Danzare d’autunno, festival ad Aosta, Reggio Emilia, Tuscania e Cagliari
AOSTA _ L’autunno piace alla danza che fiorisce in diversi appuntamenti in tutto lo stivale. Da Aosta a Tuscania, da Reggio Emilia a Cagliari. Partiamo dal Nord più estremo. Da Aosta dove dal 2 al 6 ottobre si tiene la parte spettacolare del festival “T*Danse”- Danse et technologie” (in realtà apertosi dal 23 settembre con una serie di laboratori) allestito da Tida, Teatro Instabile di Aosta. I curatori di questa edizione, il coreografo e danzatore valdostano Marco Augusto Chenevier, affiancato questo anno da Alessia Pinto e Vest&Page affermano che il festival è “ un laboratorio aperto, dove sperimentiamo la costruzione di una comunità inclusiva e collaborativa, capace di riconoscere e ricucire le fratture che ci attraversano”. Forse sarà una utopia ma “quale strumento è più potente dell’arte per ricucire le fratture e creare nuove possibilità?”. D’altra parte la realtà attuale, dal cambiamento climatico alle guerre, dalle difficoltà economiche al razzismo, non lasciano intravedere scenari molto rosei. Eppure, insistono i tre organizzatori, non è il momento di fuggire la relatà bensì di rispondere “con la forza dei nostri corpi danzanti, con la nostra diversità che si incontra per ricomporre un mondo fratturato.” Come novità di questa edizione si segnala l’allargamento del raggio di azione al comune di Arvier nella cui Sala Polivalente si sono svolte molte delle attività della prima parte del festival (23-28 settembre). Dal 2 al 6 ottobre “T*Danse” proporrà 7 spettacoli, 4 performance, 4 jam session, tre talk con gli artisti e un concerto e un aftter party. Viene confermata anche la collaborazione con la Biblioteca Regionale di Aosta dove si terranno tre incontri.
Dal 2 al 6 ottobre sono 33 gli eventi in totale, un numero in crescita rispetto allo scorso anno come la presenza di artisti stranieri (tre lavori saranno in prima assoluta e 2 in prima nazionale). Si esibiranno: Giuliano Scarpinato/Cristian Cucco (Italia), Squarehead Productions/Darragh McLoughlin (Irlanda), Ondadurto Teatro/Margò Paciotti/H.E.R. (Italia), Sara Simeoni e Marcel Sparmann (Italia/Germania), Samaa Wakim (Palestina), 4bid/Irina Baldini (Italia/Finlandia), Nitsan Margaliot (Israele), Nicola Fornoni (Italia), Compagnia Artmayage/Florence Boyer (La Réunion), Compagnia Zahrbat/Brahim Bouchelaghem (Francia), Pyur (Germania). Il 2 ottobre il via nella Biblioteca Regionale – Sala Conferenze (ore 9), dove per il ciclo “Ercola Balliana” si terrà il simposio intitolato “Come? Fratturare l’estetica”, al quale parteciperanno il performer Nicola Fornoni e il coreografo Darragh McLoughlin per discutere insieme al pubblico sul senso del fare arte oggi. A partire dal primo pomeriggio, tutti i giorni, il festival si sposterà presso Plus. Ci saranno due Masterclass alle 14 e alle 16): il 2 ottobre la prima sarà condotta dall palestinese Samaa Wakim, “From Dabke To Contemporary”, che introdurrà ai passi fondamentali della danza folkloristica Dabke, e la seconda, di Sara Simeoni, che si concentrerà sull’improvvisazione e il movimento come forma di espressione autentica (“Terra incognita”). Torna ad Aosta Pyur (nome d’arte di Sophie Schnell) con le sue Jam session (ore 19) tra musica e danza; alle 20 in pista Samaa Wakim e a Sara Simeoni. In Arena andrà in scena (ore 20) “Gender Games” di Ondadurto Teatro, con Margò Paciotti accompagnata dalla musicista H.E.R, per la regia di Lorenzo Pasquali. Seguirà in Sala Meeting “Stories Of Falling Objects” (alle 21) di Darragh McLoughlin. Si torna in Arena, poi, per un’indagine danzata sulla storia del “maschile”: “All About Adam” ideato e diretto da Giuliano Scarpinato e interpretato da Cristian Cucco.
