Milano
Milano, abbonati ATM multati ingiustamente: la protesta del quartiere Adriano
Gentile redazione de Gli Stati Generali, vi scriviamo per segnalare una situazione paradossale che sta colpendo diversi cittadini milanesi residenti nel Quartiere Adriano: nonostante abbiano un regolare abbonamento urbano ATM – mensile o annuale – molti utenti ricevono multe e continuano a essere multati per aver utilizzato la linea 53 nel tragitto tra il quartiere Adriano e la fermata di Sesto Marelli. Fermata che, lo ricordiamo, nonostante ricada nel territorio amministrativo di Sesto San Giovanni, è a tutti gli effetti parte dell’area urbana di Milano e perfettamente coperta dall’abbonamento urbano, almeno quando si viaggia in metropolitana.
Il problema nasce dal fatto che la linea 53, classificata come urbana sul sito di ATM, attraversa per pochi minuti il territorio di Sesto San Giovanni. Nonostante il viaggio inizi e termini in aree urbane, e senza che l’utente scenda mai nel comune limitrofo, la semplice attraversata comporta il rischio di una multa per chi è abbonato.
«È inaccettabile essere trattati come persone che non pagano il biglietto quando si contribuisce con 330 euro l’anno o 39 euro al mese per viaggiare in città, dimostrando, tramite un abbonamento, la più totale intenzione a servizi dei mezzi pubblici per spostarsi nella città di Milano», dichiara Cristina Maccarrone, giornalista e promotrice della petizione su Change.org “Fermate le multe ingiuste agli abbonati ATM sulla linea 53 tra Milano e Sesto” che, in pochi giorni, ha raccolto quasi 600 firme.
«Io stessa ho ricevuto due multe nonostante un regolare abbonamento annuale: la prima l’ho pagata perché intimata dal controllore in una situazione di salute precaria (soffro di aura visiva), la seconda ho deciso di contestarla. Ricordo che il Quartiere Adriano non è servito direttamente dalla metropolitana e che la linea 53 è il modo più veloce per arrivare alla linea della metropolitana M1, considerando che altri bus come la 56, per esempio, passano dalla trafficata via Padova e richiedono molto più tempo per arrivare alla fermata della MM1 Loreto. Per non parlare dell’86, bus che arriva a Precotto ma passa solo da via Adriano, il che richiede a chi abita nelle vie San Mamete e via Trasimeno, solo per dirne alcune, di percorrere un tratto a piedi non indifferente, specie per chi ha problemi di deambulazione o si muove con borse o carichi pesanti. Ma non solo: si tratta di un bus che salta spesso le corse.
La maggioranza di chi vive nel quartiere prende tale bus, non per andare a Sesto e fermarsi lì, ma per andare a Sesto Marelli e proseguire il viaggio in città, così come, viceversa, per partire da Sesto Marelli e arrivare al Quartiere Adriano che è a Milano. Peraltro, è curioso che per un autobus come l’87, per fare un esempio, anch’esso classificato come urbano, che arriva a Sesto Marelli non sia richiesta l’integrazione.
Quando ho, inoltre, fatto notare al controllore che Sesto Marelli rientra nella linea urbana, mi è stato detto che ciò vale per la linea della metropolitana e non per la superficie. Peccato che il sito ATM, cui la stessa azienda rimanda quando si contatta l’infoline telefonica perché fornisce “in modo semplice e completo tutte le informazioni sui mezzi pubblici”, classifichi allo stesso modo la linea 53 come urbana e la linea 87, solo per fare un esempio. Tale mancanza di chiarezza e trasparenza non aiuta i cittadini che hanno scelto di usare i mezzi pubblici per spostarsi in città. In tanti del mio quartiere, abbonati urbani, venendo a sapere della situazione – che ignoravano del tutto – per andare a Sesto Marelli, adesso preferiscono prendere la macchina».
A supporto dell’iniziativa si sono attivati anche diversi gruppi e realtà cittadine: la pagina Facebook Quartiere Adriano – The Page (che conta oltre 7000 follower), il gruppo Facebook “Sei del Quartiere Adriano se…” (quasi 7000 utenti) e il gruppo Facebook “AspettaMI – Milanesi in attesa del bus” (oltre 4500 utenti), da tempo attento ai disservizi e alle contraddizioni del trasporto pubblico milanese.
«Da quasi sette anni la pagina Facebook “Quartiere Adriano – The Page” monitora, tramite il proprio Promessometro, lo stato di avanzamento dei progetti previsti per la zona. Il più emblematico è senza dubbio la metrotranvia 7, i cui lavori sono cominciati nel 2018 e, a oggi, non sono ancora terminati», dichiara Giulio Mondolfo, amministratore della pagina. «Troviamo assurdo e incomprensibile che, in assenza del tram e con gli altri mezzi di superficie che da mesi saltano regolarmente le corse, vengano multati proprio gli utenti che, con un regolare abbonamento urbano, cercano semplicemente di raggiungere la metropolitana rossa».
«Per me è un controsenso. Da un lato si incoraggiano i cittadini a usare i mezzi pubblici per ridurre l’inquinamento, dall’altro si creano queste situazioni incomprensibili, soprattutto per chi paga regolarmente un abbonamento annuale. Lambrate e Sesto Marelli, i due estremi della Linea 53, fanno parte dell’area di Milano. Che senso ha multare chi ha un abbonamento urbano solo perché nel tragitto il bus passa da un altro Comune? Basterebbe solo un po’ di buonsenso, ma ho come la sensazione che in ATM manchi. Come i conducenti, d’altronde», commenta Mimmo Buccolieri, uno degli utenti penalizzati.
È evidente che questa contraddizione colpisce soprattutto i quartieri più periferici, dove le alternative sono poche e spesso inaffidabili.
Ci chiediamo: come si può pretendere che i cittadini abbandonino l’auto, come ha recentemente auspicato il sindaco Sala, se poi vengono sanzionati per aver fatto esattamente ciò che viene loro richiesto, ovvero usare i mezzi pubblici?
Chiediamo che ATM, il Comune di Milano e l’Agenzia per il Trasporto Pubblico Locale del bacino della Città Metropolitana di Milano, Monza e Brianza, Lodi e Pavia correggano questa anomalia e riconoscano ufficialmente il tratto della linea 53 come parte del percorso urbano, al pari della metropolitana. È una questione di equità, trasparenza e fiducia.
Un gruppo di cittadini del Quartiere Adriano
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