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La fotografa ritrovata (le straordinarie foto di Vivian Maier)

15 Giugno 2017

 

Nel 2007 John Maloof, figlio di un rigattiere, è alla ricerca di materiale iconografico sulla città di Chicago. Acquista quindi in blocco il contenuto di un vecchio box: l’affittuaria di quel box non riesce da tempo a pagare il canone e il materiale in esso contenuto viene pignorato e messo all’asta.

È così che, per la modestissima cifra di 380 dollari, Maloof acquista l’imponente archivio fotografico di Vivian Maier : centinaia di migliaia di scatti effettuati nell’arco di oltre 50 anni, prevalentemente a Chicago e New York.

Chi era Vivian Maier? Una donna che per decine d’anni ha fatto la babysitter per sopravvivere e la fotografa ( ad altissimo livello) per hobby.

Non amava fare la baby sitter, dicono quelli che l’hanno conosciuta, ma era amatissima dai bambini che le venivano affidati. “Per i miei figli era una specie di Mary Poppins” ha detto la madre di due di loro.

La sua vera vita però era la fotografia. Nelle ore di libertà dal suo lavoro, se ne andava in giro con la sua Rolleyflex al collo documentando tutto quello che le sembrava interessante : bambini che giocano o piangono, vecchi che vivono la propria solitudine e disperazione, uomini che lavorano, innamorati di ogni età che si tengono per mano, mamme che portano a scuola i loro bambini.

 

Vere e proprie foto di strada ( street photo) un genere di cui, senza saperlo, è stata una delle esponenti più importanti.

Tra quelle foto moltissimi autoritratti. Utilizzando specchi o vetrine, Vivian inquadra spesso la sua figura asciutta e squadrata. L’espressione è sempre seria, concentrata, quasi tesa.

Ma torniamo allo “scopritore” di Vivian, quel John Maloof, di cui abbiamo parlato più sopra. Cosa fa di quelle centinaia di rullini di cui si è trovato inopinatamente proprietario?

Diciamo subito che si rende conto subito del valore artistico di quelle foto.

Immediamente comincia a pubblicarne alcune su Flickr, ricevendo un grosso riscontro.

Continua nel frattempo a fare ricerche sull’autrice di quegli scatti straordinari che, grazie alla sua paziente opera di divulgazione, cominciano ad essere ammirati dagli appassionati di fotografia di tutto il mondo.

Purtroppo,  proprio mentre Maloof è sulle sue tracce, Vivian ha un incidente, scivola per strada, viene ricoverata in gravi condizioni e muore.

È il 2009. La fotografa babysitter ( anzi la babysitter fotografa) ha 83 anni.

E muore senza sapere che sta per diventare famosa e ammirata.

É possibile vedere alcune delle più belle tra le fotografie di Vivian Maier, al Museo di Roma a Trastevere in una mostra inaugurata il 17 marzo, che rimarrà aperta fino al 18 giugno.

 

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