Lisa Cook ha citato in giudizio Donald Trump impugnando come illegittimo il proprio licenziamento dal board della FED

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Lisa Cook cita in giudizio Trump: “Il mio licenziamento dalla FED è illegale”

28 Agosto 2025

Il membro del board della Federal Reserve Lisa Cook ha citato in giudizio il presidente USA Donald Trump per la sua decisione di rimuoverla dall’incarico, aprendo uno scontro giudiziario che potrebbe ridefinire l’indipendenza della banca centrale statunitense. Nella denuncia, depositata giovedì presso un tribunale federale di Washington, si legge: “Questo caso contesta il tentativo senza precedenti e illegale del presidente Trump di rimuovere la governatrice Cook, che se consentito sarebbe il primo del suo genere nella storia del Board”.

Il caso ruota attorno alle accuse di frode ipotecaria mosse da Bill Pulte, alleato di Trump e direttore federale dell’edilizia abitativa, che sostiene che Cook abbia dichiarato due diverse proprietà come residenze principali per ottenere condizioni di prestito più favorevoli. Tali accuse, risalenti al 2021, non hanno però mai portato a incriminazioni formali: “Le affermazioni contenute nella lettera di referral del direttore Pulte sono accuse non comprovate su condotte precedenti alla conferma del Senato”, afferma la causa.

Cook, prima donna afroamericana nominata nel board della Fed, aveva un mandato in scadenza nel 2038. La sua rimozione, secondo i legali, viola sia il Federal Reserve Act del 1913 sia il Quinto Emendamento, privandola del diritto al contraddittorio. Inoltre, la denuncia cita anche il presidente della Fed Jay Powell e l’intero Board, per impedire loro di eseguire l’ordine di Trump.

Il contesto è altamente politico. Trump, che chiede un taglio dei tassi di interesse di tre punti percentuali, ha più volte attaccato la banca centrale e i suoi vertici. Il segretario al Tesoro Scott Bessent ha dichiarato a Fox Business che “la Fed è un’istituzione irresponsabile e il suo rapporto con il popolo americano dipende da un alto livello di fiducia”, aggiungendo che casi come quello di Cook “minano quella fiducia”.

Se la mossa di Trump avesse successo, egli disporrebbe della maggioranza degli incaricati nel board della Federal Reserve, influenzando così non solo le decisioni sui tassi ma anche la governance complessiva dell’istituzione. La vicenda fa seguito alla ormai risalente polemica tra Trump e il governatore Powell, accusato dal presidente di essere troppo prudente e lento nel taglio dei tassi. Powell ha motivato la sua prudenza, da ultimo, con i rischi inflazionistici legati ai dazi voluti proprio da Trump.

Immagine di Copertina di Paul Morigi, licenza creative commons.

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