Coronavirus, Fondazione Cariplo eroga 16 milioni per il non profit

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7 Ottobre 2020

Gli effetti economici della pandemia si stanno già facendo sentire anche nel Terzo Settore che viene colpito tutto, indistintamente dalle attività che svolge. Molti enti durante il lockdown hanno reagito all’emergenza riadattandosi, collaborando con enti pubblici e aziende. Insieme ai gruppi informali hanno risposto ai bisogni della comunità, aiutando le fasce più deboli della popolazione. Alcune realtà hanno dovuto però in seguito ridimensionare le loro attività, le entrate sono calate e potrebbero avere serie difficoltà a riprendersi. Già nel primo semestre 2020 si stima che la metà delle organizzazioni operanti sul nostro territorio sia stata costretta ad interrompere i propri servizi.

Si tratta di 340.000 organizzazioni non profit in Italia, tra associazioni, imprese, cooperative sociali, fondazioni, in cui lavorano poco meno di 1 milione di persone e che promuovono la partecipazione attiva di oltre 5 milioni di volontari, con una dimensione economica complessiva superiore a 70 miliardi di euro, corrispondente ad una quota superiore al 4% del PIL nazionale.

Le istituzioni non profit in Lombardia, regione piegata dal Covid-19, sono 55mila, il 16% del settore, ovvero il contingente più numeroso del paese. Con poco meno di 200.000 lavoratori, coinvolgono 1,1 milioni di volontari e producono un valore di 17,5 miliardi di euro pari all’incirca al 4,5% del PIL lombardo.

Per aiutare un settore che è di fondamentale importanza per il paese il consiglio di amministrazione di Fondazione Cariplo ha approvato una misura straordinaria, storica. La Fondazione ha deliberato in una volta sola la concessione di 400 contributi per un totale di 16 milioni di euro.

L’iniziativa si chiama LET’S GO! e ha l’obiettivo di aiutare il prima possibile gli enti non profit a non chiudere. Se chiudono gli enti non profit vengono a mancare i servizi che si rivolgono all’assistenza di anziani, bambini, disabili; così come servizi che tengono aperti i luoghi della cultura. Per l’eccezionalità della pandemia la Fondazione sostiene questi enti non per realizzare progetti ma per contribuire ai mancati introiti.

Grazie al bando LETS GO!, partito nel mese di aprile, con 16milioni di euro, Cariplo è riuscita ad aiutare quattrocento enti su tutto il territorio della Lombardia, Verbano Cusio Ossola e Novarese. Gli enti che sono stati selezionati avranno, in via straordinaria, a disposizione da subito l’80% del contributo, essenziale per garantir loro liquidità e quindi sopravvivenza di attività e servizi. Per la prima volta Fondazione Cariplo fornisce liquidità agli enti per sanare i bilanci, permettendo loro di continuare a fornire alle persone servizi importanti per la comunità.

Le ripercussioni sui bilanci delle organizzazioni sono molto rilevanti: i numeri di enti che avranno bilanci in perdita passeranno da circa un terzo (media triennio 2017-2019) a circa i tre quarti nel 2020, a causa di cali di ricavi e aumento dei costi. Trattasi di organizzazioni dove sono coinvolte, come personale retribuito, oltre 74.000 persone, e altrettante a titolo di volontari.

«Fondazione Cariplo, insieme alla Fondazione Peppino Vismara e alle Fondazioni di Comunità, ha promosso un’iniziativa di emergenza, con un valore fuori dall’ordinario, dando vita a un bando del valore di 16 milioni. Questo ha fatto emergere un fabbisogno molto più ampio e ha reso ancora più evidente il rischio che il tessuto di servizi e iniziative offerto dagli Enti di Terzo Settore sul territorio venga distrutto dalla crisi», ha commentato Giovanni Fosti, presidente Fondazione Cariplo. «Soprattutto in un momento così difficile, non possiamo permetterci di perdere questi Enti, le iniziative e i progetti di cui sono protagonisti, le competenze dei loro collaboratori e dei loro volontari. Perderli sarebbe un danno enorme per le nostre comunità e soprattutto per chi in questo momento è più fragile. Ci auguriamo che la richiesta di aiuto che è emersa attraverso il bando trovi l’attenzione che merita anche da parte di altri soggetti all’interno del nostro territorio».

