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Gran premio di Monza 2025, all’autodromo partecipano anche le imprese artigiane

5 Settembre 2025

Il gran Premio d’Italia, gara n° 16 del calendario di Formula 1, porta Monza sotto gli occhi del mondo. Questa 96esima edizione registrerà un numero maggiore di presenze rispetto al passato, si preannuncia un più 20% rispetto allo scorso anno che aveva già registrato il precedente record per l’emissione dei biglietti.

Anche quest’anno l’Autodromo di Monza ha fatto da cornice all’evento di  Confartigianato Motori, storico Premio ideato e organizzato da Confartigianato Imprese e giunto alla sua 43ª edizione. Una cerimonia che celebra non solo i protagonisti della Formula 1, ma anche il legame tra il mondo dell’automotive e quello dell’impresa artigiana italiana, ospitando le premiazioni che hanno coinvolto piloti, team, giornalisti e imprese dell’autoriparazione. 

Invitato dalla storica associazione mi tuffo nel traffico per raggiungere l’hospitality building che ospita l’ iniziativa. Impresa non facile. Traffico intenso, la zona per ampi chilometri è presidiata dagli agenti della polizia locale che faticano a smistare addetti ai lavori, tifosi, semplici curiosi. Cerco di avvicinarmi ma nonostante il pass in mio possesso le indicazioni divergono, supero i primi controlli ma alle soglie dell’ ingresso del parco le indicazioni si fanno ancora più nebulose; chi acconsente al mio ingresso in auto ma non in quell’accesso, chi non ne vuole sapere, alla fine parcheggio all’esterno e decido di entrare a piedi camminando insieme a centinaia di appassionati. Raggiungo la sede a premiazione da poco iniziata preceduta dalle dichiarazioni del Presidente di Confartigianato Marco Granelli.: “Questo storico evento unisce i record e le performance della Formula 1 e il valore del saper fare italiano in pista, così come nelle nostre aziende, ciò che davvero fa la differenza è la persona, è l’intelligenza artigiana, con la sua capacità di adattarsi, di inventare, di fare rete, di affrontare il cambiamento con creatività e concretezza. Il Premio Confartigianato Motori è un omaggio alla nostra identità, alla qualità, alla dedizione e allo spirito di squadra che, sia sulle piste di F1 sia nelle nostre imprese, ci permettono di correre ogni giorno verso nuovi obiettivi” 

Parte importante  della filiera è anche il comparto dell’autoriparazione. 

Il valore della professionalità degli autoriparatori, testimonia come, nella Formula 1, la manualità artigiana sia perfettamente coniugata con la sofisticazione delle monoposto – prosegue il Presidente di Confartigianato Autoriparazione Massimo Ruffa.

 

Incontro il Segretario di Apa Confartigianato Imprese Enrico Brambilla che mi spiega il significato della manifestazione 

Siamo arrivati alla 43esima edizione di un premio che nasce con l’idea di rafforzare il legame tra il mondo dello sport della Formula 1 e il lavoro che quotidianamente migliaia di piccole imprese in gran parte artigiane svolgono nella grande filiera dell’automotive, da parte di chi realizza parte della componentistica, da chi assicura la manutenzione ai veicoli, e da chi opera in tutti i servizi connessi a questo settore. In questi anni abbiamo avuto la possibilità di premiare grandi campioni come Schumacher, Hamilton, Vettel per citarne solo alcuni, tutti connotati da un aspetto umano e particolare, cogliendo in loro un’apertura rispetto ai mondi di coloro che rendono possibile le loro performance, perché dietro i grandi campioni ci sono grandi team, grandi motori e grandi meccanici. Confartigianato vuole rappresentare e rendere onore a questi, ricordando che senza le migliaia di piccole imprese artigiane, anche i grandi eventi non sarebbero possibili.

Nello spirito dell’artigianalità anche i trofei sono stati interamente realizzati dagli artigiani brianzoli, simbolo tangibile del valore della manifattura locale, ancora Brambilla.. 

Abbiamo creato un premio ideato da artigiani composto da materiali diversi che sono i materiali principali in uso alle nostre imprese nei diversi settori, dal legno al carbonio, marmo, vetro, tutto ciò che quotidianamente passa dalle nostre officine, oggetti che vengono poi assemblati in una serie di cerchi che hanno lo scopo di rappresentare quell’armonia che ci augureremmo che il lavoro artigiano aiuti a costruire. 

Un insieme di piccole e medie imprese che rappresentano con orgoglio un grande tessuto produttivo nelle zone di Milano, Monza e Brianza, un fiore all’occhiello per l’intera area. 

Quest’anno l’associazione arriva a celebrare i suoi 80 anni di attività, sorse proprio nel 1945 pochi mesi dopo il termine della grande guerra mondiale, dallo spirito di alcuni artigiani che nell’ambito della ricostruzione si rimboccarono le maniche per far sentire il peso delle piccole imprese. Oggi copriamo le due province di Milano e Monza Brianza, abbiamo oltre 6 mila imprese iscritte che danno lavoro a qualche decina di migliaia di lavoratori tra collaboratori e lavoratori dipendenti. Nonostante i dati ufficiali raccontino di un calo dell’ imprenditoria artigiana gli stessi andrebbero letti in una maniera differente; l’imprenditoria artigiana sta assumendo altre vesti, la legislazione corrente dovrebbe seguire maggiormente ciò che è cambiato nel modo, molte piccole imprese si sono trasformate da società individuali e società di persone, a società di capitali, oggettivamente più complesse pur mantenendo le caratteristiche dell’artigianalità e cioè la partecipazione anche manuale del lavoro dell’imprenditore.

 

Il Segretario di Apa Confartigianato Imprese Enrico Brambilla

 

In totale sono stati assegnati dodici premi, tra cui il riconoscimento “Tecnologia e Ambiente”, realizzato in collaborazione con il Parco Valle Lambro, e i due premi destinati ad imprese del settore dell’autoriparazione associate ad Apa Confartigianato Imprese. 

Due le grandi novità dell’edizione 2025: il Premio “Italia sul podio”, attribuito al giovane talento Andrea Kimi Antonelli, astro nascente del motorsport tricolore, che inaugura così una nuova categoria destinata, anche per il futuro, a valorizzare l’eccellenza italiana nel mondo delle corse; e il Premio BCC – Banca di Credito Cooperativo Carate e Treviglio, introdotto grazie alla partnership con il nuovo main sponsor del Premio.

Ripercorro la strada camminando verso l’uscita la folla nel frattempo è notevolmente aumentata, un’insieme di persone e di colori tra cui spicca il “rosso Ferrari”, la musica assordante che arriva dalla tribuna principale si mischia con le musiche degli stand di merchandising e delle tante strutture mobili che offrono ogni genere di conforto, alla fine il risultato di questa miscellanea musicale non voluta, non è neanche male e varia ad ogni passo percorso in una cornice che esprime con forza la vitalità tipica dei grandi eventi. Avvicinandomi all’uscita la strada pedonale si snoda nel verde del parco di Monza e la musica lascia spazio al vociare delle tante persone che percorrono la strada nel senso opposto al mio, percepisco che la lingua italiana è in minoranza segno dell’importanza internazionale dell’evento. Camminando controcorrente mi accorgo che molti sgranano gli occhi e osservano il mio pass grande come un terzo della mia camicia che mi accompagna verso l’uscita; qualcuno si chiederà il motivo: il lavoro mi chiama e poi devo scrivere l’articolo..

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