
Borsa
Mps pronta all’Ops su Mediobanca: si parte il 14 luglio
Dopo il via libera della Bce e quelli di Consob e Antitrust, Banca MPS è pronta a fare partire l’Offerta pubblica di scambio da oltre 13 miliardi di euro su Mediobanca. Il debutto dell’operazione è fissato per il 14 luglio. Nel documento d’offerta, approvato dalla Consob, si prevede espressamente che, seppure l’obiettivo della banca senese guidata da Luigi Lovaglio rimanga il 66,7% del capitale di Mediobanca, in modo da avere il controllo dell’assemblea straordinaria di Piazzetta Cuccia, Mps riterrà efficace l’offerta se viene raggiunta una quota di adesioni compresa tra il 35 e il 50% , “idonea a consentire all’offerente di ottenere il controllo di fatto”, attraverso un’influenza dominante nell’assemblea ordinaria di Mediobanca”, che permetta di incidere sul generale indirizzo della gestione. Successivamente, Mps potrebbe rafforzare la propria posizione di controllo, «secondo le modalità e le tempistiche consentite dal mercato, nel rispetto della normativa applicabile».
IMPOSTE ANTICIPATE. Quanto alle Dta, le attività fiscali differite di Mps, l’Ops mira ad accelerarne l’utilizzo facendo leva su una base imponibile allargata a Mediobanca, con l’iscrizione di 1,3 miliardi di Dta attualmente fuori bilancio, che poterebbero a 2,9 miliardi il totale delle Dta, e con la generazione nei successivi sei anni, di «un significativo beneficio di capitale», pari a 0,5 miliardi all’anno, in aggiunta al risultato netto. Perché questa accelerazione possa avvenire è però necessario che Mps consolidi Mediobanca, attraverso la disponibilità di una partecipazione superiore al 50% del capitale.
DELISTING E FUSIONE? Banca Mps non esclude poi un’eventuale fusione per incorporazione di Mediobanca in futuro anche se Lovaglio illustrando l’operazione, da ultimo nell’assemblea di Mps di aprile, ha sempre fatto riferimento a due entità separate. In caso di perfezionamento dell’offerta Mps intende procedere al delisting del titolo Mediobanca e indipendentemente da a questo atto Mps «non esclude di poter valutare in futuro la realizzazione di eventuali operazioni straordinarie e o di riorganizzazione societaria e aziendale che dovessero essere ritenute opportune, in linea con gli obiettivi e le motivazioni dell’offerta, ivi inclusa l’eventuale fusione per incorporazione di Mediobanca in Banca Mps o in altra società del gruppo Mps». Ad oggi nessuna decisione è stata presa su eventuali operazioni straordinarie a seguito dell’aggregazione con il gruppo Mediobanca in conseguenza del perfezionamento dell’offerta.
BANCA GENERALI. Nel documento appare anche un’apertura verso l’Ops su Banca Generali, che Piazzetta Cuccia aveva tirato fuori dal cappello anche con un intento difensivo. L’Ops lanciata da Mediobanca su Banca Generali «sembrerebbe in potenza coerente con il razionale strategico» dell’Ops di Mps su Mediobanca. Alla luce dell’assemblea di Mediobanca propedeutica all’operazione su Banca Generali slittata al 25 settembre, tuttavia ad oggi c’è «incompletezza del quadro informativo» quindi Banca Mps si riserva di valutarla più compiutamente “alla luce di tutte le informazioni rilevanti che si renderanno di volta in volta disponibili”.
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