Il marito poliziotto, l’avvocatessa 007 e il ladro più sfortunato di Milano

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15 Febbraio 2016

Questa è la storia di una coppia di investigatori piuttosto originali e di un ladro che più sfigato non ce n’è.

Partiamo dal secondo: è un tunisino di 20 anni con numerosi precedenti per furto e rapina, l’ultima delle quali compiuta ai danni di una signora anziana usando un coltello. Gli altri due invece sono un’avvocatessa penalista nota per la sua tenacia e per alcuni guizzi di vero genio, Debora Piazza, e il di lei marito, un poliziotto dall’aria riflessiva e intelligente, Marco.

Sabato sera il tunisino prova a introdursi in casa dei due. Ha un attrezzo in mano, stacca la maniglia della porta. Sfortuna vuole che nell’abitazione ci siano i proprietari. Sfortuna vuole che uno dei due nella vita faccia il poliziotto. Al ladro non resta che scappare a gambe levate. Tanto in fretta da dimenticarsi il cappellino sul posto. Sfortuna vuole, per il giovane, che la coppia si sia dotata di un impianto di videosorveglianza. La sfiga ipermetrope vuole, ancora, che la padrona di casa sia una penalista con molti clienti nel giro della mala di piccolo o grande cabotaggio. Et voilà, mentre la scientifica arriva sul posto, parte un’altra indagine, parallela, non esattamente ortodossa ma forse più rapida ed efficace di quella ufficiale. Un’inchiesta ‘vecchio stampo’, da piedipiatti, con servizi di osservazione sul campo e raccolta di informazioni da fonti confidenziali. Debora fornisce ai suoi clienti le foto estrapolate dalla telecamera: “Trovatelo!”. E quelli lo trovano. Le danno le dritte giuste. Dopo una serie di appostamenti, la 007 in gonnella lo individua al Giambellino, in un bar di cinesi, dopo l’ultima soffiata di un cliente. E chi meglio di un marito poliziotto può arrestare un ladro? Il marito arriva e arresta. Già che c’è, l’avvocatessa mostra al furfante le foto che lo ritraggono, e pure quella del cappellino lasciato in loco commissi delicti.

Davanti a tanta tenacia che vuoi fare? Ammetti. E il tunisino ammette: “Ok, ero io in casa vostra”. Stamattina è stato processato per direttissima. Si è scoperto che era anche evaso dai domiciliari. Arresto convalidato. Pare che Marco voglia cambiare lavoro e stia studiando per entrare nel mondo legale. Chissà se invece Debora vuole diventare uno sbirro.

TAG: Debora Piazza, furto, milano
CAT: Milano

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