Giovedì 3 ottobre appuntamento in Biblioteca Regionale (ore 9) per il simposio dal titolo “Dove? Contesto ed utopia”, con il performer Leonardo Sinopoli, Florence Boyer e Tiziana Gagliardi di Refugees Welcome Italia. Seguono in Sala Dance presso Plus le Masterclass con Florence Boyer (ore 14) e Darragh McLoughlin (ore 16). Al Plus Cafè, “feedback aperò” (ore 18) con Giuliano Scarpinato e Ondadurto Teatro. Jam session con Pyur in Cortile (ore 19) partecipano Florence Boyer e Darragh McLoughlin. Sarà accessibile (dalle 19.40), in Sala Expo, la durational performance di Sara Simeoni e Marcel Sparmann “Absence is your house”, in prima assoluta, che definisce l’assenza come luogo e casa, da cui proveniamo e a cui un giorno faremo ritorno. In “Losing it”, in scena in Arena (ore 20), la coreografa Samaa Wakim si interroga su come il crescere in una zona di guerra e respirare politica influenzi l’identità: il paesaggio sonoro firmato da Samar Haddad King include registrazioni sul campo realizzate in Palestina dal 2010. Dopo lo spettacolo, in Sala Expo, 4bid e Irina Baldini presenteranno in prima nazionale “Between a Kick And a Cuddle”, che si sviluppa con tre danzatori impegnati in un’improvvisazione coreografica basata sull’incarnazione del dubbio come stato psico-fisico. Venerdì 4 ottobre, apertura alle 9, con il terzo e ultimo simposio in Biblioteca Regionale: “Chi? Decostruire i binari di genere”, con Ondadurto Teatro, Giuliano Scarpinato e la Consigliera con delega Salute dell’Arcigay VdA Queer Vda Charlène Rolland, che si confronteranno su cosa sia identitario e come sia possibile, anche attraverso l’arte, decostruire il binario dei generi: superarlo e muovere verso un’idea di corpo felice e non conforme a logiche imposte.
Nel pomeriggio, presso Plus, Masterclass “Cachou Breaking” (ore 14) con la compagnia Zahrbat, che introdurrà i partecipanti alla diversità della danza hip hop; poi (alle ore 16) quella con Ondadurto Teatro, “The Coloniality Of the Body”, i cui temi, con un approccio intersezionale, riguarderanno il corpo e gli spazi decoloniali, le identità queer e i rifugiati migranti. Aperitivo al Plus Cafè (ore 18) con Samaa Wakim, Sara Simeoni e Irina Baldini dopo il quale ci sarà la Jam session con Ondadurto Teatro, Brahim Bouchelaghem e le musiche di Pyur. Nitsan Margaliot, artista israeliano, va in scena in prima assoluta in Arena (20) con “Noises”. Segue in Sala Expo la performance “The Beninning (Light)”, di Nicola Fornoni, che tratta il tema della leggerezza. Al termine si torna in Arena per “The Whistle2”, di Darragh McLoughlin, altro artista che ha lavorato in residenza ad Arvier. Sabato 5 ottobre il festival si svolgerà interamente presso Plus, con una Masterclass tenuta da Marco Chenevier e Alessia Pinto, e riservata al Club degli Host di T*Danse, in Sala Dance (11). Il Club degli Host da anni accoglie nelle case private gli artisti del festival permettendo di creare comunità. Nel pomeriggio, in Sala Dance, a tenere una Masterclass saranno Nitsan Margaliot (14)incentrata sul movimento e sull’improvvisazione “Moving through imaginary realms” – e Irina Baldini, con “Accountable Temporary Expedients: a practice of doubt and confusion through improvisation” (16). Nitsan Margaliot, Nicola Fornoni e Darragh McLoughlin saranno gli ospiti del “feedback aperò” alle 18 Nitsan Margaliot, Giuliano Scarpinato, Irina Baldini improvviseranno in cortile sulle musiche di Pyur nella jam session delle 19.
A seguire in Arena, la prima assoluta di “Entre les lignes” di Florence Boyer (Compagnia Artmayage). A seguire in prima nazionale “Run” della Compagnia Zahrbat del francese Brahim Bouchelaghem, che rielabora due progetti sul tema della corsa, intesa soprattutto come espressione di una percezione sensibile del corso della vita. Si prosegue con “Lucid Anarchy”, il concerto di Pyur nonché titolo del suo ultimo album (2024).
