Intesa Sanpaolo chiude il primo semestre 2022 con 2,35 miliardi di utili

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29 Luglio 2022

In «un contesto straordinariamente complesso», per usare le parole dell’amministratore delegato Carlo Messina, segnato dalla guerra russo-ucraina e dal notevole incremento dell’inflazione, il gruppo Intesa Sanpaolo ha chiuso il primo semestre 2022 con un utile netto di 2,35 miliardi di euro. Il dato sale a  3,276 miliardi di euro se si escludono escludendo le rettifiche di valore prudenziali (1,1 miliardi) per le attività in Russia e Ucraina, tenuto comunque conto «pressoché tutti i crediti cross-border verso la Russia sono in bonis e classificati a Stage 2». Nel complesso, chiosa la banca, si tratti di dati «pienamente in linea con l’obiettivo del piano di impresa 2022-2025 di oltre 5 miliardi di euro per l’anno in corso».

«I risultati raggiunti nel primo semestre 2022 sono l’ulteriore dimostrazione di come Intesa Sanpaolo sappia, in contesti estremamente complessi, generare una redditività significativa e sostenibile grazie a un modello di business fortemente diversificato e resiliente, a vantaggio di tutti gli stakeholders», ha commentato Messina.

Nel primo semestre 2022 il gruppo guidato da Messina ha registrato un risultato della gestione operativa in crescita del 4,2% rispetto al primo semestre 2021; proventi operativi netti in aumento dello 0,9% rispetto al primo semestre 2021;  costi operativi in diminuzione del 2,5% rispetto al primo semestre 2021. Una dinamica che rivela un’ elevata efficienza, con un cost/income al 47,5% nel primo semestre 2022, tra i migliori nell’ambito delle maggiori banche europee.

Nel primo semestre il costo del rischio annualizzato è 61 centesimi di punto (da 59 nell’esercizio 2021), che scende a 27 se si esclude lo stanziamento per l’esposizione a Russia e Ucraina al netto di circa 0,3 miliardi di euro di rilascio dei circa 0,7 miliardi residui di rettifiche generiche effettuate nel 2020 per i futuri impatti di Covide-19. «Nel primo semestre dell’anno abbiamo conseguito un ulteriore miglioramento della qualità dell’attivo grazie a una riduzione dei crediti deteriorati lordi di 4,1 miliardi rispetto a fine 2021. Abbiamo così portato l’incidenza dei crediti deteriorati lordi all’1,7% e dei netti allo 1,0% considerando le altre cessioni previste per quest’anno (già oggetto di accantonamenti nel quarto trimestre 2021) e applicando la metodologia EBA», ha dichiarato l’a.d. Messina.

Nel primo semestre dell’anno le erogazioni a medio e lungo termine di Intesa Sanpaolo a favore di famiglie e imprese in Italia sono state pari a 32,4 miliardi (42,2 miliardi in totale). Nel semestre 2.100 aziende italiane sono state riportate in bonis da posizioni di credito deteriorato, preservando 10mila posti di lavoro; un dato che sale a circa 135mila dal 2014 (e 675.000 posti di lavoro).

«La nostra struttura di capitale si conferma estremamente solida e ampiamente superiore ai requisiti regolamentari con un fullly phased in CET1 ratio pari al 12,5% deducendo integralmente i 3,4 miliardi di buy back approvato dalla BCE e non considerando nei nostri coefficienti patrimoniali 1,65 miliardi di euro di dividendi maturati nel semestre, di cui minimo 1,1 miliardi da pagare come interim dividend a novembre», ha affermato Messina.

La banca ha deciso di dare un contributo di 500 euro a chi lavora in Intesa Sanpaolo poiché «il quadro economico è segnato dal notevole incremento dell’inflazione che già a inizio anno mostrava le prime evidenze  e dal conseguente aumento delle difficoltà sociali. Per questa ragione – ha spiegato l’ad – abbiamo deciso di destinare a tutte le nostre persone in Italia e all’estero – eccetto chi ha funzione di dirigente o equivalente – un contributo economico straordinario di circa 500 euro, per un ammontare complessivo di circa 50 milioni di euro a favore di 82.000 persone del nostro gruppo». Al contempo prosegue anche l’impegno nel sostegno a favore della popolazione ucraina, grazie alla donazione di 10 milioni di euro decisa all’indomani dello scoppiare del conflitto, con iniziative significative di carattere umanitario. «La nostra vicinanza alle persone della Pravex Bank è stata resa possibile dai numerosi colleghi che hanno attivato delle iniziative di accoglienza in Italia e nei Paesi confinanti dove siamo presenti», ha concluso Messina.

Intesa ha confermato anche il supporto all’economia reale con circa 42 miliardi di euro di nuovo credito a medio-lungo termine nel primo semestre 2022, con 32 miliardi in Italia, di cui 29 miliardi erogati a famiglie e piccole e medie imprese; circa 2.100 aziende italiane riportate in bonis da posizioni di credito deteriorato nel primo semestre 2022 e circa 135 mila dal 2014, preservando rispettivamente circa 10 mila e 675 mila posti di lavoro. È stato inoltre ampliato il programma cibo e riparo per le persone in difficoltà, con oltre 6 milioni di interventi effettuati nel primo semestre 2022 riguardanti pasti, posti letto, medicinali e abbigliamento. Il gruppo ha infine ribadito il forte impegno Esg.

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CAT: Banche e Assicurazioni

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