
Benessere
Sotto il sole, con giudizio. Anche i farmaci vanno in vacanza, ma ben conservati
L’estate arriva sempre con la sua carica di entusiasmo, costumi colorati e promesse di libertà. Ma insieme al sole e al relax porta con sé anche qualche insidia silenziosa, soprattutto per chi convive con una malattia cronica come la sclerosi multipla. Una di queste – e spesso la più sottovalutata – riguarda proprio loro: i farmaci.
No, i medicinali non si sciolgono come un gelato alla crema, ma quasi. Le alte temperature possono comprometterne l’efficacia, modificarne la struttura, renderli inutili o addirittura dannosi. E allora, mentre prepariamo le valigie con attenzione certosina, tra costumi e infradito, forse dovremmo iniziare a trattare le nostre terapie con lo stesso rispetto che riserviamo alla crema solare.
Il caldo estivo non perdona: auto roventi, borse spiaggiate al sole, voli low cost e traghetti in cui tutto si surriscalda, tranne l’aria condizionata. Per chi assume farmaci refrigerati – come alcuni trattamenti per la SM – questo può diventare un problema serio. Non a caso, l’Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA) ogni anno rilancia il suo richiamo: attenzione, attenzione, attenzione. Il vademecum completo con tutti i consigli aggiornati è disponibile anche sul sito ufficiale www.aifa.gov.it alla sezione dedicata a “Conservazione dei farmaci in estate” https://www.aifa.gov.it/-/conservazione-dei-farmaci-durante-l-estate-2024.
E AISM, da parte sua, rilancia il messaggio con un pizzico di empatia in più, perché lo sa: la disattenzione è dietro l’angolo, ma le conseguenze possono essere concrete.
“Ci chiamano spesso persone che, dopo poche ore fuori frigo, non sanno se il farmaco si possa ancora usare, racconta con la consueta chiarezza la neurologa Grazia Rocca, del Numero Verde AISM- Capita. Ma è importante non improvvisare. La soluzione non è mai un ‘vediamo che succede’. Meglio fare una telefonata in più che una terapia inefficace”.
Il consiglio, insomma, è quello di trattare i farmaci come passeggeri delicati. Non abbandonarli nel portabagagli arroventato dell’auto, non ficcarli in un beauty case sotto il sole, e nemmeno pensare che basti un contenitore qualsiasi. Inoltre, c’è un gesto che facciamo tutti per comodità – e che invece è meglio evitare: non togliere i farmaci dalla loro confezione originale per inserirli in portapillole di plastica o metallo. Sembra innocuo, ma non lo è. Quelle scatole – blister compresi – non servono solo a tenere tutto in ordine: proteggono il farmaco da luce, umidità e calore, aiutano a riconoscerne il dosaggio e a evitare confusione con scadenze e avvertenze. Senza contare che contenitori “fai da te” possono favorire il degrado del principio attivo, soprattutto d’estate. Ricordiamoci poi che il frigorifero portatile è un alleato prezioso ma solo se davvero mantiene la temperatura corretta. E in aereo? Sempre nel bagaglio a mano, meglio se con insieme la relativa prescrizione.
Ma non c’è solo il tema della temperatura. In estate, alcuni farmaci diventano anche nemici silenziosi della pelle: creme, gel, antibiotici, anticoagulanti… tutti potenziali complici di fastidiose reazioni al sole. “Meglio evitare l’esposizione diretta, soprattutto nelle ore centrali della giornata. E in caso di trattamenti come i cerotti al ketoprofene, ricordarsi che il divieto di sole vale anche nei giorni successivi al termine della terapia,” sottolinea ancora Rocca.
E poi, attenzione agli occhi: se il medicinale appare diverso dal solito, cambia colore, odora in modo strano o ha una consistenza insolita, non ingoiarlo con fiducia cieca. Consulta il medico o il farmacista. A volte anche i farmaci, sotto il sole, impazziscono.
In fondo, ci prendiamo cura dei nostri animali con l’aria condizionata, delle piante con l’irrigazione automatica, del nostro viso con SPF 50. Perché non fare lo stesso con le nostre terapie, che sono lì – silenziose ma vitali – a ricordarci che la salute, anche sotto l’ombrellone, non va in vacanza?
E se qualcosa non ti torna, se hai un dubbio o una domanda dell’ultimo minuto, ricorda che AISM c’è: basta una chiamata al Numero Verde 800 803 028 per parlare con un esperto, senza stress, senza giudizio.
L’estate è fatta per stare meglio. Ma per farlo davvero, bisogna iniziare dai dettagli. E sì, in certi casi, anche dai farmaci ben tenuti all’ombra.
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