Calcio
La Juventus esonera Tudor: in pole Spalletti, Mancini e Palladino per la panchina
La Juventus ha esonerato Igor Tudor. Il club bianconero ha deciso di interrompere il rapporto con l’allenatore croato dopo la sconfitta contro la Lazio, la terza consecutiva in campionato e la quarta gara di fila senza segnare. Otto partite senza vittorie hanno convinto la dirigenza a intervenire subito, nonostante mercoledì la squadra torni già in campo contro l’Udinese. Nell’immediato, la guida tecnica passa a Massimo Brambilla, 52 anni, attuale tecnico della Next Gen, che ha mostrato buoni risultati con i giovani e potrebbe traghettare la squadra fino a fine stagione.
Intanto, a Torino si guarda già oltre. Tra i nomi più accreditati per la panchina ci sono Luciano Spalletti, Roberto Mancini e Raffaele Palladino.
Spalletti, libero dopo la parentesi alla guida della Nazionale, rappresenta la soluzione più esperta e carismatica. Vincitore dello scudetto con il Napoli nel 2023, è apprezzato per la capacità di costruire gioco e valorizzare i talenti offensivi, due elementi oggi carenti nella Juventus.
Mancini, reduce dalla deludente esperienza con l’Arabia Saudita, conosce bene l’ambiente del calcio italiano e ha già dimostrato di saper gestire cicli complessi, come quello che portò all’Europeo vinto con l’Italia nel 2021. La sua candidatura è vista come una garanzia di solidità e disciplina tattica.
Infine, Palladino, ormai pronto al salto di qualità dopo le buone stagioni con il Monza, piace per il suo calcio moderno e per la capacità di lavorare con giocatori giovani e motivati. Sarebbe la scelta più coraggiosa, ma anche quella più in linea con una Juventus che, dopo anni di turbolenze, vuole ripartire da un progetto tecnico sostenibile e a lungo termine.
Le prossime ore saranno decisive: la dirigenza bianconera vuole chiudere il prima possibile per dare alla squadra un nuovo punto di riferimento, tecnico e psicologico, in una fase cruciale della stagione.
In copertina, Igor Tudor ai tempi in cui allenava l’Udinese, licenza Creative Commons, fotografia Davide Marchiol
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