Finanza
Banca Ifis: utile di 472 milioni nei primi nove mesi. Confermate le sinergie con Illimity
La banca veneta consolida la crescita e conferma un acconto sul dividendo da 1,2 euro per azione. L’a.d. Geertman: «Management concentrato sul progetto di integrazione, sulla riduzione del costo del funding e sullo sviluppo commerciale»
Banca Ifis ha chiuso i primi nove mesi del 2025 con un utile netto consolidato di 472,3 milioni di euro, risultato che riflette gli effetti del primo consolidamento di Illimity Bank e una solida posizione patrimoniale, con un CET1 al 14,25%. Il cda presieduto da Ernesto Fürstenberg Fassio (nella foto) ha approvato la distribuzione di un acconto sul dividendo 2025 di 1,2 euro per azione, per un totale di 73 milioni di euro.
«I risultati dei primi nove mesi evidenziano la solidità del modello di business di Banca Ifis e ci consentono di confermare la guidance per l’utile netto 2025 in ottica stand-alone», ha dichiarato l’amministratore delegato Frederik Geertman. «La banca si è dimostrata in grado di compensare lo scenario dei tassi in riduzione e ha mantenuto un solido controllo del rischio, pur in un contesto macroeconomico complesso».
L’amministratore delegato ha ricordato che l’operazione su Illimity «è stata resa possibile grazie all’azionista di controllo di Banca Ifis, la famiglia Fürstenberg» e che nei prossimi mesi il gruppo “sarà in grado di determinare con maggiore precisione il contributo finanziario di Illimity, pur confermando sin da ora le sinergie stimate al lancio dell’OPAS, pari a 75 milioni di euro”.
L’integrazione di Illimity, perfezionata a settembre, segna un punto di svolta per la banca veneziana, che punta a diventare un gruppo più diversificato a supporto delle PMI e della clientela retail. Sono confermati 110 milioni di euro di costi di integrazione, mentre la banca stima sinergie complessive di 75 milioni di euro derivanti da efficienze operative e commerciali, oltre a una riduzione del costo della raccolta.
Geertman ha precisato che “il management è concentrato sul progetto di integrazione, sulla riduzione del costo del funding e sullo sviluppo commerciale della combined entity”, sottolineando il focus sulla creazione di valore di lungo periodo.
Tra le mosse strategiche recenti, il gruppo ha approvato la cessione del 50% di Hype a Banca Sella Holding per 85 milioni di euro, operazione che genererà un beneficio stimato di 55 punti base sul CET1.
Sul fronte della raccolta, Banca Ifis ha ulteriormente rafforzato il profilo di liquidità con l’emissione, lo scorso luglio, di un prestito obbligazionario senior da 400 milioni di euro a 3,625%, il minore spread di credito della sua storia. Il costo medio del funding, al netto di Illimity, si è ridotto al 3,2%, confermando la tendenza in calo.
Parallelamente, la banca ha continuato a migliorare il proprio posizionamento in ambito ESG, ottenendo il rating massimo AAA da MSCI e un punteggio CIS pari a 2 da Moody’s, che la collocano tra i leader europei del settore. Attraverso il suo Social Impact Lab Kaleidos, Banca Ifis ha inoltre quantificato un ritorno sociale di 5,2 euro per ogni euro investito, grazie a iniziative culturali e di ricerca scientifica.
“Vogliamo essere una banca solida e responsabile, capace di coniugare redditività, sostenibilità e valore per la collettività”, ha dichiarato il presidente Ernesto Fürstenberg Fassio, sottolineando la continuità del modello “profit with purpose” perseguito dal gruppo.
Con l’acquisizione di Illimity Bank, la futura integrazione di Euclidea SIM e la conferma della guidance di utile 2025 a 160 milioni di euro (escludendo impatti straordinari), Banca Ifis si posiziona come uno dei principali operatori italiani nel segmento specialty finance e nel credito alle imprese, combinando innovazione tecnologica e solidità patrimoniale.
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