Musica

Il duo di musicisti Minafra-Doronzo ambasciatore italiano del jazz in Portogallo

Il progetto FABULAE in tour nell’isola di Madeira

31 Luglio 2025

Il jazz Made in Italy ha fatto tappa in Portogallo con FABULAE, l’originale progetto del duo pugliese composto da Dario Savino Doronzo (flicorno) e Livio Minafra (pianoforte e organo), protagonista di un tour nell’isola di Madeira dal 20 al 23 luglio. L’iniziativa, parte del programma “Oltre Confine – Il Jazz Italiano nel Mondo” promosso dal Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale in collaborazione con MIDJ – Musicisti Italiani di Jazz e organizzata in loco dall’Associação Nacional de Instrumentos Musicais (ANIMUSIC), ha portato nel cuore dell’Atlantico una raffinata espressione del jazz. Dopo aver calcato palcoscenici prestigiosi come la Carnegie Hall di New York e il Festival Jazz au Chellah di Rabat, Doronzo e Minafra hanno incantato il pubblico madeirense con un repertorio che intreccia scrittura colta, improvvisazione, melodie orientali e sonorità cameristiche. Un’esperienza sonora intensa e suggestiva, in cui musica e natura si fondono in un linguaggio universale. In quest’intervista a quattro mani i due musicisti ci conducono nell’anima del progetto.

Come nasce il progetto FABULAE?

Livio Minafra – Nasce dal desiderio di superare i miei percorsi solistici e condividere una visione musicale con Dario,che stimo da tempo. Dopo anni di concerti da solo, sentivo il bisogno di un dialogo creativo nuovo, più aperto e imprevedibile. Il progetto ci ha dato subito una direzione comune.

Dario Savino Doronzo – FABULAE è nato come un incontro tra suono, ambiente e narrazione. Volevamo creare qualcosa che non fosse solo musica, ma anche racconto e paesaggio interiore. La natura è diventata il nostro spartito invisibile, e il progetto si è evoluto come un’esperienza di ascolto profondo e reciproco. Lavorare con Livio, artista eclettico e incredibilmente creativo, ha reso questo viaggio ancora più stimolante.

Quali sono gli elementi che lo contraddistinguono da un punto di vista musicale?

Livio Minafra – È una musica senza etichette, che si muove tra jazz, classica, world music e rock. Ogni brano è una composizione originale, ma lascia spazio all’improvvisazione. Il nostro suono nasce dall’istinto, dall’ascolto e dalla libertà di sorprendersi ogni volta sul palco.

Dario Savino Doronzo – Il nostro duo fonde la libertà dell’improvvisazione con una scrittura raffinata, ricca di sfumature timbriche e dinamiche. Il flicorno racconta e avvolge, mentre il pianoforte costruisce, trasforma e apre spazi sonori inaspettati. C’è un dialogo costante tra tensione e lirismo, tra forma e intuizione, che rende ogni brano un viaggio unico. FABULAE è un progetto che vive di equilibrio e slancio creativo, con una propria forza poetica e una rara libertà espressiva.

 Cosa lo rende un progetto di respiro internazionale?

Livio Minafra – Abbiamo suonato in tutto il mondo con i nostri progetti individuali, ma qui c’è qualcosa di più: un’identità forte, profondamente italiana, ma anche libera e accessibile ovunque. Il linguaggio musicale è universale. Il nostro approccio nasce proprio da questo spirito aperto.

Dario Savino Doronzo- La nostra musica attraversa stili e culture diverse senza perdere coerenza. Il legame profondo con la natura, l’approccio narrativo al suono e la fusione di linguaggi musicali ci permettono di dialogare con pubblici eterogenei, superando confini geografici e culturali. L’esperienza maturata in contesti internazionali ci ha insegnato a rendere FABULAE un progetto flessibile e universale, capace di adattarsi e risuonare in ogni luogo, tra geografie vicine e lontane.

Raccontateci come ha avuto origine l’idea del tour in Portogallo.

Dario Savino Doronzo – È nato grazie alla preziosa collaborazione con la carissima amica Patrícia Lopes Bastos, direttrice dell’Associação Nacional de Instrumentos Musicais (ANIMUSIC), che ha subito colto l’essenza profonda del progetto e ha voluto fortemente portarlo a Madeira. Il sostegno del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale e di MIDJ – Musicisti Italiani di Jazz attraverso il prgramma “Oltre Confine – il Jazz Italiano nel Mondo” è stato fondamentale per trasformare questa visione in realtà, permettendoci di realizzare un tour che ha unito concerti, incontri e attività formative. L’isola ci ha ispirati fin dal primo istante, con la sua bellezza selvaggia e il suo respiro culturale intenso, diventando parte integrante del nostro percorso artistico.

Livio Minafra – La proposta di ANIMUSIC è arrivata nel momento giusto. Madeira ci sembrava il luogo ideale per esplorare la relazione tra musica e paesaggio. L’idea di suonare in spazi simbolici dell’isola, unendo performance e didattica, ci ha convinti subito a partire.

Come è stata accolta la vostra musica a Madeira?

Livio Minafra – Con grande apertura e sorpresa. In molti ci dicevano che non riuscivano a definire il nostro stile, ma che proprio questo li emozionava. Non sapere “dove metterci” ha generato stupore, e quello stupore si è trasformato in ascolto vero, profondo, partecipe.

Dario Savino Doronzo – Abbiamo percepito fin da subito un ascolto sincero e curioso. Ogni concerto è stato diverso, con reazioni molto sentite. Dal silenzio attento alle domande dopo i live, si capiva che qualcosa aveva toccato le persone. Madeira ci ha accolto con un calore raro.

Cosa vi portate dietro ora in Italia da quest’isola?

Livio Minafra – Mi aspettavo un mix tra Africa ed Europa e ho trovato invece un’anima sudamericana, calda e viva. L’esperienza ad ANIMUSIC è stata incredibile: concerti, incontri, relazioni. Un microcosmo culturale ricco, come poche volte mi è capitato di vivere in tour.

Dario Savino Doronzo – Un senso di gratitudine. Abbiamo trovato un pubblico partecipe, un contesto che valorizza l’arte e una comunità musicale curiosa. FABULAE ha respirato nuove atmosfere, ed è cresciuto. Ci portiamo via immagini, suoni e connessioni che restano nella memoria.

7) In che modo il Portogallo può aver arricchito FABULAE?

Livio Minafra –Madeira ci ha ispirato a tal punto che durante il concerto nella Igreja Matriz di Machico è nato un nuovo brano, improvvisato sul momento. Si chiama proprio Machico. Ma non solo: nuovi contatti internazionali, nuove possibilità. Un tassello importante nel nostro percorso.

Dario Savino Doronzo – Suonare in luoghi così carichi di natura e storia ha cambiato il modo in cui ci siamo ascoltati. La musica si è fatta più atmosferica, quasi cinematografica. Il Portogallo ha lasciato un’impronta emotiva e sonora che farà parte del futuro di FABULAE.

 

 

 

Commenti

Devi fare login per commentare

Accedi

Gli Stati Generali è un progetto di giornalismo partecipativo

Vuoi collaborare ?

Newsletter

Ti sei registrato con successo alla newsletter de Gli Stati Generali, controlla la tua mail per completare la registrazione.