Domenica 6 ottobre gran finale con la Maratona delle Scuole VdA, che offre la possibilità alle scuole di danza e di circo del territorio di esibirsi sul palcoscenico calcato fino alla sera prima dagli artisti internazionali; e la “Battle 1vs1 All Style”, con le selezioni musicali di Dj Breg di Aosta-FreeMoves. Ospiti d’onore: Compagnia Zahrbat e Brahim Bouchelaghem.
Dal 4 al 7 ottobre, importante anteprima di “Teatri di Vetro”, festival romano delle arti sceniche contemporanee diretto da Roberta Nicolai che stabilisce in questi giorni il suo quartier generale a Tuscania per mostrare e studiare “dispositivi ibridi tra danza e parola, incontri interdisciplinari, scambi di pratiche artistiche, stage e performance, dando ad ogni singolo atterraggio scenico la dignità di gesto performativo”. Il progetto “Trasmissioni” da sette anni presenta coreografi molto diversi sul piano estetico, poetico e metodologico per offrire un’ampia panoramica di linguaggi coreografici contemporanei. In questa edizione spazio alla generazione nata negli Ottanta “una generazione che incarna la trasformazione della nozione classica di corporeità” e nelle sue pratiche coreografiche rinnova i canoni rappresentantivi del corpo.
Sono degli artisti che hanno un istintivo approccio al digitale e utilizzano i devices audiovisivi e tecnologici come media di indagine ricerca e trasmissione. Sono artiste già conosciute nel panorama della danza italiana: Giselda Ranieri con la collaborazione di Fiora Blasi, Jacopo Jenna, Dehors/Audela (Salvatore Insana e Elisa Turco Liveri), Operabianco (Marta Bichisao e Vincenzo Schino). Dal 30 settembre al 4 ottobre questi danzatori e coreografi lavorano a Tuscania in sessioni di lavoro che il 5 e il 6 ottobre verranno aperte pubblicamente. In questa occasione ogni coreografo mostrerà la sua coreografia e illustrerà la sua ricerca. Il 6 ottobre tavola rotonda finale con artisti, curatori e spettatori.
Jacopo Jenna, coreografo, performer e filmaker, conduce, con una classe di allievi selezionati due workshop: “Hands Research” (il 5 ottobre alle 17 presso La Lupa) che stimola la ricerca di sistemi coreografici a partire dall’utilizzo composito, ritmico, plastico, relazionale, immaginario e chiromantico del movimento delle mani e delle articolazioni; “Manu Factu” che assume la mano come organo dell’immaginazione: le mani creano, modellano sia la materia che le idee.
Giselda Ranieri in “I_Scream: Mutamenti di Stato” (il 5 ottobre alle 19 al Supercinema) condivide, con una classe di danzatori, attori e performer, alcune delle pratiche elaborate e legate allo spettacolo “Ice-Cream” “basate sulla dicotomia ridere/piangere e sull’area di transizione tra questi due stati”. La presenza di Fiora Blasi arricchisce la ricerca anche attraverso pratiche e tecniche dell’arte del clown.
Il lavoro di Operabianco invece nasce da processi di costante trasmissione tra i due autori: una coreografa e un regista/artista visivo si scambiano materiali e questioni che, a loro volta provengono da altri autori, artisti, opere. In “Gioco di Specchi/apertura nella composizione» (il 5 ottobre alle 16 all’ex Tempio Santa Croce) prosegue l’indagine sulla costruzione scenica nel progetto Trickster. La trasmissione «genera un gioco di specchi, allargato agli osservatori: in questa occasione a Tuscania si condivideranno le fonti e le tecniche che nella performance non saranno più visibili se non nell’eco del corpo del performer». La compagnia Dehors/Audela con “Vana Gloria_manutenzione” (il 5 ottobre alle 18 al Teatro Pocci) lavora alla rielaborazione di materiali video, partiture fisiche e testuali che stanno costruendo come archivio del progetto. L’approdo performativo “Deteriorate” sifocalizza su fotografie deteriorate da corrosioni che rimodellano le figure. “Un magma corrosivo che esclude alcuni elementi interroga l’ordine degli oggetti all’interno dell’immagine, agendo lentamente nel tempo. Reazioni chimiche in dialogo con l’immagine del passato. Qual è la cronologia? Isolare gli elementi per ricombinare la scansione degli eventi. Intrufolarsi nel dato, ibridando le materie”.