LETS GO! è stata  infatti anche l’occasione per fotografare i bisogni del Terzo Settore in questo periodo storico. Oltre il 60% delle richieste sostenute dalla Fondazione sono relative ai servizi alla persona. Di queste il 40% riguarda attività per l’infanzia, tra le fasce più colpite dalla chiusura delle scuole e delle attività ludiche, insieme ai servizi legati alla gestione di strutture comunitarie residenziali o aggregative per persone anziane o con disabilità, e l’inserimento lavorativo di persone più fragili. Si tratta di servizi in cui lavorano oltre 10.000 persone e operano più di 4.500 volontari. Il 30% dei progetti sostenuti, invece, sono di organizzazioni impegnate in attività formative ed educative, e alla produzione di spettacoli artistici, oltre che alla gestione di sale cinematografiche, per spettacoli e polivalenti. Servizi spesso dedicati a persone che abitano in aree più decentrate e periferiche (25%) o a fasce più specifiche, come bambini o giovani. In questo campo lavorano oltre 2.300 persone e operano più di 2.500 volontari. Inoltre sono presenti enti e servizi che riguardano l’ambiente, soprattutto attività formative ed educative rivolte ai ragazzi e alla cittadinanza, ma anche iniziative di cura e di sensibilizzazione per proteggere gli habitat a rischio. Sono impegnati in queste attività 1.600 volontari, oltre che quasi 200 lavoratori.

Complessivamente, nelle 400 organizzazioni sostenute grazie al Bando LETS GO! lavorano quasi 25 mila persone, accanto a più di 18.600 volontari. Non solo, circa la metà di tali risorse (oltre 12.700 retribuiti e più di 8.600 volontari) è direttamente impegnata nei servizi richiesti. Queste attività infine risultano pesare per oltre il 42% sul bilancio economico degli enti.

Le partecipazioni al bando ammontavano a 1400, a dimostrazione della necessità del settore. Per gli esclusi sono già in programma altre misure di sostegno, come ad esempio la copertura per finanziamenti a tassi super agevolati. Infatti, la Fondazione lancerà presto un’importante misura che risponda alle loro necessità finanziarie a condizioni “dedicate”, in collaborazione con Intesa San Paolo, Fondazione ONC, Cooperfidi, Fondazione Social Venture Giordano dell’Amore, Fondazione Peppino Vismara.

Inoltre, è in corso un’altra iniziativa intitolata “E’ di nuovo sport”, realizzata insieme a Regione Lombardia, che mette in campo un budget complessivo di 3,7 milioni di euro, per sostenere le organizzazioni sportive dilettantistiche lombarde.

«Quando abbiamo aderito alla proposta della Fondazione Cariplo, nel mese di aprile, avevamo il sentore di essere di fronte ad uno scenario molto preoccupante che rischiava di comportare la chiusura di molti servizi ed iniziative socio assistenziali ed educative. Le evidenze oggettive raccolte attraverso il Bando LETS GO! purtroppo hanno confermato quella sensazione e ci hanno dato la dimensione della crisi sia dal punto di vista occupazionale che economico», ha affermato Paolo Morerio, presidente Fondazione Vismara. «Come Fondazione abbiamo testimoniato il nostro impegno affinchè il patrimonio di servizi e relazioni creato negli anni non venga disperso e continueremo a farlo, auspichiamo però che anche le istituzioni guardino con rinnovata attenzione e maggior vicinanza al Terzo Settore».

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TAG: coronavirus, enti non profit, Fondazione Cariplo, non profit, terzo settore
CAT: Fondazioni

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