GangBank. Lo svilimento delle aste immobiliari

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16 Febbraio 2019

Il mercato delle aste è un altro grave problema nella dinamica delle espropriazioni immobiliari,che non fornisce soluzione alcuna: i creditori rimangono tali,i debitori non estinguono la loro pendenza.
Alcuni dati rendono chiara la questione : nel 2018  gli immobili finiti all’incanto sono stati 234.340,dunque 27 di essi ogni ora.
Il valore di mercato di partenza si stima in 128,5 miliardi di euro. Ma sono stati venduti forzosamente per 51,8 miliardi di euro, senza considerare la perdita di gettito fiscale dello Stato per imposte dirette ed indirette( dati forniti da Astasy e riportati in Sole 24 Ore del 15 gennaio 2019).
Se un immobile vale 100 mila euro secondo le statistiche, qualora si dovesse tenere la seconda o terza asta, perde il suo cinquanta per cento.
Se il credito per il quale si procede fosse del medesimo valore,accade che il creditore non sarà soddisfatto- deve recuperare nel nostro esempio quasi 50 mila euro- ed il debitore rimarrà tale per tutta la vita. Consideriamo anche che nel nostro caso le spese di giustizia incidono per circa 10,15 mila euro.
Perciò non vi è soluzione.
Le esecuzioni immobiliari rappresentano lo stadio terminale del processo delle sofferenze bancarie,i crediti deteriorati che vengono venduti a fondi avvoltoi che ne fanno una speculazione inaudita.
Un credito che vale cento è trasferito e venduto per euro 20: il cessionario già ha risparmiato 80 e chiederà al debitore ceduto sempre cento anche con gli interessi: l’importo e la riscossione di questi ultimi coprono il prezzo di cessione.
Non a caso sta prendendo corpo che i titolari dei fondi avvoltoi si stiano insinuando anche nel capitale sociale delle banche che tra non molto non saranno neanche più italiane.
Urge una “Commissione Banche”che sia seria, non come quella presieduta da Casini, che ha avuto solo il merito di farci conoscere il marciume del nostro sistema creditizio, il vacuo potere degli organi di vigilanza e degli stracci che sono volati tra Consob e Banca di Italia,ma non ha delineato prospettiva risolutiva alcuna: cadde la notte di Santa Dorotea nessun colpevole, a discapito di poveri risparmiatori mazziati e martoriati.
Le esecuzioni immobiliari rappresentano una guerra civile tra creditori e debitori, come quella nell’antica Roma tra patrizi e plebei.
Se non c’è una tregua ed un ritorno al valore diffuso della solidarietà anche costituzionalmente tutelato ed al rinvigorimento del valore dell’eguaglianza sostanziale, il sistema può scoppiare.
C’è un articolo del codice di procedura civile che i magistrati, che non vogliono attuare la Costituzione, non intendono leggere: l’art. 586 cpc: i beni posti all’asta vanno venduti al valore di mercato, perché devono tutti ritrovare ristoro, i creditori ed i debitori. Il giudice dell’esecuzione ha il dovere di sospendere la vendita, se il prezzo offerto è esiguo.
Ma se si continua a svilire il valore della cosa pignorata, torniamo a quel sistema ove erano incipienti le interferenze criminali soprattutto nelle terre del circondario del tribunale di Santa Maria Capua Vetere: lì primeggiavano i casalesi, la camorra che turbava le aste:il prezzo scendeva artatamente ( per paura nessuno partecipava alle aste)e i loro “basisti”compravano i beni immobili a prezzi irrisori, rivenduti poi  sul mercato al doppio ed al triplo.
Lo Stato intervenne risolutamente: fu emanata una legge apposita, la 203/1991 che diede al giudice il potere di sospendere la vendita quando il prezzo offerto non fosse equo, a prescindere se il suo conseguimento fosse il risultato legittimo di una decurtazione stabilita anche nelle ordinanze di vendita.
Questo articolo, il 586 cpc,è in disuso. Ma per un’ovvia ragione: sono oggi le banche che si fanno assegnare i beni immobili ad un valore che non è quello di mercato e li rivendono a prezzi raddoppiati: così è violato il codice e si comportano come “quelli lì”.
I Magistrati non vedono e non sentono il grido di giustizia di debitori impoveriti, che tali rimarranno per il resto della loro vita.
Invitiamo e chiediamo al ministro Bonafede di mandare ispettori nei tribunali e controllare come si muove il mercato delle aste.Al  consiglio superiore della Magistratura di fare altrettanto.
Forse molto letame salirà: ed aleggeranno miasmi nauseabondi.
“Il corso degli eventi non ha tenuto fede al principio di fondo: i signori del liberismo si sono avventati come lupi sulle prede  lasciate sguarnite da una classe politica complice. Nel mondo decine di milioni di persone sono state di fatto spogliate dei loro diritti e dei loro beni materiali, intesi sia come beni collettivi (welfare, servizi pubblici) sia come proprietà, a cominciare dalla casa”(Gianluigi Paragone GangBank).
Questo non può più accadere.

