NPD si collocano all’estremità superiore dello spettro, causando dei problemi alla loro vita e a quella degli altri. Manco a dirlo, il campo privilegiato del loro comportamento morboso è quello sterminato dei social. Ho dei dati certi: ogni giorno un miliardo e mezzo di individui pubblicano sfumature, dettagli, approfondimenti della loro vita su Facebook, producendo 3,5 miliardi di nuovi “like”, mentre le foto caricate su Instagram superano gli di 80 milioni. Su Twitter, infine, gli utenti attivi sono 320 milioni. Ora, qual è il tasso di narcisismo patologico in questo flusso continuo di informazioni e immagini personali?

A onor del vero, a tutti capita d’imbattersi in post dove l’autore si pensa al centro di un interesse esageratamente grande, dando per certo che il mondo giri intorno a lui. Il bisogno maniacale di affermazione, in questi casi, supera in maniera spropositata una normale e legittima esigenza di esserci e manifestare liberamente il proprio pensiero, accettando serenamente il confronto. Per il narcisista estremo, bulimico dell’altrui attenzione, conta solo l’apprezzamento che gli altri sono pronti a tributargli come riconoscimento della sua presunta superiorità, giammai la loro opinione discordante e tendente alla confutazione dei contenuti da lui espressi. Che i social abbiano anche la funzione di moltiplicare il desiderio di essere nel fulcro dell’attenzione è alquanto assodato, ma distinguerei il narcisista sano da quello alterato. Che diamine, quest’ultimo, nella sua superficialità, è attento più all’aspetto che alla cura di un talento, e gli basta far sapere a quanta più gente è possibile cosa indossa, dov’è, con chi, quanto appare o si crede fico! In fondo, farsi vedere, per lui, è la sola cosa che gli interessa davvero. Mica come noi altri, che produciamo uno sforzo per piacere soprattutto a chi ci piace? Ahò, a proposito, quello della foto a corredo sono io, l’anno scorso, mica un modello!

 

 

 

 

 

TAG: narcisismo, narcisismo dei social, narcisismo patologico, narcissimo digitale, social
CAT: salute e benessere, società

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