Supporto psicologico e lavoro, i nuovi obiettivi del Fondo di Beneficenza Intesa

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13 Aprile 2021

Nel 2021 saranno 16 milioni di euro le risorse che il fondo di beneficenza ed opere di carattere sociale e culturale di Intesa Sanpaolo, in capo alla presidenza, potrà erogare per offrire sostegno alle persone più fragili, finanziando i progetti realizzati da enti non profit impegnati a dare una risposta ai problemi del paese causati dalla crisi sanitaria, economica e sociale.

Per i prossimi due anni, l’intervento, come previsto dalla linee guida presentate stamattina, si concentrerà sul supporto psicologico ai soggetti colpiti dalla pandemia, l’inserimento lavorativo e i giovani. I progetti vengono individuati attraverso un processo di selezione che tiene conto del loro impatto sociale e del track record dell’ente. Le candidature devono avvenire attraverso la piattaforma raggiungibile al link: https://group.intesasanpaolo.com/it/sociale/fondo-di-beneficenza/come-richiedere-un-contributo.

Il supporto psicologico oggi è quanto più necessario anche ai malati di Covid e a tutti quei soggetti maggiormente colpiti dalla pandemia. Quella che viene chiamata pandemic fatigue è un insieme di demotivazione e fatica nel seguire i comportamenti protettivi indispensabili per fronteggiare l’emergenza sanitaria. La fatigue tende a emergere negli individui di fronte a eventi avversi, con caratteristiche di lunga durata, tali da considerare la salute mentale un problema urgente e di dimensione significativa da affrontare tanto quanto la necessità di contenere il virus. In questo ambito, il fondo di beneficenza segnala  che rientrano a titolo di esempio progetti a favore di operatori sanitari, malati di Covid-19, familiari delle vittime, anziani, caregiver, bambini, adolescenti e giovani con disturbi psichici.

Anche i progetti di formazione e inserimento lavorativo di soggetti fragili però assumono oggi fondamentale importanza, con particolare attenzione per le nuove povertà. Uno dei pericoli post Covid-19 sul fronte occupazionale è infatti la crescita della polarizzazione nel mondo del lavoro, con una maggioranza di persone senza gli strumenti per resistere alle crisi economiche e una minoranza sempre più avvantaggiata. A ciò si aggiungono le ripercussioni nella sfera familiare, con le donne spesso costrette a rinunciare al posto di lavoro per far fronte agli impegni di cura che cadono sulle loro spalle. In questo ambito rientrano a titolo d’esempio il sostegno a progetti a favore dei disoccupati a causa del Covid-19; formazione e inserimento lavorativo delle  donne; interventi per il recupero degli inoccupati di lungo periodo e dei soggetti a bassa scolarizzazione; inserimento lavorativo delle persone con disabilità; rafforzamento delle competenze professionali e trasversali e orientamento al lavoro.

E poi c’è il supporto agli adolescenti e ai giovani in situazione di fragilità, cosa che tende a essere sottovalutata in Italia. Dispersione scolastica, Neet, disoccupazione e rischio povertà per gli under 35, sono tutte problematiche che rischiano di peggiorare ulteriormente con le conseguenze indirette dell’emergenza sanitaria. Verranno pertanto sostenuti progetti come laboratori di promozione della (ri)motivazione allo studio per coloro che intendono abbandonare il percorso d’istruzione o che hanno già deciso di non proseguire; servizi di rafforzamento delle competenze digitali e di sostegno individuale allo studio online; implementazione di misure di assistenza sociale (anche a distanza) specifiche per la fascia nel passaggio tra l’adolescenza e la giovane età; percorsi di formazione professionale e di supporto alla prosecuzione degli studi per i ragazzi più fragili in uscita dalle scuole superiori; progetti di sostegno psicologico giovanile per l’uscita dalle dipendenze (alcol, droghe, gioco online, dispositivi elettronici e social network) e dai sintomi di depressione, ansia, solitudine e dai disturbi causati dall’isolamento sociale; contrasto al bullismo e al cyberbullismo.

Oltre a queste priorità, il fondo di beneficenza continuerà a sostenere progetti inerenti ad altre importanti tematiche sociali come il sostegno al contrasto della povertà educativa e della violenza intra familiare in tutte le sue possibili forme, la povertà sanitaria, le disabilità fisiche e intellettive e, a livello territoriale, lo sport dilettantistico inclusivo. Una parte dello stanziamento sarà a disposizione della Banca dei Territori per il sostegno – con interventi entro i 5.000 euro – di progetti a diretto impatto locale, espressione della comunità di riferimento e individuati dalle direzioni regionali.

Destinatari delle risorse del fondo saranno anche le iniziative presentate da enti religiosi per il contrasto alla povertà e all’esclusione sociale a beneficio di soggetti svantaggiati e ai margini della società e quelle a favore della ricerca scientifica per progetti che hanno come obiettivo il miglioramento della qualità della vita delle persone con una possibile risposta a gravi problematiche o a bisogni emergenti. Anche a livello internazionale, il fondo si impegnerà nella sua azione di contrasto globale alla povertà.

L’azione del Fondo Beneficenza intende contribuire alla realizzazione degli obiettivi sociali del piano d’impresa della banca e si prefigge di dare un contributo al raggiungimento degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile fissati dall’Agenda 2030 delle Nazioni Unite.

 

 

TAG: fondo di beneficenza Intesa Sanpaolo, pandemia, Solidarietà
CAT: Banche e Assicurazioni

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