Arricchiscono l’edizione il laboratorio per bambini e bambine Manifesto segreto condotto da Stefania Camilli e Andrea Grassi il 3 ottobre, (Istituto “Ildovrando Ridolfi”) la performance “Dissolvenza/sparizione” i confini tra l’esserci e il mancare tra arti visive e arti performative”di Dehors Audela, il 4 ottobre (alle 19 al Supercinema) realizzata in collaborazione con ATCL e l’evento speciale “Timelessness Dances” della Compagnia di Adriana Borriello che chiude il progetto, il 7 ottobre (alle 12 e 18 al Supercinema).
Parte di una ricerca più ampia che esplora la relazione tra suono e movimento, tra musica e danza. “Timelessness Dances” è “un progetto coreografico modulare concepito in forma di itinerario, in cui ogni tappa evolve dalla precedente, generando oggetti performativi in costante evoluzione, con un numero di interpreti sempre variabile. Adriana Borriello lascia che I corpi in scena oscillino tra scrittura rigorosa e invenzione istantanea, intrecciandosi con la partitura musicale del compositore belga Thierry De Mey e il suono catturato ed elaborato dal vivo dal sound artist Edoardo Maria Bellucci. La musica del movimento”, emerge dall’interazione tra i corpi e un sistema di feedback acustici live, che invita a fare esperienza della danza come forma di ascolto”.
Questi gli appuntamenti di domenica 6 ottobre. Alle 11, nell’ex tempio Santa Croce gli Operabianco in “Gioco di Specchi/ apertura sull’azione”; Alle 12 alla Lupa, Jacopo Jenna in “Manu Factum”; alle 15 al Teatro Pocci Dehors/Audela in “Deteriorate”; alle 16 al Supercinema Giselda Ranieri in “I-Scream: emissione”; alle 17 al Supercinema si terrà la tavola rotonda “Trasmissioni”. (info e prenotazioni al 339 2824889).
E’ un mese di ottobre particolarmente intenso anche per Korper, il Centro Nazionale di Produzione Danza di Napoli che ha aperto la circuitazione delle proprie produzioni il 1 ottobre a “Esplorazioni- Un viaggio tra Danza e Musica” organizzata da Triennale di Milano con “Enveloppes” con Adriano Bolognino autore della coreografia e Stefano Pilia.
“Fragili Film/Solo agli specchi”, sono le due performance prodotte da Körper del progettoRIC.CI/Reconstruction Italian Contemporary Choreography Anni ‘80/’90, diretto dalla critica Marinella Guatterini; il progetto intende dare risalto alla memoria della danza contemporanea italiana dall’inizio degli anni Ottanta sino alla fine dei Novanta e a tal proposito presenta il riallestimento di due lavori della coreografa e artista visiva Marianna Troise, recentemente scomparsa; la performance sarà ospitata dal Festival Torinodanza, l’11 e 12 ottobre (Fonderie Limone, ore 19,30). In tour anche “Stuporosa” del coreografo Francesco Marilungo, una performance evocativa sull’elaborazione del lutto in scena a Vicenza il 9 ottobre (ore 21) nella programmazione della Nid Platform 2024. In questa rassegna anche “Decisione Consapevole” di Roberto Tedesco (12 ottobre, ore 12 – Teatro Astra) e “Samia” di Adriano Bolognino (12 ottobre, ore 17 – Teatro Comunale), questa, in particolare, incomincia da una storia vera, quella di Samia Yusuf Omar, la giovane atleta somala morta nelle acque di Lampedusa mentre cercava di raggiungere l’Europa per qualificarsi alle Olimpiadi.
Appuntamenti di danza anche al Festival Aperto di Reggio Emilia. Il 4 ottobre al Teatro della Cavallerizza alle ore 20 arriva la compagnia canadese di Catherine Gaudet che presenta in prima nazionale “The Pretty Things”. Il punto di partenza di questa coreografia è stato “l’esame delle connessioni e delle risonanze, che ha dovuto ridefinire con i suoi danzatori durante le restrizioni da Covid-19. Ma anche il rovescio delle connessioni, ovvero il concetto di disimpegno e liberazione, può essere fortemente percepito”. Nella stessa giornata, alle ore 21,30 al Teatro Ariosto spazio a una coreografa emergente di qualità come è Luna Cenere che, accompagnata dal sassofonista Antonio Raia presenta “Mercurio” che come metallo “è unico nel suo essere allo stato liquido a temperatura ambiente, manifestando così una peculiare combinazione di fluidità e coesione. Questa caratteristica fisica può essere vista come una rappresentazione di “opposti conciliati”, dove il mercurio fonde la sua natura liquida con la sua persistenza”.
