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Oxfam, una federazione di 18 associazioni che si occupano di povertà, diritti umani e ingiustizie, ha pubblicato un rapporto intitolato Un’economia a servizio dell’1 per cento. Il rapporto afferma che l’1 per cento della popolazione mondiale possiede più del restante 99 per cento messo insieme. Queste cifre, secondo Oxfam, sono «la prova definitiva che viviamo in un mondo in cui la disuguaglianza ha raggiunto livelli senza precedenti da oltre un secolo».
Il rapporto è stato pubblicato prima dell’apertura del World Economic Forum di Davos, un’organizzazione svizzera senza scopo di lucro che organizza ogni anno un incontro a cui partecipa una selezione di importanti manager e uomini d’affari, insieme a politici, intellettuali, dirigenti di ONG e organismi internazionali, per discutere del futuro dell’economia e della politica internazionale.
Cosa dice il rapporto Un’economia a servizio dell’1 per cento.
Il patrimonio dei 62 più ricchi del mondo continua a crescere, mentre quello del 50% più povero della popolazione è fermo. Valori in miliardi di dollari – anni 2000-2015.
L’incremento di reddito tra il 1988 e il 2011, per decili di reddito. Il 46% dell’aumento è andato al 10% più ricco della popolazione. Valori in miliardi di dollari – anni 1988-2011.
La situazione in Italia.
La scomposizione dei dati globali, esaminati e rielaborati da Oxfam sulla base delle evidenze presentate nei Global Wealth Databook del 2014 e del 20152 di Credit Suisse e con la stessa metodologia econometrica, permette di avere anche per l’Italia un quadro esauriente sulla dimensione attuale e sui trend della ricchezza nazionale netta nel periodo di riferimento.
Immagine di copertina tratta dal rapporto Oxfam “Un’economia a servizio dell’1 per cento” – Tondo slum in Manila, Philippines, 2014. Photo: Dewald Brand, Miran for Oxfam
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