Antonio Costa

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Il presidente Costa avverte l’Ue: «Rapporti con gli Usa cambiati, serve un’Europa più forte»

Il presidente del Consiglio europeo Antonio Costa avverte che la dottrina statunitense è mutata: “Discorsi di Vance e tweet di Trump ora linea ufficiale”. Critiche alle “minacce di interferenza” e all’approccio americano verso Europa e Russia

8 Dicembre 2025

Si fa sempre più netto il messaggio del presidente del Consiglio europeo Antonio Costa sul futuro dei rapporti tra Unione Europea e Stati Uniti. Intervenendo alla conferenza annuale dell’Istituto Jacques Delors a Parigi, Costa ha ribadito che “il discorso del vicepresidente J.D. Vance a Monaco e i numerosi tweet del presidente Trump sono ora ufficialmente la dottrina degli Stati Uniti”. Un cambio strutturale che impone, secondo lui, una revisione strategica europea: “Dobbiamo prenderne atto e agire di conseguenza”.

Per Costa, questo mutamento richiede una risposta politica e istituzionale: “Abbiamo bisogno di qualcosa di più di una semplice nuova energia. Dobbiamo concentrarci sulla costruzione di un’Europa che comprenda che i rapporti tra gli alleati e le alleanze del dopoguerra sono cambiati”.

“Inaccettabili minacce di interferenza”

Il presidente europeo denuncia alcuni passaggi della strategia di sicurezza Usa come una forma di intromissione: “Le minacce di interferenza nella vita politica europea sono inaccettabili”. E aggiunge: “Gli Stati Uniti non possono sostituirsi ai cittadini europei nella scelta di quali partiti sono buoni e quali cattivi”.

Pur riconoscendo Washington come alleato, Costa sottolinea: “Gli alleati non devono interferire nelle scelte politiche interne dei loro alleati”.

Libertà di espressione e informazione: “Sovrana è l’Europa, non i tecno-oligarchi”

Costa punta anche il dito contro il potere delle grandi piattaforme tecnologiche statunitensi: “Gli Stati Uniti non possono sostituire l’Europa nella loro visione della libertà di espressione”. E avverte: “La nostra storia ci ha insegnato che non c’è libertà di espressione senza libertà di informazione. E la libertà di informazione richiede il massimo rispetto del pluralismo. Non ci sarà mai libertà di informazione se gli Stati Uniti avranno il monopolio del software, e non ci sarà libertà di espressione se la libertà di informazione dei cittadini verrà sacrificata per difendere gli oligarchi tecnologici degli Stati Uniti”. Per questo, sottolinea, “la nostra Europa deve essere sovrana”.

Difesa comune: “Altrimenti l’alleanza non regge”

Sul piano militare, Costa lancia un ulteriore allarme: “Se non ci assumiamo più responsabilità sulla difesa non ci sarà più un’alleanza con gli Usa”. La tenuta del legame transatlantico, secondo lui, passa attraverso una maggiore capacità autonoma europea.

Mosca e la convergenza con Washington: “Preoccupa”

Costa si dice colpito dal fatto che Mosca appaia in sintonia con alcune valutazioni statunitensi sull’Europa: “Quando Mosca afferma di condividere ampiamente la visione degli Stati Uniti sull’Europa, ci viene da chiederci perché”. Secondo il presidente del Consiglio europeo, la strategia Usa non punta a una pace stabile in Ucraina ma solo alla “cessazione degli scontri e alla stabilizzazione delle relazioni con la Russia”.
Un obiettivo che ignora il fatto che “dopo il 2014 e il 2022 non possiamo avere un rapporto stabile con la Russia. La Russia è una minaccia per le nostre fondamenta e la nostra sicurezza”. Costa ribalta la narrazione sulla debolezza europea: “A volte dubitiamo della potenza dell’Europa. Ma ci sono così tante persone che cercano di indebolirla che mi chiedo: se l’Europa non è forte, perché così tante persone vogliono indebolirla?”.

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