Coronavirus, il blocco dei voli dalla Cina è una misura rozza e insufficiente

1 Febbraio 2020

Da ieri non ci sono più voli fra Italia e Cina. Un avviso (in gergo NOTAM) di ENAC, Ente nazionale dell’Aviazione civile ha vietato i voli fra il nostro Paese e la Cina, incluse Hong Kong e Taiwan, “su richiesta delle Autorità sanitarie italiane”.

Raramente si è visto un provvedimento così rozzo e mal fatto. Sono stati vietati anche i voli cargo, come se il coronavirus potesse propagarsi attraverso le merci, aggravando i danni agli scambi commerciali, già pesantemente provati dall’epidemia. Sono vietati i voli con Hong Kong e Taiwan, che al momento non sembrano colpite.

Se populismo è prendere provvedimenti di effetto molto mediatico, ma poco reale, questo è il caso. Ovvio che l’opinione pubblica sia favorevole a bloccare l’afflusso di persone potenzialmente infette dalla Cina, ma che senso ha chiudere uno solo dei due battenti di una porta?

Non ci sono più voli da Wuhan (che andavano bloccati subito), né da Beijing o Shanghai per Roma e Milano, ma oggi, domani e tutti i giorni successivi arriveranno negli aeroporti italiani passeggeri dalla Cina, dopo aver fatto scalo per esempio a Mosca o a Dubai. Sappiamo pure che la maggioranza del traffico aereo fra Italia e Cina non avviene con voli diretti, ma fa scalo, quindi il divieto serve semmai a ridurre e non a bloccare il flusso di passeggeri fra i due Paesi. Per non parlare del fatto che i turisti cinesi di solito visitano più Paesi europei nel corso di un solo viaggio, quindi possono arrivare da noi con un aereo, un treno o un pullman da Parigi o da Vienna.

Peggio ancora, la misura non è coordinata con gli altri Paesi dell’area Schengen, che è quella rilevante nell’ambito dei visti e dei controlli di frontiera, né è prevista alcuna misura di quarantena o altro, nemmeno la domanda se sia stato nella regione di Hubei nelle ultime due settimane, a chi si presenterà alle nostre frontiere aeree.

Uno vale uno, questi sono i risultati.

*
P.S. Con un NOTAM successivo, ENAC ha autorizzato da oggi 3 febbraio voli cargo, di Stato , di evacuazione sanitaria e simili che aveva inizialmente e frettolosamente bloccato.
Il blocco dei voli cargo avrebbe danneggiato enormemente le nostre esportazioni in Cina.

 

 

TAG: coronavirus, ENAC
CAT: trasporti (aerei, ferrovie, navi, bus)

4 Commenti

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  1. evoque 4 anni fa

    Mi risulta che altri paesi hanno bloccato i voli da e per la Cina, per esempio, il Giappone.

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  2. xxnews 4 anni fa

    le conoscenze mediche dei politicanti ITALIANI sono quanto mai scarse , soprattutto nel S.S.N.

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  3. ferdy 4 anni fa

    che i politicanti debbano avere anche conoscenze mediche,penso sia guasi utopia,ma le autorità preposte alla salute pubblica,quelle si che debbono intervenire subito.

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  4. gianmario-nava 4 anni fa

    Mi stupisco sempre della competenza, profondità e serietà dei commenti di xxnews. Spero che presto esca allo scoperto e si prenda una qualche responsabilità politica o isituzionale. Sicuramente lui sì che farebbe girare le cose meglio. Anzi meglissimo.

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