Dote Unica lavoro in Lombardia: sindacati e Regione vigilano

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13 Ottobre 2017

Tutto nasce da un Audit avvenuto nei mesi scorsi. La regione a guida Maroni vara la Dote Unica lavoro. Una guida articolata per sostenere chi ha perso l’occupazione. Avvalendosi di fondi europei.  La UE effettua controlli. Nelle scorse settimane arriva una “raccomandazione”.

Secondo la UE ci sarebbero distorsioni nell’esercizio della dote unica lavoro in Lombardia?

Ovvero: sussistono le condizioni per cui le agenzie private, cui la regione si rivolge, diano lavoro prima di tutto a quelle imprese che lo chiedono favorendo chi ha curricula migliori – quindi più  facilmente collocabile – rispetto a quanti non hanno il lavoro da anni? Esiste la possibilità che si iscriva nelle liste della Dote Unica Lavoro, chi in effetti non ha perso il lavoro? Perché  in questi casi infatti le agenzie incassano dei soldi dell’UE per il sostegno a chi ha perso l’occupazione. Esistw un revolving doors? Qualcuno fa il furbo? Sono allora andato dai sindacati ed ho sentito Antonio Verona della CGIL e Serena Bontempelli Segretaria Confederale della Uil. 

Il primo – che ho potuto intervistare solo telefonicamente – mi ha chiaramente detto che non risultano casi distorsivi e che soprattutto questi poteri ispettivi della UE, queste verifiche sono assolumente fisiologiche e non appartengono a misure in qualche modo “emergenziali” rispetto alla dote lavoro

Il fatto in realtà nasce dopo un audit di pochi giorni fa.

Due lavoratori interinali si sono dimessi dopo aver ottenuto la dote lavoro e sono stati assunti in un’altra società  con un contratto a tempo indeterminato. Il fatto di per sé è un’ottima notizia ma la stessa Regione ha voluto vederci chiaro per due motivi: il primo è l’ipotetico rischio che si generi il fenomeno del “revolving doors”, cioè  che due agenzie appartenenti allo stesso gruppo si passino lo stesso soggetto (il disoccupato) ottenendo così  un doppio premio dalla UE. Per questo già dal mese di Settembre è  stata fatta approvare una regola per cui uno stesso gruppo non possa avere in carico la stessa persona per più  di un mandato (che dura sei mesi)

Per questo arriva la Raccomandazione 02.01(che fa seguito Rapporto di Audit relativo all’ultimo POR FSE Lombardia 2007-2013) da attuarsi a valere sul POR FSE 2014-2020,  che già a fine luglio,determinava l’approvazione di un decreto (il n.9239) nel quale si richiamano gli “eventuali fenomeni di gaming, ossia comportamenti distorsivi che potrebbero verificarsi a seguito di accordi tra gli operatori accreditati e le relative aziende clienti, che possono determinare il mancato rispetto dei principi della normativa comunitaria (Regolamento UE n.1303/1304).

Cioè: è  la stessa Regione che interviene in modo preventivo proprio per evitare potenziali distorsioni. “Controllino pure, noi siamo i primi a farlo e siamo tranquilli”.

Ogni settimana poi viene fatta una rendicontazione sul sito della Regione

Secondo Serena Bontempelli della Uil comunque non si sono registrati casi anomali: si sono semmai registrati casi in cui la Dote Lavoro non è  stata assegnata “probabilmente per mancanza di fondi”

Serena Bontempelli segretaria Confederale Uil

Infine nel merito ho sentito anche L’assessore Aprea che ha confermato l’Audit dei giorni scorsi “In cui fatte le verifiche si è  accertata l’assoluta funzionalità della dote lavoro tanto che la stessa UE solo tre giorni fa ci ha premiati proprio per il lavoro che la Regina Lombardia fa per il sostegno all’occupazione”

 

 

 

 

TAG: Serena Bontempelli, uil, Valentina Aprea
CAT: Milano

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