Meningite in Toscana: la Regione esorta i cittadini a vaccinarsi

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9 Maggio 2016

Non si arresta in Toscana il contagio da meningite. Una studentessa di 19 anni, che non era vaccinata, è stata ricoverata in prognosi riservata all’ospedale Careggi di Firenze. La Regione ha ribadito l’appello ai cittadini «Vaccinatevi, è l’unico strumento valido contro la diffusione della malattia». La giovane donna, di Campi Bisenzio (FI), la notte del 30 aprile (dalle 23 alle 2,15 del primo maggio) ha frequentato la discoteca Otel di Firenze. L’unità Funzionale di Igiene Pubblica del Dipartimento di Prevenzione di Firenze ha prontamente attivato le procedure per la profilassi e sta sottoponendo a copertura antibiotica i familiari e le persone che nei giorni scorsi hanno avuto contatti stretti e ravvicinati con la paziente.

Nel 2015 è stato registrato in Toscana un aumento dei casi di meningococco C rispetto agli anni precedenti, anche nella fascia di età più adulta della popolazione. Una situazione che ha richiesto un continuo monitoraggio da parte di esperti toscani e dell’Istituto Superiore di Sanità e l’adozione di misure mirate alla prevenzione della diffusione dell’infezione. Proprio nel 2015 il ceppo C (il più pericoloso tra le tipologie A,B,C) ha contagiato ben 31 persone, causando il decesso di sei pazienti. La vaccinazione è la misura più efficace per ridurre il rischio di diffusione delle infezioni trasmesse dalle malattie batteriche invasive, poiché assicura una protezione diretta del vaccinato ma anche indiretta, nei confronti della popolazione generale in quanto riduce la circolazione del batterio anche negli eventuali portatori.

Il contagio del meningococco avviene per via respiratoria tra persone che sono state a stretto contatto, attraverso le gocce di saliva e, per via indiretta, anche attraverso il contatto con secrezioni orali. Nella maggior parte dei casi si determina uno stato di portatore completamente asintomatico e transitorio mentre solo una minima parte delle persone sviluppa la malattia. La meningite spesso si manifesta in modo improvviso e con sintomi in prevalenza associati tra loro: febbre elevata, mal di testa, nausea, debolezza e chiazze cutanee diffuse.

Dall’inizio del 2016 ad oggi i casi registrati di meningite da menigococco C sono stati diciassette, escluso questo della diciannovenne ricoverata. I decessi sono stati quattro.

Le province ad oggi più colpite dalla diffusione del batterio sono Firenze, Prato, e Pistoia: la Regione ha predisposto vaccini gratis o a ticket ridotto. Sabato 14 maggio ad Arezzo è previsto il “vaccinoDay”, una giornata appositamente dedicata alla vaccinazione contro la malattia da meningococco C, all’ospedale San Donato, e all’ospedale Santa Maria della Gruccia in Valdarno. Al “vaccinoDay” potranno accedere tutti gli utenti residenti all’interno della provincia di Arezzo, senza distinzione di zona, e gli studenti universitari residenti in Toscana.

TAG: #vaccinoDay, meningite, meningite Toscana, meningococco C, Toscana
CAT: Medicina

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