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Best Employers 2026: le migliori aziende italiane sono quelle che offrono dei benefit su misura
Lavazza, Sorgenia e Granarolo sono le migliori aziende italiane secondo il sondaggio Italy’s Best Employers 2026 basato sulle opinioni di più di 300 mila lavoratori. Cosa hanno in comune? Tutte offrono dei vantaggi concreti oltre alla retribuzione.
Lavazza, Sorgenia e Granarolo sono le migliori aziende italiane secondo il sondaggio Italy’s Best Employers 2026 basato sulle opinioni di più di 300 mila lavoratori. Cosa hanno in comune le imprese che hanno raggiunto il podio? Il benessere dei dipendenti, tutte offrono dei vantaggi concreti oltre alla retribuzione. Se vuoi far crescere il tuo business, ecco su cosa devi puntare per offrire il meglio al tuo personale.
Il sondaggio ha preso in esame il clima lavorativo, il carico di lavoro, il rapporto con i capi e le pari opportunità di carriera. La cosa che stupisce di più è che sul podio non sono arrivate le aziende che offrono gli stipendi più alti, ma quelle dove l’ambiente e i benefit sono migliori. Quindi, se vuoi migliorare il posto di lavoro devi dare ai tuoi dipendenti degli strumenti utili e delle opportunità di crescita. Con un software gestione risorse umane come Factorial puoi raccogliere i feedback del personale così da pianificare dei benefit personalizzati e in linea con le esigenze dei tuoi lavoratori. Un gestionale HR come Factorial ti permette di tenere traccia di tutto e di dedicare il tempo alle idee vincenti, anziché alla burocrazia. Ricorda che il personale vuole dei percorsi di carriera chiari, dei programmi welfare customizzati e il giusto equilibrio tra la vita e il lavoro. Con un buon software per le risorse umane puoi tenere sotto controllo tutti questi aspetti e puoi migliorare il benessere dei tuoi dipendenti in pochi semplici step, riuscire a creare un ambiente di lavoro armonico e soddisfacente è il primo passo per costruire un grande business.
Il divario tra le proposte aziendali e le attese dei lavoratori: i benefit restano inutilizzati
C’è un dato molto interessante su cui tutti dovrebbero riflettere: secondo il Great Employee Benefits Study 2025, il 77% delle imprese italiane è convinta di avere degli ottimi piani di welfare, ma in realtà solo il 54% dei dipendenti è soddisfatto. È una specie di paradosso perché i dirigenti e i responsabili delle risorse umane sovrastimano il valore dei benefit erogati e non incontrano le esigenze dei lavoratori. Il 35% dei dipendenti pensa che i benefit aziendali siano poco utili, ma solo il 3% delle aziende riconosce questo problema.
L’altro aspetto da considerare è che il 43% dei dipendenti italiani è disposto ad accettare uno stipendio più basso in cambio di un pacchetto welfare utile e personalizzato. Questo significa che i lavoratori considerano i benefit come parte integrante del loro compenso. Se riesci ad allineare l’offerta ai bisogni reali del personale puoi colmare questo gap così da offrire un ambiente di lavoro più soddisfacente.
Come gestire i benefit con un software HR per offrire un pacchetto welfare su misura
Con così tante variabili da tenere presenti, la gestione di tutti i benefit può diventare complessa. Un buon software per le risorse umane integrato ti permette di digitalizzare molti processi: dalla raccolta e l’organizzazione delle richieste del personale alla pianificazione delle ferie, fino alla gestione delle buste paga e del reporting interno. Per esempio, con un gestionale HR puoi ridurre gli errori, aumentare la sicurezza e migliorare la trasparenza.
Da un lato risparmi tempo e risorse, dall’altro offri ai tuoi collaboratori un’esperienza più fluida. Se ti affidi alla tecnologia, puoi lanciare dei sondaggi interni per capire meglio le necessita dei tuoi collaboratori, puoi pianificare dei corsi formativi e anche abilitare dei voucher o delle convenzioni. In questo modo, puoi concentrare le tue energie sull’attuare delle strategie utili e lasci che il gestionale raccolga i dati e gestisca il tutto.
Buoni pasto, smart working e formazione sono i benefit più diffusi nelle aziende italiane
In generale, i benefit aziendali possono coprire diverse aree. Ecco quali sono i vantaggi sui quali le imprese italiane si concentrano di più:
- Benefit economici immediati: buoni pasto, voucher e fringe benefit (per esempio buoni acquisto o bonus carburante), assicurazioni sanitarie integrative, piani pensionistici integrativi. Questi strumenti aumentano il potere d’acquisto dei dipendenti.
- Flessibilità e tempo libero: orari di ingresso/uscita flessibili, smart working, ore di straordinario convertite in riposi, congedi extra per esigenze personali o familiari. Questi benefit aiutano a bilanciare il lavoro e la vita privata.
- Formazione e sviluppo: corsi di formazione pagati dall’azienda, workshop professionali, piani di mentoring e coaching, incentivi per master o certificazioni. Fare investimenti nella crescita personale è visto come un segnale di cura dell’azienda verso i propri dipendenti.
- Benessere e team building: abbonamenti agevolati a palestre o centri sportivi, convenzioni per asili nido o scuole, servizi di consulenza psicologica, attività ricreative di team. Questi benefit creano un senso di appartenenza e supportano il benessere psicofisico.
Ogni categoria di benefit copre dei bisogni diversi. Un piano di welfare bilanciato è composto da elementi di tutte queste aree.
