“Bloccati nell’emergenza”: per gli italiani, anno nuovo e vita vecchia

21 Gennaio 2021

Un inizio d’anno all’insegna della stanchezza. Con tutte le emozioni negative correlate a questa difficoltà a riaccendere la speranza nel futuro. Come vediamo nella mappa con cui abbiamo monitorato il clima sociale, gli italiani sembrano regrediti a un vissuto di blocco e emergenza.


A risollevare gli animi non sono bastate le prospettive dei vaccini, pur essendo salita la disponibilità a vaccinarsi, come mostra il trend del pessimismo ancora acceso verso l’alto.

Se gli italiani nutrono speranze sul contenimento della pandemia, non altrettanto succede rispetto allo spettro della crisi economica. Pesa la percezione di una mancanza di guida al di fuori della tempesta. Come leggiamo nei dati, emerge una grave sfiducia nell’utilizzo dei fondi europei, a cui corrisponde un sentimento di abbandono e assenza di visione.

All’incertezza si accompagna il peso del d i s t a n z i a m e n t o. Come abbiamo misurato nel corso di questi mesi con la misura delle cose, la rarefazione delle relazioni è stato un fenomeno sostanziale e non solo esteriore. Sottraendo  alle persone la linfa vitale, la batteria fisiologica in quanto animali sociali, che si nutrono non solo di relazioni ideali ma di attriti e conflitti quotidiani. Anche la comodità apparente delle vite chiuse nelle prime o seconde case, con i loro terrazzi e giardini, non deve trarre in inganno e indurre a sottovalutare questa deprivazione energetica. Proprio il distanziamento acuisce il senso di profonda stanchezza e spossamento e rischia di compromettere l’elaborazione sociale del lutto, necessaria all’adattamento alle nuove condizioni di vita e alle sfide future.

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CAT: costumi sociali

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