“Andaras”, visioni di viaggio nel cinema. A Fluminimaggiore

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19 Agosto 2020

“Andaras”, come sentieri. Che portano verso luoghi della memoria, spazi dell’anima, paesaggi fatti non solo di natura ma anche interiori, guidano alla scoperta di se stessi e dell’ambiente circostante. Anche per un solo attimo, un giorno o una vita, diventano punti di approdo dove nascono le scoperte e si può ripartire, per altre mete e destinazioni. E’ la metafora del viaggio che nel nostro tempo viene declinato con il turismo, solitamente di massa, ma invece è sinonimo di conoscenza e apertura. A sollevare il velo aprendo porte diverse sulla nostra esistenza e sul nostro pianeta Terra, sarà da oggi sino al 23 agosto un piccolo festival di cinema dalle grandi ragioni in un luogo che è uno scrigno esso stesso di possibili scoperte per spettatori non distratti e turisti con la voglia di scoutismo. Accade in Sardegna, a Fluminimaggiore, paese di fiere tradizioni, popolato da ex minatori, contadini e pastori inserito in un habitat straordinario fatto di antiche foreste, resti di archeologia nuragica e industriale, spiagge mozzafiato. Da poco tempo in queste parti si assiste a un bel risveglio di iniziative sociali (a cominciare da Happy Village, progetto di riqualificazione di case chiuse o abbandonate da destinare a chi, da tutta Europa decida di cambiare residenza) ed eventi culturali.  Come “Andaras” travelling film festival, questo anno alla sua seconda edizione e che, nonostante i tempi difficili della pandemia, non ha rinunciato a proseguire e rilanciare la propria avventura in tutta sicurezza. In cinque giorni si proietteranno le opere, cortometraggi di autori provenienti da tutto il mondo, nella suggestiva baia e spiaggia di Portixeddu e nell’antico anfiteatro di Parco Riola (zona imperdibile da visitare anche quella che ospita i resti dell’imponente tempio di Antas dedicato dalle popolazioni nuragiche e fenice alla divinità del  Sardus Pater).

L’imponente Tempio di Antas nel territorio di Fluminimaggiore in Sardegna. Era anticamente dedicato alla divinità del Sardus Pater

Da oltre un centinaio di opere. La giuria ha selezionato ventisei opere provenienti dagli Stati Uniti, Giappone, Russia, Inghilterra, Canada, Svezia, Colombia e altre nazioni, tra cui ovviamente anche l‘Italia. La giuria di “Andaras” è presieduta dal vice direttore de “La Stampa”, Federico Geremicca e schiera Elena Lai, segretario generale del Cepi, la maggiore rete europea di produzione audiovisiva e anche responsabile di “Europe Analytica”, Saverio Pesapane, fondatore di Premiere Film Distribution, premio Oscar con il film “The Silent child”, la regista Giovanna Taviani e la giornalista Francesca Schianchi. Il festival invece è stato ideato dal giornalista e sindaco del comune Marco Corrias con la direzione artistica di Joe Juanne Piras, realizzato in collaborazione con il comune di Fluminimaggiore, la Fondazione Sardegna, la Sardegna Film Commission e l’organizzazione dell’Associazione Enti Locali per le attività culturali e spettacolo, la partecipazione del Parco Geominerario della Sardegna, Fondazione Cammino minerario di Santa Barbara e Società Umanitaria.

