Costume

le persone tatuate fanno schifo. Il delirio di De Luca

17 Ottobre 2023

Il tatuaggio, una pratica dalle origini antichissime risalente addirittura a  5.000 anni fa. Non sono un appassionato di tatuaggi, non lo sono mai stato e non è mia intenzione ripercorrere la storia di questa arte che ha vissuto momenti di condanna, quando veniva utilizzata come strumento per marchiare criminali e condannati, oppure momenti in cui diventava un segno distintivo d’onore. In ogni caso ha spesso identificato una comunità, un gruppo, una categoria.

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Nella mia adolescenza, per me nativo negli anni ’60, il tatuaggio rappresentava una forma di ribellione con il quale esprimere la libertà sul proprio corpo o un’appartenenza ad una tribù metropolitana, adottato principalmente da alcuni movimenti tipo i “punk” e i “bikers” come risposta ad alcuni precetti morali predicati dalla società. Fino a qualche anno fa il pregiudizio era frequente, in tanti dichiaravano di non apprezzare l’aspetto delle persone tatuate in modo evidente.

Oggi sicuramente le cose sono cambiate, il tatuaggio vive un momento di grande rinascita, il suo significato lo decide chi se lo fa, per ricordare un avvenimento importante, per motivi estetici, per amore ecc… Sono sempre meno le persone che giudicano male un soggetto tatuato, anche se è bene sottolineare che il pregiudizio non è del tutto morto e sepolto. I tatuaggi non sono più pregiudiziali per il mondo del lavoro, anche se in alcuni ambienti lavorativi si preferisce che il tatuaggio non sia visibile, un limite però superabile se ci si veste in modo da coprirlo.

In tema di ottusità, sentite un po’ cosa dichiara il governatore della Campania, Vincenzo De Luca, durante un recente intervento al Liceo Torquato Tasso di Salerno. “Allora ragazzi Partiamo dall’armocromia e dall’estetica, guardando le ragazze in prima fila permettetemi un apprezzamento: non ne  ho vista nessuna tatuata. Vi dico una cosa in contro tendenza, a me i tatuaggi fanno schifo, quando vedo una ragazza tatuata ho una sensazione di sporco, di sgradevole. Vi prego, mantenetevi sobrie e sobri. Ci sono alcuni influencer che hanno tatuaggi che arrivano fino al padiglione delle orecchie: fanno schifo due volte, non una volta sola. Chi si tatua è un imbecille punto”.

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Il governatore ci ha abituato con la sua ironia a numerose uscite teatrali, che, non lo nego, mi hanno spesso divertito e a volte trovato d’accordo, ma in questo caso siamo di fronte al puro delirio.

(Se la stessa frase l’avesse pronunciata un politico di centro destra che casino si sarebbe sollevato? Ma questa è un’altra storia).

Cosa potrà pensare il giovane artista napoletano, Davide Ferrari, che porta tatuato sul braccio l’immagine del presidente campano, definito da lui stesso la persona che stima di più al mondo, un esempio da seguire, addirittura uno stile di vita, motivando la scelta sul suo profilo Instagram, per arrivare a dichiarare, dopo plausi e critiche, che si trattava di una decorazione non permanente (dove sarà la verità?).

Ma soprattutto cosa penseranno le tante persone  solite ad esibire le loro parti del corpo decorate?

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Non ho tatuaggi e penso che non li avrò nemmeno in futuro, ma negli ultimi anni  ho visto veri e propri capolavori disegnati sulla pelle dei più giovani, alcuni realizzati da artisti famosi, con una qualità decisamente superiore rispetto ai tatuaggi sfoggiati negli anni ’70/’80 realizzati più per senso di appartenenza a qualcosa, che per motivi estetici. Mio figlio di 10 anni gioca in una squadra di calcio di quartiere, accompagnandolo agli allenamenti e alla partita mi sono accorto di essere l’unico dei genitori, di gran lunga più giovani di me, a non avere un tatuaggio. Qui il fattore anagrafico fa la differenza e oltre ad essere meno giovane dei miei colleghi papà, devo subire anche l’onta di non essere tatuato. Rimarrò fermo nella mia convinzione, ma se nella prossima estate dovessi soffrire di qualche complesso di inferiorità chiederò aiuto a mio figlio, goloso di Polaretti, i famosi ghiaccioli ricchi di frutta, ma anche di finti tatuaggi temporanei che si trovano all’interno della confezione. Sono rimovibili velocemente con acqua e sapone per la mia felicità e quella del governatore De Luca.

Foto presa dal profilo IG di Davide Ferrari
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