Gli investimenti nel welfare aziendale stanno crescendo e premiano la reputazione del brand
Ormai è chiaro che il welfare aziendale è una risorsa da sfruttare al meglio, infatti sono sempre di più gli imprenditori che scelgono di mettere a disposizione dei budget consistenti. Il 76% delle imprese italiane ha almeno un piano di wellbeing attivo. C’è più consapevolezza su questo argomento. Per esempio, la percentuale di imprese che spende più di 3 mila euro per dipendente all’anno in programmi di welfare è passata dal 7% al 34% negli ultimi tre anni. Questo significa che molte aziende hanno deciso di investire di più per migliorare il benessere interno, questo budget va dalla copertura delle spese mediche al finanziamento dei corsi di formazione, fino al sostegno economico per le famiglie dei dipendenti.
La maggior parte dei responsabili HR valuta positivamente l’impegno della propria azienda sul welfare. Il 67% degli HR manager ritiene che i piani di welfare attivi siano efficaci e l’88% di loro concorda che investire nel benessere dei dipendenti favorisce la crescita dell’azienda. Oltre a questo, l’87% dice che il welfare aiuta a trattenere i talenti. In sostanza, i capi HR riconoscono che le risorse dedicate ai benefit e ai programmi di supporto non sono un costo fine a sé stesso, ma un investimento strategico perché premiano la reputazione dell’azienda sul mercato del lavoro e aumentano la produttività interna.
Attrarre e trattenere talenti con il welfare per avere un tasso di turnover più basso
I migliori datori di lavoro lo sanno bene: per vincere la competizione sui talenti è fondamentale offrire un’offerta di welfare convincente. In pratica, i benefit fungono da vera e propria leva di attrazione e fidelizzazione. I dati lo confermano, il 60% dei dipendenti che usufruisce di un piano welfare si dichiara soddisfatto del proprio lavoro. Inoltre, il 71% degli intervistati conferma che il welfare aziendale aiuta ad aumentare il potere d’acquisto. Questo significa che i bonus, i buoni e le convenzioni sono percepiti come dei benefici reali, non solo come una formalità.
È questo il segreto delle aziende di successo, un dipendente soddisfatto difficilmente va alla ricerca di un altro impiego, quindi se sfrutti bene i benefit puoi mantenere un tasso di turnover basso. Alla fine, creare un ambiente sereno e supportivo paga: serve a trattenere i lavoratori competenti più a lungo, così tu puoi ridurre i costi di selezione e di formazione per il personale. Nei Paesi nordici, dove i sistemi di welfare aziendale sono più avanzati, il coinvolgimento dei dipendenti supera spesso il 20% (in Italia è molto più basso, attorno al 6%).
Millennial e gen Z cercano flessibilità, opportunità di carriera e autonomia
Una parte sempre più ampia della forza lavoro è composta dai millennial e dalla generazione Z, che hanno priorità diverse rispetto alle generazioni precedenti. Le aziende in vetta alla classifica Best Employers 2026 hanno già preso nota delle loro esigenze: i giovani cercano soprattutto flessibilità e crescita professionale. Non si accontentano più di un ufficio accogliente e tranquillo, vogliono dei progetti condivisi e delle opportunità di carriera. Quello che devi offrire è flessibilità, autonomia e fiducia.
In termini pratici, questo significa che anche gli orari e i luoghi di lavoro devono entrare a far parte del tuo progetto di benefit. Permettere lo smart working, offrire degli orari flessibili o dei giorni di lavoro da casa non è più visto come un extra, ma come parte integrante del pacchetto offerto. Allo stesso modo, le opportunità di formazione (corsi, workshop, piani di carriera chiari) sono considerate dei benefit preziosi perché aiutano i più giovani a sviluppare delle competenze e a vedere un futuro nell’azienda. Se stai cercando di coinvolgere dei talenti under 35, valuta di inserire nel tuo piano welfare anche degli elementi di questo tipo. Non basta più solo un buon stipendio, la crescita personale e la libertà di gestire il proprio tempo contano tantissimo per le nuove generazioni.
Per rendere il tuo business competitivo devi puntare su benefit aziendali efficaci e accattivanti
La situazione è chiara: nei luoghi di lavoro moderni i benefit non sono più un extra facoltativo, ma sono parte integrante dell’offerta professionale. Il mercato del lavoro è cambiato e le generazioni più giovani, così come i dipendenti esperti, valutano un’azienda anche dalla qualità dei benefit che offre. Chi investe in un welfare aziendale solido ottiene dei risultati concreti in termini di motivazione e di impegno dei lavoratori. L’88% degli HR manager conferma che un buon piano di welfare favorisce la crescita dell’azienda.
Quindi, se vuoi rendere il tuo business competitivo nel lungo termine, hai bisogno di un approccio lungimirante. I benefit e la digitalizzazione devono andare di pari passo. I Best Employers 2026 italiani dimostrano che è possibile coniugare la tradizione (contributi al welfare, benefit consolidati) e l’innovazione (smart working, percorsi di crescita digitali). Se vuoi trattenere i talenti nella tua azienda, considera la possibilità di rivedere il pacchetto benefit offerto, magari integrando un software HR in grado di semplificare il tutto. In questo modo, tu potrai puntare su delle iniziative veramente apprezzate dal tuo team in modo che le persone più motivate e soddisfatte contribuiscano al successo del tuo business anche nel futuro.



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