Biagio Riccio

TAG: banche, giustizia
CAT: Banche e Assicurazioni, Giustizia

8 Commenti

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  1. mastroaste 5 anni fa

    In 13 anni di carriera nel settore avevo letto articoli fuorvianti, “pompati ad hoc”, di tutto. Ma mai ai livelli di questo: posso capire che il tema sia di estrema attualità e per vendere la notizia bisogna argomentarla con nozioni “da copertina”, ma qui siamo al di sopra di ogni logica ragione. Diffidare gente, diffidare. Il mondo stragiudiziale va ben al di lá di quanto dichiarato in questo articolo da giornalai.

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  2. favordebitoris 5 anni fa

    credo, dal suo nickname, che lei sia un professionista che vive sulle aste.
    è così?
    Io sono un imprenditore che ha rinunciato ad affari interessanti perchè pur, venendo dal profondo Nord, ritengo sacrosanto il detto napoletano: “casa pignorata, casa dannata”.
    sono comunque interessato a discutere con lei, perchè la differenza di opinioni è il sale dell’approfondimento.
    Spero che dettagli meglio le sue osservazioni.
    a risentirci.

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  3. mastroaste 5 anni fa

    Posso dirle che questo è un mondo fatto di “furbi”, o pseudotali, che falliscono con i soldi. Troviamo gente che non paga mutui e finanziamenti per i piú disparati motivi. Gente che vive al di sopra delle proprie possibilitá,, ed ecco che aprono un mutuo per la casa, e tutta una serie di finanziamenti tra cui smartphone, TV, vacanze, e tanti altri beni NON INDISPENSABILI ALLA SOPRAVVIVENZA, MA DI LUSSO, se ci pensiamo ci sono TV da 300€ chon le quali si vedono benissimo tutti i programmi, senza dover spendere 3000€ di finanziamento per un TV di ultima generazione. Ognuno è libero di fare quello che vuole con i propri soldi, ma quando le cose iniziano a girare male, ci si sveglia dal sogno ed ecco i problemi. Quando si torna alla realtá si capisce in cosa si ha sbagliato. E questo PURTROPPO è l’italiano medio, colui che cambia il telefono perchè ha visto in TV che l’iPhone X è bello! Poi troviamo tantissimi stranieri, soprattutto di nazionalitá indiana, sui quali si scopre siano proprietari di terreni, case, ville, nei loro paesi di origine. E non parlo di gente che “giá aveva”. E posso parlarne per ore, questi sono solo alcuni esempi. Chi lavora e conosce VERAMENTE questo settore, sa che il pignorato che ha avuto VERAMENTE sfortuna, puó essere aiutato. Italiano o straniero che sia. Lavoro ogni giorno con investitori ed esecutati, e di storie ce ne sono a migliaia. Molte piú delle sciocchezze riportate in questo articolo.

