Miracolo a Milano: 3 finanzieri regalano super software alla giustizia
Nel Palazzo dove si spendono milioni di euro targati Expo per informatizzare i processi, la fantasia e la tenacia di tre giovani finanzieri creano, senza alcuna spesa di denaro pubblico, un software in grado di gestire 28mila pratiche nell’ufficio della Procura Generale di Milano. Il sistema ‘Prometeo’, così si chiama la neonata piattaforma informatica, è nato da un’intuizione dell’Avvocato Generale dello Stato Laura Bertolè Viale che un anno fa convoca i suoi ragazzi e gli chiede: “Cosa possiamo fare per accelerare le pratiche nell’ufficio?”. Davide Carnevali, Luigi Cerullo e Damiano Franco come prima cosa vanno a bussare alle porte degli impiegati facendosi spiegare le loro esigenze e poi inventano questo programma capace di archiviare e gestire, anche sostituendo i polverosi registri cartacei con strumenti informatici, le delicate informazioni della giustizia. Si presenta come un normale sito web, esportabile in altre amministrazioni, ed è basato su tecnologie open source. Come Prometeo sfidò le divinità donando il fuoco agli uomini, questi tre ragazzi sembrano provocare l’idea del pubblico che non funziona e si deve affidare a partner privati, talvolta con modalità oscure, com’è accaduto a Milano per i fondi dell’Esposizione Universale affidati alla giustizia. Da quali, guarda caso, è stato escluso proprio l’Ufficio della Procura Generale. (manuela d’alessandro)
2 Commenti
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Laura Bertolè Viale è Avvocato Generale, cioè è un magistrato del Pubblico Ministero, e non Avvocato dello Stato, soggetto che svolge invece attività di consulenze e rappresentanza in giudizio per lo stato-persona.
Gentile Francesco, grazie per la segnalazione. Abbiamo corretto la svista.