Finetica e Intesa insieme contro l’usura e l’esclusione finanziaria dei deboli

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23 Febbraio 2022

Diversi settori della vita collettiva sono caratterizzati dalla costante violazione delle norme. Basti pensare non solo alla cosiddetta “criminalità diffusa”, ma anche alla persistenza del fenomeno dell’usura e del racket come principale business economico in alcune zone che sono state sottratte completamente al controllo dello Stato; ed al fenomeno dell’immigrazione, molto spesso di tipo clandestina, che si può certamente tradurre in attività devianti, mentre invece nella maggior parte dei casi, dovrebbe essere considerato come una effettiva risorsa culturale, sociale ed economica, di cui le nostre comunità potrebbero ben avvalersi.

Il racket , o pizzo, è una forma di estorsione criminale nei confronti di operatori economici e di chi detiene la proprietà di un’azienda (negozio, cantiere, fabbrica) che produce reddito. L’estorsore applica una strategia di minaccia e intimidazione per spaventare l’operatore economico, senza tuttavia annientarlo, per non perdere una fonte di reddito. L’estorsore si manifesta poi per offrire protezione in cambio di somme di denaro, appunto il pizzo.

L’usura invece è lo sfruttamento del bisogno di denaro di un altro individuo per procacciarsi un forte guadagno illecito. Nel rapporto usurario ci sono dunque la necessità di denaro e un’offerta che può apparire come un’immediata possibile soluzione per chi si trova in difficoltà. Viene così concesso un prestito a un tasso d’interesse superiore al cosiddetto tasso soglia, rilevato ogni tre mesi dal ministero dell’Economia e delle Finanze e pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale, che si calcola aumentando del 50% il tasso effettivo globale medio (TEGM) relativo ai vari tipi di operazioni creditizie.

Nel 2020 oltre il 70% dei reati di usura e il 25% di quelli estorsivi hanno riguardato piccoli e medi imprenditori, soprattutto nel settore del commercio.

L’Associazione Finetica Onlus e Intesa Sanpaolo hanno sottoscritto un’importante Convenzione per prevenire il fenomeno dell’usura e l’esclusione finanziaria di soggetti in difficoltà economica.

Finetica è stata costituita nei primi anni novanta in provincia di Napoli, da un gruppo di giovani professionisti e imprenditori. L’Associazione ha lo scopo di promuovere la cultura della finanza etica e solidale come pratica di giustizia economica e sociale, perché si affermi e si potenzi una gestione del risparmio e del credito che rimetta la comunità, il bene comune, le persone e i rapporti sociali al centro dell’economia, dando al denaro un ruolo di strumento e non di fine. Finetica fornisce assistenza e consulenza ai soggetti a rischio di divenire vittime dell’usura e di estorsioni, agli immigrati e alle persone particolarmente disagiate. Inoltre, assiste i soggetti interessati all’ottenimento di microprestiti a tassi d’interesse più vantaggiosi; ma anche di fornire agli operatori economici, o a quanti vogliano “mettersi in proprio”, servizi di tutoraggio alla creazione ed allo sviluppo dell’impresa ed attività formative tese al miglioramento delle loro capacità di gestione aziendale e finanziaria.

«La pandemia sta facendo crescere, soprattutto al Sud, il ricorso agli usurai, spesso legati alla malavita organizzata – afferma Nello Tuorto, Presidente di Finetica Onlus. Siamo di fronte ad una diffusione capillare dell’usura, che sviluppa un mercato del credito illegale a cui si rivolge chi non riesce ad accedere ad altri canali», spiega Nello Tuorto, Presidente di Finetica Onlus.

La Convenzione sottoscritta con la banca fa leva sul Fondo per la prevenzione del fenomeno antiusura amministrato da Finetica sin dal 2006 ed alimentato dal Ministero dell’Economia e delle Finanze allo scopo di favorire proprio l’accensione di prestiti del circuito finanziario legale a soggetti in condizione di fragilità socio-economica, che abbiano un programma economicamente e socialmente sostenibile, ma considerati dagli Istituti finanziari soggetti “non bancabili”, poiché privi di garanzie reali da esibire. Intesa Sanpaolo, secondo logica Impact e nell’ambito delle proprie attività ESG, si impegna a erogare fino al doppio dei finanziamenti dell’importo del Fondo.

«Con il Fondo per la prevenzione del fenomeno antiusura gestito da Finetica e la Convenzione stipulata con Intesa Sanpaolo diventa ora possibile garantire, fino al 100%, l’erogazione di microprestiti (da 2.000 a 25.000 euro) a tassi debitori agevolati anche ai soggetti che, secondo le valutazioni standardizzate degli Istituti finanziari risulterebbero “non affidabili”, scongiurando così il rischio reale che essi possano rivolgersi al sistema usuraio e criminale», afferma Tuorto.

Con questo nuovo accordo per Marco Morganti, responsabile direzione Impact Intesa Sanpaolo «la Banca aggiunge all’impegno Impact verso i cittadini che hanno difficoltà di accesso al credito un’azione concreta per prevenire il ricorso alla finanza illegale. Una maggiore inclusione finanziaria consente a famiglie e microimprese, specie quelle più colpite dalla crisi economica causata dalla pandemia, di investire sul proprio futuro, nella salute e nel lavoro».

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TAG: pizzo, racket, usura
CAT: Banche e Assicurazioni

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