
Giornalismo
Giuseppe Conte, da avvocato a giudice
Come ogni settimana ecco i fatti più importanti dei giorni passati
Donald Trump e Ursula von der Leyen hanno raggiunto un accordo sui dazi tra Stati Uniti e Unione europea. Verranno applicate tariffe al 15% sulle merci europee esportate negli Usa. Quelli su acciaio e alluminio rimarranno invariati, e l’ultimo importo era del 50%. Rimane l’incognita su farmaceutica e semiconduttori. Trump ha affermato che verranno applicate tariffe settoriali specifiche, per von der Leyen invece l’accordo prevede dazi al 15% anche in questi due settori. Rimarrebbero esclusi dall’accordo invece gli alcolici.
Dopo la pressione internazionale a Gaza sono ripresi i lanci aerei di aiuti umanitari e sono stati autorizzati gli ingressi di camion giordani ed egiziani. Per garantire che quegli aiuti arrivino a destinazione l’esercito ha anche istituito ‘corridoi sicuri’. Inoltre Israele ha annunciato, senza alcun preavviso, che d’ora in poi nelle zone ancora più popolate (Gaza City, i campi profughi del settore centrale e l’area umanitaria di Moassi, nell’estremo sud) sarà osservata ogni giorno una pausa tattica dei bombardamenti, dalle 10 di mattina alle 20 di sera.
L’accordo sui dazi affonda e spacca l’Europa. Dal premier francese Bayrou allo spagnolo Sanchez, un coro di reazioni durissime in Europa all’intesa raggiunta da Trump e von der Leyen. A parte Merz, che incassa uno sconto sull’industria dell’auto ed il commissario Sefcovic: «Una guerra commerciale sarebbe stata disastrosa». In Italia la maggioranza difende l’accordo, sia pure con molti distinguo.
(Domani)
Un turista francese di religione ebraica ha denunciato di essere stato aggredito in un’area di servizio a Lainate, in provincia di Milano, mentre si trovava con il figlio di sei anni. Secondo il suo racconto, alcune persone lo avrebbero riconosciuto come ebreo per via della kippah che indossava e lo avrebbero prima insultato e poi colpito, gridando frasi come “Free Palestine” e “Assassini”. L’uomo ha ripreso parte dell’episodio con il cellulare e il video è rapidamente diventato virale sui social.
(Avvenire)
Il primo ministro britannico Keir Starmer ha annunciato che il suo paese riconoscerà lo stato di Palestina a settembre, a meno che Israele non assuma una serie di impegni, tra cui un immediato cessate il fuoco nella Striscia di Gaza sotto assedio. Starmer ha anche invitato Israele a “consentire alle Nazioni Unite di riprendere la distribuzione degli aiuti e a impegnarsi a non continuare con le annessioni di territori in Cisgiordania”.
Due giorni dopo l’intesa fra von der Leyen e Trump, le note di Bruxelles e Washington divergono su una lunga serie di punti, non si capisce cosa esattamente i due leader abbiano negoziato sui dazi. Ma una cosa è chiara: c’è disaccordo sull’accordo scozzese. E l’impressione è che ci sia molto da fare e rifare. Le rispettive note riepilogative, non combaciano su tante questioni cruciali: l’acciaio, i farmaci, gli impegni sugli investimenti, finanche alcuni prodotti agricoli.
(Huffpost)
In occasione della cerimonia del Ventaglio al Quirinale con i giornalisti parlamentari il Presidente della Repubblica Mattarella senza scandire il nome di Netanyahu, né pronunciare il termine genocidio, accusa il governo di Israele di pianificare sistematicamente la distruzione a cui, da quasi due anni, il mondo assiste impotente: «È difficile, in una catena simile, vedere una involontaria ripetizione di errori e non ravvisarvi l’ostinazione a uccidere indiscriminatamente». Sul tema Ucraina, il Presidente è vittima dell’ennesimo attacco verbale di Mosca alla sua persona.
I dazi al 15 % imposti dagli Usa comporteranno sul Pil italiano“un calo massimo cumulato di 0,5 punti nel 2026“, seguito poi da “un graduale recupero” fino al riallineamento allo scenario base entro il 2029. A dirlo è Giancarlo Giorgetti, ministro dell’Economia, rispondendo al question time alla Camera. Le discussioni collegate all’intesa sono ancora in corso, in particolare per quanto riguarda le possibili esenzioni dal dazio orizzontale del 15%”. Secondo Giorgetti “l’intesa preannuncia la chiusura di una fase di incertezza e scongiura una guerra commerciale“
Giuseppe Conte l’avvocato di Volturara Appula si erge a decisore delle indagini preliminari a carico dell’ex sindaco di Pesaro. Mancando prove schiaccianti, al momento decide di non condannare Ricci e incassa il ringraziamento del PD per il sostegno nelle Marche. Poi però l’attacco al campo largo: non ci saranno legami «mani e piedi» con alleati che non si riconoscono nei valori grillini. Ogni Regione farà storia a sé. Il Movimento si riserva il diritto di dire sì o no, quando e dove vorrà. Una precarizzazione permanente del centrosinistra, camuffata da “rigore etico”.
A Milano scattano gli arresti per la recente inchiesta urbanistica. Sono sei le persone finite agli arresti domiciliari. Si tratta della decisione presa dal gip di Milano, Mattia Fiorentini, dopo gli interrogatori preventivi effettuati il 23 luglio, quando le persone coinvolte per cui la procura aveva chiesta le misure cautelari erano state sentite a Palazzo di Giustizia.
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