3 Maggio 2015
Conoscete siti che offrono informazioni di interessi pubblico che si ‘spengono’ nel week end? Noi sì, quello del Tribunale di Milano.
Per diverse settimane abbiamo monitorato al sabato e alla domenica la ‘voce’ sul web del Tribunale e ci siamo accorti che intorno alle 21 della sera di sabato e domenica, e sino alla mattina successiva, è impossibile navigare. Funzionano invece benissimo i siti della Procura e della Corte d’Appello di Milano che, a differenza di quello del Tribunale, sono stati creati gratis, con risorse interne all’ufficio. Oltre che i siti dei Tribunali di Roma e Napoli, tanto per citarne due del rango di quello milanese.
Il sito del Tribunale è un ‘figlio d’ Expo’. E’ costato 265.295mila euro che fanno parte di quella marea d’oro elargita in nome dell’Esposizione Universale alla giustizia milanese. Soldi assegnati, senza gara, alla Camera di Commercio Nella determinazione dirigenziale datata 23 maggio 2013 col timbro di Palazzo Marino si precisava che la scelta era caduta su questo ente, oltre che per rapporti di collaborazione precedenti col Tribunale, anche perché “in grado di garantire la massima segretezza e riservatezza, soprattutto in ordine alle notizie di cui verrà a conoscenza necessarie al fine di realizzare quanto richiesto”.
In un documento su carta intestata della Camera di Commercio, di cui Giustiziami è venuto in possesso, c’è una spiegazione al black out del fine settimana: “è stato previsto lo spegnimento del sito del Tribunale dalle 21 alle 8 circa dei week end e dei giorni festivi, orari in cui più facilmente possono verificarsi attacchi”. Non si poteva proprio spendere meglio quei soldi? In fondo, al sabato e alla domenica persino il sito della Cia funziona.
Manuela D’Alessandro
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