Roberto Occhiuto e Giorgia Meloni, all'evento conclusivo della campagna elettorale per le elezioni della Regione Calabria del 5 e 6 ottobre 2025

Partiti e politici

In Calabria la destra vince tanto a poco: il risultato era scontato, ma la forbice si allarga

6 Ottobre 2025

Non serve nemmeno attendere i risultati definitivi per dire con certezza che Roberto Occhiuto, candidato del centrodestra, alle elezioni del 5 e 6 ottobre 2025 è stato confermato presidente della Regione Calabria. I primi exit poll e gli instant poll mostrano con chiarezza un vantaggio tale da rendere arida qualunque speranza di rimonta da parte degli avversari: il margine stimato tra Occhiuto e lo sfidante più accreditato, Pasquale Tridico, è talmente ampio da far pendere inequivocabilmente l’ago della bilancia.

Secondo le rilevazioni di Opinio Italia per Rai, il governatore uscente è accreditato di un consenso tra il 59 % e il 63 %, mentre Tridico, sostenuto dal cosiddetto “campo largo”, si ferma tra il 35,5 % e il 39,5 %. Dati sostanzialmente confermati da YouTrend per Sky Tg24, che colloca Occhiuto nella fascia 57-61 % e lo sfidante al 38-42 %. L’affluenza, invece, si attesta al 43,14 %, in leggero calo rispetto al 44,36 % del 2021.

Il quadro che emerge da questa tornata elettorale è in linea con un trend ormai consolidato in Calabria: da oltre un decennio il centrodestra domina la scena regionale grazie a un radicamento diffuso, una rete amministrativa capillare e la capacità di attrarre i voti moderati e indipendenti. Tuttavia, ciò che colpisce in questa occasione è l’ampliamento della forbice tra la coalizione di governo e gli avversari, un segnale di ulteriore polarizzazione dell’elettorato.

A spiegare questa dinamica concorrono diversi fattori. In primo luogo, l’indebolimento strutturale del Movimento 5 Stelle: alle elezioni regionali il partito di Conte, già in calo alle europee, perde ulteriore terreno, non riuscendo a incidere né in termini di voti né di rappresentanza territoriale. L’alleanza con il Partito Democratico, il Campo Largo, non è bastata a invertire la tendenza. In molte aree interne e nei centri medi, dove il M5S nel 2018 e nel 2020 aveva sfondato con un voto di protesta, il bacino elettorale si è in gran parte riallineato verso l’astensione o verso candidati civici di area centrista, lasciando campo libero a Occhiuto.

Al contrario, il centrodestra ha saputo capitalizzare il proprio vantaggio competitivo nelle aree urbane e nei collegi provinciali chiave, da Cosenza a Reggio Calabria, rafforzando ulteriormente il proprio blocco sociale. A livello di liste, Forza Italia resta il perno della coalizione, ma si registra una crescita sensibile anche di Fratelli d’Italia, che consolida il suo radicamento nel Mezzogiorno e si avvicina ai livelli di consenso ottenuti in Campania e Puglia.

Questa rielezione di Occhiuto nonè soltanto una conferma amministrativa, ma anche un passaggio politico di rilievo nazionale, che conferma  la progressiva sempre maggiore presa della destra sulle aree meno urbanizzate del paese, e nelle quali vive la maggioranza della popolazione italiana.

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