Tentativi contro il covid: poteva mancare l’omeopatia?

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6 Aprile 2021

Nell’attesa dell’arrivo dei  vaccini che possano mettere in sicurezza, nonostante gli avvenimenti recenti e le polemiche,  la gran parte degli italiani e che paiono al momento l’unico rimedio certo,  non poteva non introdursi nel delicato tema della lotta al Coronavirus anche l’omeopatia.  Naturalmente, sappiamo che ciò che non è stato valutato secondo i protocolli dalla medicina non è medicina e  il  rimedio qui illustrato è esclusivamente preventivo, come molte delle cure omeopatiche. 

La sostanza omeopatica per prevenire il Covid 19 di cui si parla  è stato l’Eupatorium perfoliatum 30CH da proporre a coloro che al momento risultano negativi e che possono sperimentare  unito all’uso della mascherina, all’igiene personale e ad un comportamento prudente consono all’emergenza mondiale che stiamo vivendo.

 Questa indicazione è arrivata al dottor Diego Tomassone medico chirurgo, nutrizionista clinico, nutrigenetista specialista in medicina omeopatica con master in malattie pediatriche complesse, psiconeuroendocrinoimmunologia, oltre che in consulenza filosofica e antropologia esistenziale. O Ricercatore affiliato “Foundation of Physics Research Center”, Membro ISDE-Italia (Associazione medici per l’ambiente).

In un articolo scritto per la rivista Scienza e conoscenza, Tomassone ha raccontato l’esperienza avuta in prima persona, quando  nel periodo dicembre 2019/gennaio 2020, ha curato diverse “influenze atipiche” e polmoniti che, con il senno di poi, si presumono essere stati casi Covid-19, curati tutti con il rimedio citato ad inizio articolo. Rimedio che ha individuato come “genio epidemico”, ossia come rimedio che copre meglio la sintomatologia del Covid-19, e che può quindi agire da rimedio “profilattico”.

Nell’articolo Tomassone scrive: “La cosa strabiliante è stata che Eupatorium perfoliatum si è dimostrato  efficace nel contrastare e guarire sintomi neurologici quali perdita di gusto e olfatto, anche se, dalle sperimentazioni del rimedio in nostro possesso (effettuate negli anni: 1846, 1863, 1879, 1890, 1900), questo rimedio non parrebbe efficace nel curare questi sintomi. La mia attenzione è stata posta sul “genio epidemico” omeopatico perché sono medico omeopata e mi occupo di clinica, però se andiamo ad analizzare la composizione della pianta Eupatorium perfoliatum scopriamo che contiene: lattoni sesquiterpenici, tra cui eupafolina, eu-perfolitina, eufoliatina, eufoliatorina, euperfolide, eucannabinolide e helenalin; polisaccaridi immunostimolanti, principalmente 4-0-metilglu-curoxilani; flavonoidi, come la QUERCITINA, il kaempferolo, l’iperside, l’ASTRAGALINA, la RUTINA, l’eupatorina; diterpeni, tra cui l’acido dendroidinico e l’ebenolide; steroli; olio volatile.

I lattoni sesquiterpenici sono noti per le attività antimicrobiche, antitumorali, immunostimolanti e citotossiche. L’eupatorina flavonoide può avere attività citotossica. Tutte molecole che hanno dimostrato di avere una efficacia proprio verso il Covid-19!”

Il  dottor Tomassone prosegue: “Per potenziare l’efficacia della profilassi omeopatica, siccome è un consiglio che ho voluto divulgare gratuitamente a tutti, indipendentemente se fossero miei pazienti oppure no, ho voluto anche inserire un’integrazione sia nutriterapica che gemmoterapica, in particolare puntando l’attenzione sulle evidenze scientifiche e sui nostri lavori di recente pubblicazione, quindi integrazione di vitamina D e di vitamina C, oligoelementi come lo Zinco, di gemmoterapici (quali Rosa Canina, Ribes nero, Ontano nero, Betulla verrucosa, Olivello spinoso), e di lattoferrina (soprattutto per i più piccoli), e consigliare un cibo curativo quale la zuppa di miso, per potenziare la risposta immunitaria agendo anche sul microbiota intestinale, troppo spesso in disequilibrio per colpa di una alimentazione priva di nutrienti essenziali e prodotti fermentati, ma troppo ricca di alimenti raffinati e cibo spazzatura.

Questo per fornire, per quanto possibile e per quanto si conosce oggi grazie alle evidenze scientifiche, una “protezione totale”, sia per “blindare” le persone a prescindere dall’età e dallo stato di salute, sia per dare una mano al Sistema sanitario, occupandomi di fornire valide e semplici strategie per evitare di intasare soprattutto gli ospedali. A quanto pare tutto ciò è stato utile, ed ha riscosso molto successo non solo tra la “gente comune”, ma anche tra le forze dell’ordine, l’esercito, i vigili del fuoco e persino nel team di moto Gp. Tutti hanno voluto seguire questi consigli naturali, per proteggersi.” Conclude il dottor Tomassone.

 

 

TAG: Covid, omeopatia
CAT: Medicina

2 Commenti

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  1. gfrigeni 3 anni fa

    Salve, l’articolo che si legge oggi Giovedì 8/4/2021 è diverso da quello che avevate pubblicato Martedì 6/4/2021, mi chiedevo se è così compromettente parlare di omeopatia, nonostante decine di migliaia di persone la utilizzino.

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  2. travis-bickle 3 anni fa

    Mamma mia quante assurdità…Innanzitutto: “rimedio qui illustrato è esclusivamente preventivo, come molte delle cure omeopatiche.” L’omeopatia non è nè rimedio nè cura; lo ammette lo stesso intervistato, dato che si precisa che serve solo se “unito all’uso della mascherina, all’igiene personale e ad un comportamento prudente”. Quindi una corretta prevenzione si basa su mascherina, igiene e prudenza. L’omeopatia è un accessorio inutile. Di più; si sfiora il ridicolo nella frase ““La cosa strabiliante è stata che Eupatorium perfoliatum si è dimostrato efficace nel contrastare e guarire sintomi neurologici quali perdita di gusto e olfatto, anche se, dalle sperimentazioni del rimedio in nostro possesso (effettuate negli anni: 1846, 1863, 1879, 1890, 1900), questo rimedio non parrebbe efficace nel curare questi sintomi.”. Si è quindi dimostrato efficace dove? Se le sperimentazioni in suo possesso (che tra l’altro sono più vecchie di un secolo) non dimostrano nulla, da dove prende questa certezza?
    Proseguiamo. la frase “I lattoni sesquiterpenici sono noti per le attività antimicrobiche, antitumorali, immunostimolanti e citotossiche. L’eupatorina flavonoide può avere attività citotossica. Tutte molecole che hanno dimostrato di avere una efficacia proprio verso il Covid-19!” è un coacervo di paroloni che servono solo a far sembrare la cosa importante. I virus non sono nè microbi nè tumori, e “citotossico” significa tossico per il sangue. Cosa c’entra con il COVID-19? Per non parlare poi del fatto che che in una diluizione CH30, per la costante di Avogadro, di tutte queste molecole non può esservi traccia.
    Il finale poi, è un trionfo di sedicente scienza alternativa e paternalismo.
    Purtroppo finché ci sarà gente che cade nella truffa dell’omeopatia, e medici che la propagano, il rischio di non curarsi per preferire cosiddetti “rimedi alternativi” (che non rimediano nulla) sarà sempre alto, a detrimento della salute delle persone.

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