Ancora danza il 22 ottobre alle 19 e alle 21 nella sala degli Specchi del teatro Valli dove sarà di scena l’AterBalletto con la nuova produzione in site specific “Il combattimento di Tancredi e Clorinda”, coreografia di Philippe Kratz e regia di Fabio Cherstich. Los pettacolo è “l’incontro tra uno straordinario testo letterario, la musica di Monteverdi, uno sguardo teatrale e interpretid i danza e canto”. Il progetto rappresenta la costruzione di “un percorso di ricerca, collaborazione e produzione dove, insieme alla necessità di sperimentare nuove forme di co-progettazione, all’ibridazione dei linguaggi performativi e al bisogno di costruire strade nuove per la valorizzazione degli artisti e la diffusione delle opere, è centrale una forte identità estetica e tematica”.
Il 26 e 27 ottobre Una visita coreografica della mostra “Another step” di David Tremlett, che avrà luogo negli spazi espositivi dei Chiostri di San Pietro. Musica e danza immergono lo spettatore in un’atmosfera sonora e visiva che lo conduce a muoversi tra gli spazi della mostra, assistendo alla performance in site specific di Camilla Monga e dei danzatori della MM Contemporary Dance Company. Il 26e 27 ottobre dalle ore 16 previste performance alle ore 17,18 e 19.
Sempre il 26 ottobre alle ore 20,30 al Teatro Valli il collettivo (La) Horde dirige il Ballet National de Marseille in una serie di estratti da “Age of content”, ultima creazione che “fonde danza e multimedia percorrendo l’intricato arazzo dell’identità, dei media e delle norme contemporanee, a “Room With A View” del 2020, che mostra tutta la resilienza di una generazione impegnata a combattere contro il crollo di una civiltà”.
Quattro giorni dopo, il 30 ottobre alle ore 20,30 è di scena la compagnia Tao Dance Theater, compagnia con sede a Pechino che presneterà due coreografie di “Numerical Series”. La compagnia ha dato vita infatti a diverse creazioni, ognuna delle quali si intitola con il numero dei danzatori coinvolti. “13”, per 13 danzatori è una coreografia che si sviluppa secondo “uno schema triplice, indagando tre modi del corpo di relazionarsi: l’assolo, il duetto, l’ensemble. Partendo dall’unità dell’ensemble, la coreografia frammenta progressivamente i danzatori in formazioni diverse tra “ralenti” e accelerazioni improvvise”.
“14” per 14 danzatori è uno studio sul ritmo. Risultato di un dinamismo complesso, “14”porta il vocabolario del “Circular Movement System” – un processo di studio creato da Tao Ye e Duan Ni con i loro danzatori, che si accosta al corpo in modo circolare – all’estremo: punti, linee e piani che si intersecano nello spazio riconducono l’opera al puro movimento dispiegandone tutta la gamma di possibilità”.
Da seguire anche “Lapis Lazuli” del greco Euripides Laskaridis (il 27 ottobre alle 16 al Teatro della Cavallerizza). È proprio la dualità insita nel nome della pietra a innescare l’intenzione di Laskaridis, danzatore e performer greco che “rappresenta con un tratto di assoluta originalità la nouvelle vague della creatività contemporanea ellenica, di tessere meticolosamente sul palco un arazzo di variazioni apparentemente contraddittorie”. Altri e interessanti appuntaenti con la dazna sono previsti all’interno del “Festival Aperto” di Reggio Emilia anche nel mese di novembre.
Un mese di spettacoli, 34 compagnie, di cui 28 nazionali e 6 provenienti da Spagna, Germania, Malta, Svizzera e Olanda. Diciotto prime tra assolute e nazionali, tredici master class e cinque seminari. E’ la fotografia di Find, festival di nuova danza in Cagliari fondata dalla danzatrice Paola Leoni e diretta da Cristiana Camba, giunta al suo quarantaduesimo anno d’età. “Ripensiamoci in danza” è il motto di questa edizione che nasce come reazione per riflettere su stessi e trovare forza, coerenza e “direzione in un mondo polverizzato e destabilizzante”. Diversi anche gli eventi in collaborazione con Network Anticorrpi XL: una Danza Urbana e la serata Expo con cinque coreografie selezionate alla Vetrina della Giovane danza d’Autore. E poi collaborazioni con l’Accademia Susanna Beltrami e quella Nazionale, festival di videodanza, e una sezione dedicata ai ragazzi.
