Chi sono i collezionisti? Intesa Sanpaolo studia il valore dell’arte italiana

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11 Gennaio 2021

Il mercato dell’arte e dei beni da collezione è considerato, da oltre un decennio, un settore economico consolidato oggetto di crescenti attenzioni da parte di analisti, studiosi, istituti di credito e investitori istituzionali. Se prima i collectables erano percepiti come “beni rifugio”, sebbene pochi collezionisti acquistassero per investire, ora sono considerati strumenti finanziari e investimenti autonomi, alternativi o complementari rispetto a quelli più tradizionali, in grado di costituire una distinta asset class.

Con la prima indagine sui collezionisti italiani Intesa Sanpaolo intende testare un metodo di rilevazione, ottenere dati affidabili e analizzare informazioni inedite riguardanti il collezionismo di arte moderna e contemporanea nel nostro Paese.

Il gruppo ha infatti presentato oggi la ricerca Collezionisti e valore dell’arte in Italia, prima edizione di una serie di studi dedicati al mercato dell’arte promossi da Intesa Sanpaolo Private Banking, società di Intesa Sanpaolo che da molti anni fa dell’arte e della cultura parte integrante della propria attività bancaria.

Alla presentazione sono intervenuti Tommaso Corcos, amministratore delegato Fideuram – Intesa Sanpaolo Private Banking, Michele Coppola, executive director arte, cultura e beni storici Intesa Sanpaolo, Guido Guerzoni, Università Bocconi e Gregorio De Felice, chief economist Intesa Sanpaolo.

«Per i nostri clienti – ha spiegato Tommaso Corcos, amministratore delegato di Fideuram – Intesa Sanpaolo Private Banking – il mondo dell’arte rappresenta un settore di notevole interesse, verso il quale proponiamo una consulenza dedicata, che arricchisce i numerosi servizi già previsti per la clientela private. I private banker riconoscono sempre di più l’importanza di mettere a disposizione dei propri clienti servizi e strumenti dedicati ai beni artistici, che contribuiscono a diversificare il loro patrimonio, con il supporto di professionisti preparati, di esperti indipendenti e con una approfondita conoscenza del mercato di riferimento».

Tommaso Corcos in occasione del Salone del Risparmio: ” Inseguendo la crescita”. Milano 11 Aprile 2017. ANSA / MATTEO BAZZI

Insomma, l’arte è anche una questione di affari, non solo di passione. Ma chi colleziona? Quando inizia a farlo? Perché coltiva questo interesse? Come lo fa? Cosa raccoglie? Quali sono le motivazioni retrostanti? Quanto tempo e quanti soldi sono dedicati a questa passione? Esistono gerarchie manifeste? Quanto pesano le motivazioni economiche e quanto quelle emotive? Esistono tratti “nazionali” delle pratiche colleionistiche?

Secondo l’analisi i collezionisti hanno un’età media poco superiore ai 58 anni, sono per il 75 percento uomini e ovviamente risiedono per il 70 percento nelle regioni più ricche del Paese, quindi Piemonte, Liguria, Lombardia, Veneto, Emilia-Romagna, Trentino-Alto Adige e Friuli-Venezia-Giulia. Nel Centro Italia si trova solo l’11 percento dei collezionisti, al Sud il 7 percento e all’estero il 4 percento. Si tratta di laureati, in prevalenza imprenditori, liberi professionisti, o dirigenti d’azienda.

Ma cosa collezionano? Il 94 percento, rivela l’indagine, colleziona arte contemporanea. I fattori emotivi sono predominanti nella scelta delle opere e della composizione della collezione (98 percento), anche se il 30 percento circa del campione ha espresso almeno una motivazione di natura economica, come la potenziale rivalutazione dell’opera (35 percento), la conservazione del capitale (28 percento), la liquidabilità dell’opera (15 percento).

«Il sostegno del Progetto Cultura di Intesa Sanpaolo alla crescita di un settore strategico per il nostro Paese si concretizza, ancor più in questo momento, anche individuando temi di ricerca originali, realizzando indagini capaci di accrescere la conoscenza del mercato dell’arte e del collezionismo italiano, e condividendo le informazioni ottenute. Questo studio rientra in una logica di approfondimento e valorizzazione del patrimonio artistico appartenente alla Banca, al quale abbiamo dedicato il polo museale delle Gallerie d’Italia, e che tra l’altro è oggetto di un importante progetto di rideterminazione e monitoraggio del fair value, intrapreso con lungimiranza dal nostro Gruppo sin dal 2017», ha dichiarato
Michele Coppola, executive director arte Cultura e beni Storici Intesa Sanpaolo.

Michele Coppola Executive Director Arte Cultura Beni Storici Intesa Sanpaolo

Il volume Collezionisti e valore dell’arte in Italia è edito da Gallerie d’Italia | Skira  e si divide in cinque capitoli, ciascuno dedicato a un argomento del collezionismo. L’indagine contiene testi di: Guido Guerzoni, Università Bocconi; Flaminia Iacobucci, Studio DCAI; Alberto Fiz, Silvia Anna Barrilà, Eikonos Arte; Paola Musile Tanzi, SDA Bocconi e Università di Perugia; Francesca Bacis, Andrea de’ Mozzi, Enrico Maria Mancuso, Federica Menga, Edoardo Pedersoli, Mattia Pivato, Pedersoli Studio Legale; Michele Coppola, Intesa Sanpaolo.

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Foto di copertina:

UMBERTO BOCCIONI
Reggio Calabria 1882 – Verona 1916
Meriggio. Officine a Porta Romana, 1910
olio su tela, 75 x 145 cm
Collezione Intesa Sanpaolo
© Archivio Patrimonio Artistico Intesa Sanpaolo. Photo Paolo Vandrasch

 

TAG: arte, collezionismo, finanza, Intesa Sanpaolo Private Banking, Michele Coppola, Tommaso Corcos
CAT: Arte

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