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  4. mastroaste 5 anni fa

    Dimenticavo, il settore STRAGIUDIZIALE, nel quale opero, è composto da molte sfaccettature, le aste sono solo una delle tante in cui i veri professionisti operano. Inoltre, le istanze di assegnazione di cui parla l’articolo, non sono “solo per pochi”, ma alla portata di tutti, se seguiti da un consulente preparato. Non sono qui per farmi pubblicitá o altro, difatti non diró mai dove opero o lasceró i miei contatti. Ho approfittato dell’opportnuitá di commentare per avere uno scambio reciproco non di opinioni fini a sè, ma di argomenti, dati di fatto, esperienze e punti di vista. Nel napoletano (molto fuori dalle mie “zone”), sappiamo che c’è chi sta facendo ma bassa di immobili proprio attraverso il canale delle procedure esecutive, e qui non si parla di banche. Basta chiedere gli esiti delle aste in Tribunale per informarsi; essendo vendite pubbliche anche i risultati sono consultabili da tutti.

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  5. ferrario 5 anni fa

    Sono un privato e ho partecipato a delle aste immobiliari. L’articolo mi sembra, da una parte, destituito di ogni fondamento: infatti, gli immobili in asta non sono riacquistati dalle banche che li hanno pignorati e comunque, chi acquista l’immobile non ha nessun titolo per rivalersi sull’esecutato. Inoltre, mi sembra di percepire la fregola del complottista a tutti i costi che denuncia l’Orrida Finanza che trama per schiavizzare il popolo..Non è così: la procedura di esecuzione immobiliare è la modalità che permette che l’acquisto della casa venga finanziato da una banca. Se non ci fosse la procedura di esecuzione immobiliare, le banche non finanzierebbero gli acquisti e nessuno comprerebbe più casa. Per favore: informatevi su ciò di cui scrivete e non suscitate inutili e dannosi allarmismi.

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  6. andrea-lenzi 5 anni fa

    articolo interessante, ma la consecutio temporum è tutta sbagliata

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  7. lina-arena 5 anni fa

    se si analizzano i diversi momenti di cui si compone l’asta giudiziaria si scopre che l’offerta e la partecipazione avviene sempre e solo dopo un’asta deserta o due aste deserte. E’ grave il fatto che il prezzo venga abbattuto di un quarto per volta e lo speculatore sa quanto deve aspettare e come fare per aggiudicarselo a prezzo vile. Il giudice, poco esperto in economia, obbietta al debitore esecutato che si oppone che deve smaltire i processi esecutivi e che l’opponente deve dimostrare che è accaduto un fatto grave che abbia turbato il mercato e provocato la riduzione del prezzo. La motivazione è ridicola e puerile. Le aste giudiziarie sono un mercato speciale delinquenziale dove operano professionisti della frode. Banche e agenzie immobiliari. Comunque le norme che regolano il processo eseciutivo sono incostituzionali perbchè non tutelano in pari misura il creditore ed il debitore. Il bene venduto a basso prezzo viene poi rivenduto a prezzo di mercato stimato dal CTU. Chiunque può notare che la procedura è scissa tra una fase legata alle leggi di mercato ( la nomina del CTU e la stima ) ed una seconda fase in cui il giudice abbatte a priori il prezzo dopo un’asta deserta. E’ una frode.Comunque io ho sollevato l’eccezione di incostituzionalità. Vedremo come va a finire.

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  8. mastroaste 5 anni fa

    Dato che le aste sono pubbliche, come mai troviamo i cittadini, pertanto soggetti PRIVATI, a partecipare ai terzi richiami? In secondo luogo, se lei sapesse di cosa sta parlando, menzionando le perizie dei CTU, dovrebbe sapere anche che i valori sono letteralmente POMPATI, in quanto il compenso del CTU, viene corrisposto in relazione al valore che lo stesso CTU assegna all’immobile. Ed ecco che appartamenti dal valore di mercato di 50000€, per magia secondo le perizie ne valgono 80000€. La frode è proprio questa, forse sarebbe piú opportuno reindirizzare, ma per farlo ci vuole conoscenza…

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