Il via giovedì 3 ottobre al Bastione Saint Remy alle ore 19 con la prima nazionale di “Los Perros” di Marcos Morau con la compagnia Led Silhouette dalla Spagna, con i danzatori Jon Lòpez e Martxel Rodriguez, che propone una riflessione sulla “resistenza”: “una danza appassionata tra ripetizione e catarsi tra esseri umani in cerca di sostegno e libertà”.
Il 5 ottobre appuntamento alla ex Manifattura Tabacchi per assistere a “Ordinary People-The Last One” dei tedeschi Franctis Dance Co., coreografia e danza di Juan Tirado e Marco di Nardo; il 6 ottobre all’Orto dei Cappuccini dopo la prima di “Concerto” della compagnia LaCheOrchestra (Sardegna), diretta da Mauro Caredda, va in scena “BT ‘LNM battê allōnīm- Le Case degli Dei (Bianco)” di Livia Lepri: interpreti Cristian Pigliaro e Noemi Sanna; l’8 e il 9 ottobre a Sa Manifattura (sala 201), alle 21 “50:00”, regia, coreografia e danza di Valentina Puddu. L’11 ottobre sempre a Sa Manifattura dalle 21 due performance: il rapporto amoroso tra il Fauno e le Ninfe nell’atmosfera classica con la musica di Claude Debussy in “Prelude” di Naturalis Labor concept e coreografia di Luciano Padivani: danzano Alice Carrino, Jessica D’Angelo, Giuseppe Morello; segue “Viaggio d’Inverno” di Versilia Danza, danza e coreografia Angela Torriani Evangelisti, dedicato alla poetica del musicista viennese Franz Schubert. Il 12 ottobre a Sa Manifattura la serata si apre alle 21 con la prima nazionale di “El Pastor” della Compagnia Nòmada (Canarie, Spagna), coreografia di Roberto Torres. Domenica 13 ottobre al Bastione Saint Remy dalle 19 “Insieme”, di Mandala Dance Company, concept, coreografia e regia Paola Sorressa, con Alessia Stocchi e Davide Galuppi; segue “Swan” di Gaetano Palermo con Rita Di Leo. Una performance che si ispira all’assolo de “La morte del cigno” che Michel Fokine coreografò per Anna Pavlova nel 1901.
Il 14 ottobre alle 10.30 a Sa Manifattura per Find Ragazzi spettacolo e laboratorio nel racconto di conoscenza e scoperta “Il Bosco di Erin” di Ersilia Danza, coreografia di Lucia Salgarollo in collaborazione con Alberto Munarin, interprete Chiara La Padula, voce narrante Efren Bressan; il 17 ottobre al Bastione Saint Remy altri due progetti: “Mandibola” di Deja Donné ispirato al pugilato inteso come disciplina romantica e sintesi estrema della vita quale desiderio massimo di sopravvivenza. Coreografia di Virginia Spallarossa, regia di Gilles Toutevoix, interprete Simona De Martino. Segue “Anime” della compagnia Atacama. Ideazione coreografia, regia e luci di Patrizia Cavola e Ivan Truol, con Nicholas Baffoni, Alberto Bargnesi, Marco Cirignotta, Valeria Loprieno, Giada Manno, Camilla Perugini. Il 18 ottobre la serata Explo a Sa Manifattura con le cinque coreografie selezionate alla Vetrina della Giovane Danza d’Autore: “Lingua” di Chiara Ameglio; “Wonder, Love” di Roberta Maimone; “Inesorabilmente una via” di YoY Performing Arts; “Infieri” di Pierandrea Rosato; “Cuma” di Michele Ifigenia/Tyche. Il 19 ottobre a Sa Manifattura alle 21 il sogno di un amore assoluto nella performance “Gli amanti” di Adriano Bolognino che prende spunto dall’eterno abbraccio di due vittime dell’eruzione del 79 d. C. ritrovate a Pompei nella posizione in cui morirono. Interpreti Rosaria Di Maro e Roberta Fanzini. Segue la performance site-specific e prima assoluta di “Wabi-Sabi” della compagnia Komoko/Sofia Nappi, coreografia e costumi di Sofia Nappi: l’accettazione dell’essenza della nostra natura e della bellezza che si può trovare nell’imperfezione porta crescita, rinnovamento e gioia.
