Andrea Orcel, amministratore delegato di Unicredit

Borsa

Unicredit verso la ritirata dalla scalata a Banco Bpm

Secondo l’a.d. di Unicredit Andrea Orcel, che ha parlato stamattina in una conferenza a Berlino, «al momento la probabilità di proseguire con l’Ops è al 20% o meno». Resta invece fermo, per ora, il piano su Commerzbank, su cui si attendee

11 Giugno 2025

Unicredit potrebbe ritirasi dalla scalata al Banco Bpm. «Se non ci sarà chiarezza sul golden power da parte del governo ci tireremo indietro nell’offerta pubblica di scambio su Banco Bpm». Nel clima ovattato della Goldman Sachs European Financial Conference 2025 in corso oggi  a Berlino, di fronte a un parterre di analisti internazionale, l’amministratore delegato di Unicredit Andrea Orcel ventila ormai apertamente la ritirata dal fronte milanese, dove è impegnato nell’Ops su Banco Bpm. «Al momento la probabilità di proseguire con l’Ops è al 20% o meno». Il tema sono le prescrizioni in tema di golden power, ovvero di tutela dell’interesse strategico nazionale nell’operazione in corso. imposte dal Governo Meloni. Un dossier delicato, su cui la banca corre il rischio di una penale di 20 miliardi di euro. «Mi debbono spiegare esattamente che cosa vogliono sulla Russia – dice il banchiere, riferendosi a una delle richieste del Governo – perché non possiamo interrompere i pagamenti perché ci sono imprese in Germania, Italia e Francia che stanno ancora operando là e per loro ci dobbiamo essere. Se mi chiedono di cessare le attività in Russia rispondo che abbiamo effettivamente interrotto i prestiti dal 2022, ma se ho un mutuo di 20 anni non posso accelerare su questo».

Per quanto riguarda invece, Commerzbank, su cui ieri si è registrata l’contrarietà esplicita del cancelliere tedesco continua Orcel, «probabilmente entro la fine di questo mese avremo tutte le autorizzazioni per arrivare al 30%, perché abbiamo ancora molti derivati». Finora la banca è stata autorizzata a salire fino al 29,9 per cento. «Ne abbiamo solo 10% in forma fisica. Quando ci arriveremo durante lestate, dovremo decidere se consolidare il 30, sì o no. Vedremo. Se consolidiamo il 30, ovvero se prendiamo il 30% in contanti, significa che avremo una quota del 30%. È un dato di fatto che quella quota del 30% comporta diritti e influenza. È un dato di fatto che ho il dovere nei confronti dei miei azionisti di proteggere quell’investimento». In una lettera al presidente del consiglio di sorveglianza della banca tedesca sotto scalata, ha detto di condividere «l’opinione del ministro delle Finanze secondo cui un approccio non concordato e ostile come quello del gruppo UniCredit non è accettabile, e ciò è particolarmente vero se si tratta di una banca di rilevanza sistemica come Commerzbank». Parole a cui Orcel ha risposto oggi dicendo di essere stato «in costante contatto con l’allora dirigenza della Commerzbank, che era favorevole alla nostra mossa». La paralisi dell’istituto di credito tedesco Commerzbank «non fa bene alla Germania», ha poi sottolineato il banchiere. Che conclude: «Ancora non capisco questa storia dell’opacità, dell’ostilità o di qualsiasi altra cosa, perché se mi vendi qualcosa e poi ti giri e dici che è opaco e ostile, non capisco».

 

 

 

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