Un’immagine tratta dal cortometraggio  “Philippine Beat” del regista giapponese Koyo Sasaki in gara al festival “Andaras” di Fluminimaggiore

Gli ospiti di questa edizione sono il regista Paolo Zucca, il fotoreporter Alessandro Gandolfi, la regista Lisa Camillo, lo scrittore e guida paraolimpica Lino Cianciotto e la cantante Claudia Aru. Stasera sarà la volta di Alessandro Gandolfi che parlerà de “La fotografia come racconto del mondo”. A seguire proiezione del film “Balentes” di Lisa Camillo. Il 20 agosto si entra nella gara con la proiezione alle 22 a Portixeddu di opere in concorso ( e così avverrà anche il 21 e il 22).  Alle 19 dibattito su “Cinema e lettratura come strumento di denuncia”. Il 21 alle 19 si parla di “Viaggi e sostenibilità” con Lino Cianciotto, guida ambientale e atleta. Intervengono i giornalisti Federico Geremicca e Toni Capuozzo. Al termine daella proiezione delle opere in concorso vetrina speciale di “Premiere Film” con cinque opere: “Celestine” di Marie-Stéphane Cattaneo (France, 20’); “Chedly” di Francesco Castellaneta (Italy, 15); “Baradar” di Beppe Tufarulo (Italy, 15’): “Uonted!” di Daniele Bonarini (Italy 14’) “Burner of ships” di Leonardo Campaner (USA-Italy, 20’). Sabato 22 alle 19 “Viaggi, musica e impegno sociale” aperitivo con la cantante Claudia Aru che si esibirà con il suo trio al termine della proiezione delle opere in gara. Domenica alle 19 si apre con l’incontro con il regista Paolo Zucca e la successiva proiezione del suo film “L’uomo che comprò la luna”. A seguire le opere vincitrici e la premiazione.

Una scena dal film “Euthanize”, film  di Yousef Kargar girato in Iran e presentato al festival del cinema di viaggio

Queste le opere in gara il giorno 20 :”Adventure of the Spirit”(Norway, 23’)- Mathias Ekornaas; “Philippine Beat” (Japan, 5’) – Koyo Sasaki-; “The Big Escape” (Italy,2’)- Hermes Mangialardo; “Mal di Plastica” (Italy, 28’) – Diego Zicchetti; “A Visual Journey through Iran” (USA, 5’) – Ebrahim Mirmalek; “L’Affitto” (Italy,7’)- Antonio Miorin; “Darien Wanderers” (Colombia,10’)- Lucas Serna Rodas, Irene Masala; “F Ø R O Y A R” • The Faroe Islands” (UK,3’)- Jack Watson; “Sono Schizzato”(Italy, 13’) – Carlo Licheri; “Eaten” (Iran,7’) – Mohsen Rezapour; “Anna” (UK,15’)- Dekel Berenson. Queste quelle in gara il giorno 21: “Atlante” (Italy, 5’) – Ludovico Vargiu; “12 000 km” (Sweden, 28’) – Erik Nylander-;“Times”(USA, 2’) – Anya Semenova; “And We Get To Surf” (USA, 5’) – Claire Graff-;“Euthanize” (Iran, 20’) -Yousef Kargar. E queste infine il giorno 22 Agosto: “Apollo 18” (Italy, 8’)- Marco Renda; “Super Eastbound Bros.” (Germany, 20’) -Waldemar Schleicher; “It’s Desmond” (Canada,6’)- Daniela Di Salvo; “Balkan route – last stop” (Italy, 30’) – Davide Ludovisi;  “India Nepal 2020” (Russia, 2’) – Yulia Kuznetsova; “Ausonia” (1946-1961) (Italy, 9’) – Giulia Camba, Elisa Meloni; “Fuego” (France, 5’) – Vladimir Bodiroga; “Sticker” (Macedonia, 19’) – Georgi M. Unkovski;  “Roraima” (USA, 2’) – Anabela Salcedo; “Far East” (Italy, 15’) – Cristina Puccinelli.

L’avventura di un gruppo di svedesi in viaggio dalla Svezia al Giappone passando per la Siberia nel film “12000 km” di Erik Nylander

TAG: Alessandro Gandolfi, Claudia Aru, Elena Lai, Federico Geremicca, Fluminimaggiore, Giovanna Taviani, Lisa Camillo, Marco Corrias, Paolo Zucca, sardegna, Saverio Pesapane, Toni Capuozzo
CAT: Cinema

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