Danzano Glenda Gheller, Adriano Popolo Rubbio, Paolo Piancastelli. Menzione speciale per il premio Theodor Rawyler 2020. Il 20 ottobre la prima assoluta di “Danze Americane – The Botanical Version” alle 19. Fabrizio Favale (coreografia e danza) torna a danzare un lavoro coreografico in forma di assolo, concentrando l’attenzione sulle tecniche ideate e messe a punto in particolare da Merce Cunningham e José Limòn. A Cagliari, esce dallo spazio teatrale per sostituirlo con il palcoscenico a cielo aperto e vivo dell’Orto dei Cappuccini. Il 21 ottobre, e in replica il 23 ottobre, a Sa Manifattura alle 10.30 il tema del bullismo nello spettacolo “Selfie – La legge del più scemo” per la sezione Find Ragazzi. Concept, testo e regia di Senio G. B. Dattena, coreografia di Greta Puggioni. Coproduzione Asmed e Nymphaea Rubra. Il 22 ottobre altro appuntamento alle 10.30 con Find Ragazzi e la prima nazionale dello spettacolo “Ephèmère, l’attimo di un incontro” di Artemis Danza, regia di Andrea Brunetto e Arianna Cunsolo, quest’ultima anche coreografa e danzatrice. Il 24 ottobre al Bastione Saint Remy per Danza Urbana XL “Memento (un inutile infinito)” ideazione e coreografia di Marco Pergallini e Maria Stella Pitarresi, e a seguire la prima nazionale di “Equi-libre” di Company Idem, coreografie e danza Matthias Kass e Clément Bugnon. Il 25 ottobre a Sa Manifattura alle 21 la prima assoluta di “Decisione Consapevole”, coreografia di Roberto Tedesco, interpreti Mattias Amadori, Eleonora Dominici, Laila Lovino, Francesco Misceo. Il 26 ottobre il Find 42 si sposta al Teatro Massimo nella sala M1 dove alle 21 ci sarà la prima nazionale di “Imbalance, the contradictory nature of Dyonysus”, coreografie e danza di Matthias Kass e Clément Bugnon. Il 28 ottobre per Find Ragazzi a Sa Manifattura alle 10.30 c’è “Il Tram: Vite Parallele”, testo e regia di Rita Atzeri, con Michela Atzeni e Giovanni Trudu.
Due ragazzi dei nostri giorni alla ricerca del passato delle loro famiglie, i cui destini sono intrecciati dalle storie drammatiche delle persecuzioni naziste verso gli ebrei nella seconda guerra mondiale. Il 31 ottobre al Bastione Saint Remy alle 19 “Zatò e Ychì” del Balletto di Sardegna, concept, regia e ideazione costumi Senio G. B. Dattena, coreografia di Angela Valeria Russo e Lucas Monteiro Delfino. Segue “BT ‘LNM battê allōnīm Le Case degli Dei (Rosso)”, relazione tra umano e divino nella visione del Balletto di Sardegna. Concept, coreografia e costumi Mario Coccetti, interpreti: Giovanni Karol Borriello, Chiara Mameli, Antonio Taurino, Sofia Zanetti. Il 1° novembre a Sa Manifattura alle 21 “BT ‘LNM battê allōnīm Le Case degli Dei (Grigio)” del Gruppo e-Motion, coreografia Francesca La Cava, interpreti: Giovanni Karol Borriello, Chiara Mameli, Antonio Taurino, Sofia Zanetti, coproduzione Asmed/Danza Estemporada/Gruppo e-Motion. Un’esperienza sonora, fisica, ambientale. A novembre altri appuntamenti: “Genoma scenico” di Nicola Galli (1 novembre); “Companion” dell’Accademia nazionale di Danza; “Sisifo” dell‘Accademia Beltrami; “Oscure luminescenze” di Asmed-Balletto di Sardegna e “Woman 2.” sempre dell’Asmed (2 novembre); “Omaggio a Roland Petit e Zizi Jeanmarie” con Eleonora Abbagnato in “La Rose Malade” di Petit. Incontro conferenza su Petit t con Abbagnano e Valeria Crippa e la mostra sui rapporti tra Petit e gli Enti Lirici ideata nel 2004 da Paola Leoni e Carmela Piccione. Ultima serata il 9 novembre al Villaggio Pescatori (ore 19) con “Super Abile 2.0” concept e danza di Marzia Flamminii e Sara Pischedda.
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