Enti locali
Regionali, Puglia e Campania al centrosinistra, in Veneto al centrodestra e Zaia a valanga
I primi exit poll delle elezioni regionali in Campania, Puglia e Veneto confermano le attese: le prime due regioni al centrosinistra, il Veneto al centrodestra.
CAMPANIA. Roberto Fico (centrosinistra) tra il 56,5 e il 60,5%, Edmondo Cirielli (centrodestra) tra il 35 e il 39%: questo il primo exit poll Opinio per la Rai sulle elezioni regionali in Campania.
PUGLIA. Secondo gli instant poll di Swg per le regionali in Puglia il candidato del centrosinistra Antonio Decaro si attesta su una forbice tra il 65-69%, quello centrodestra Luigi Lobuono tra il 29 e il 33%.
VENETO. I primi exit poll di Opinio per la Rai in Veneto pronosticano una netta affermazione del candidato del centrodestra, Alberto Stefani, accreditato di una forbice tra il 59 e il 63%. Indietro, invece, il rivale di centrosinistra, Giovanni Manildo: si prevede un consenso tra il 30 e il 34 per cento.
Affluenza
In Puglia l’affluenza crolla al 41,83%, quasi 15 punti in meno rispetto alla scorsa tornata elettorale, quando la percentuale di votanti fu di oltre il 56 per cento. In Campania, l’affluenza si è assestata al 44,06%. In Veneto hanno votato invece il 44,64 per cento.
Le reazioni
Giorgia Meloni, Presidente del Consiglio: «Alberto Stefani saà il nuovo presidente della regione Veneto, una vittoria frutto del lavoro, della credibilità e della serietà della nostra coalizione. A lui vanno i miei complimenti e i migliori auguri per le sfide che lo attendono. Congratulazioni anche ad Antonio Decaro in Puglia e a Roberto Fico in Campania per la loro elezione. Che possano svolgere al meglio il loro mandato, nell’interesse dei cittadini che andranno a rappresentare. Un ringraziamento a Edmondo Cirielli, a Luigi Lobuono, a tutti i candidati e a tutti gli uomini e le donne del centrodestra che si sono impegnati in questa tornata elettorale».
Matteo Renzi, Italia viva: «Sono mesi che ci ripetono un ritornello stanco: Giorgia Meloni non ha rivali, è invincibile, non ha alternative. I risultati di Campania e Puglia, dopo la Toscana, dicono invece che l’alternativa c’è, da Casa Riformista fino alla sinistra. E questa alternativa, quando è unita, vince. Da domattina Giorgia Meloni proverà a cambiare la legge elettorale. Perché con questa legge elettorale lei a Palazzo Chigi non ci rimette più piede».
Tommaso Foti, ministro agli Affari europei: «Sono confermate nelle regioni la formazione politica uscente e quindi il governo che è uscente e anche entrante».
Andrea Ostellari, sottosegretario leghista alla Giustizia: «L’affluenza intorno al 44% alle elezioni regionali in Veneto è un dato che abbiamo registrato in altre competizioni, e su cui la politica deve ragionare e lo faremo anche noi. Questo dato sfavorisce un po’ tutti, è la politica che deve saperlo interpretare».
Andrea Crisanti, senatore PD: «L’obiettivo era portare a casa un risultato superiore al 34%, ma sopra il 30% siamo contenti”, considerando che è stata una campagna elettorale fatta in tre mesi, con l’estate di mezzo. Avremo una rappresentanza in Consiglio regionale che ci permetterà di fare opposizione e incalzare la maggioranza su tutta una serie di questioni».
Luigi Marattin, Partito liberaldemocratico: «Alle tre elezioni regionali i cui primi risultati si stanno discutendo in queste ore (traendo implicazioni che vanno dal Quirinale alle prossime politiche, passando per il referendum sulla giustizia e le battaglie per le leadership dei prossimi decenni), hanno votato poco più del 40% degli aventi diritto. In Campania l’affluenza è crollata di 11 punti. In Puglia di 15 punti. In Veneto di 17 punti. Ma a nessuno sembra importare più di tanto. La politica italiana, di questo passo finirà con i soli militanti dei partiti a votare, e a raccontarsi quanto sono bravi e quanto sono belli».
Debora Serracchiani, Partito democratico: «Belle e nette vittorie del centrosinistra in Puglia e Campania, congratulazioni e buon lavoro ai neo presidenti Antonio Decaro e Roberto Fico. Grazie anche a Giovanni Manildo, con cui abbiamo ottenuto un ottimo risultato rispetto alle ultime tornate elettorali in Veneto. Il Partito Democratico, alla fine di questa tornata di amministrative, risulterà probabilmente primo partito e la coalizione è competitiva a livello nazionale, se sta insieme come in queste Regionaliı».
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