Pesce d’Aprile di Rue89. I Servizi Segreti e le cimici nelle case dei francesi

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1 Aprile 2015

Oggi Rue89 apre con questa notizia: i rilevatori di fumo che da marzo 2015 sono obbligatori nelle case di tutti i francesi contengono una cimice collegata ad un sistema wifi che si attiva se si pronunciano alcune parole. Queste vengono poi inviate via wifi ai Servizi di Intelligence. Una storia che suona assurda. Che lo è in effetti, ma che si avvicina alla realtà. La scorsa settimana è stata in presentata in Francia la bozza della Legge di riforma dell’Intelligence che sarà discussa a metà aprile.

Dal 9 marzo scorso ogni casa in Francia deve avere un segnalatore di fumo. E pare che questo oggetto contenga una scheda che non ci dovrebbe essere. Un hacker, che naturalmente vuole rimanere anonimo, ha contattato la redazione di Rue89 per segnalare che nel rilevatore di fumo che ha comprato c’era qualcosa di strano.

L’uomo ha smontato l’oggetto, ha fatto ricerca, ha chiesto nel suo entourage e quella che ha trovato sembra proprio una cimice. Rue89 fa esaminare il suo rilevatore e ne smonta altri tre, uno nella redazione e tre nelle case di altrettanti giornalisti. In tutti è stato trovato lo stesso componente. Il giornale tenta di entrare in contatto con le aziende produttrici, nessuna risposta.

Dopo qualche giorno la redazione è stata contattata da un uomo di 38 anni che è stato lincenziato dalla seconda azienda francese produttrice di questi segnalatori di fumo. L’uomo racconta a Rue89 che a metà gennaio ha ascoltato una riunione segreta nella quale si parlarva degli attentati terroristici che hanno colpito il Paese a gennaio e di un progetto che si chiamerebbe “opération Smog”. La cosa viene confermata da una mail segreta che lui trova:

“Vogliono scovare gli atti terroristici il prima possibile, parlano di installare una sorta di scatola nera (…). Non ho capito bene, ma i nostri segnalatori di fumo sono il sistema perfetto”.

I Servizi Segreti francesi avrebbero contattato i principali produttori di questi apparecchi e chiesto loro di parametrarli in modo da catturare alcuni rumori ambientali. La registrazione si attiverebbe solo con alcune parole, circa 40, contenute in documento che il giornale mette a disposizione on line. Questi dati, dicono, vengono poi trasmessi via wifi a una piattoforma ministeriale classificata come “secret défense” e gestita dai Servizi Segreti.

Quali sono queste parole? Ci troviamo, tra le altre, jihad, cocaina, Illuminati, “grazie per questo momento”, 2017, Corsica, Gayet (l’attrice che ha avuto una relazione con il Presidente Hollande, ndr), Allah Akbar, centrale nucleare, drone, ambasciata degli Stati Uniti, omicidio, assassinio, complotto, “vado a recuperare un pacco”, Coulibaly, Eta e “Paris-Instabul volo economico”.

Ho letto l’articolo stamattina alle 7 e per un minuto e mezzo ci ho creduto. Oggi è il 1° di aprile.

Ma la cosa divertente è che cose simili sono contenute nella proposta di legge sui Servizi Segreti francesi la cui bozza è già stata presentata e che sarà discussa a metà aprile.

La proposta prevede di aumentare i poteri dei Servizi Segreti permettendo loro di agire per semplice procedura amministrativa, ovvero senza l’autorizzazione del giudice, legalizzando pratiche che fino ad ora non lo erano, e aumenta le possibilità di controllo.

Per esempio: si potranno violare le caselle di posta elettronica o controllare a distanza un computer, e si potranno controllare automobili e appartamenti (inserendo camere di sorveglianza) senza bisogno dell’autorizzazione giudiziaria (da qui il Pesce d’Aprile sulle cimici). Una tabella, sempre a cura di Rue89, spiega bene quali saranno i maggiori cambiamenti, se la legge passa così com’è.

Ma la cosa che inquieta molti riguarda Internet: gli Internet provider francesi, le compagnie di telecomunicazione, avranno una sorta di apparecchio (definito già “scatola nera”) che si occupa di trattamento dati. La cosa per ora riguarda solo gli operatori, ma il progetto vorrebbe la “collaborazione” di tutti gli attori del Web (leggi Google, Facebook, ecc…).

Questo sistema funzionerebbe (funzionerà, se passa) attraverso un algoritmo che dovrebbe fare del trattamento automatico di dati e segnalare le “sequenze sospette”, ovvero i comportamenti che per il governo rappresentano un “pattern” che porta al terrorismo.

 

Foto: Anonymous9000/Flickr

(Ah, non è specificato da nessuna parte che quello di Rue89 è un Pesce d’Aprile)

TAG: Francia, intelligence, pesce d'aprile, Rue89, servizi segreti
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