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Partiti e politici

Vi manca l’Italia di Aldo Moro in doppiopetto in spiaggia? Sicuri Sicuri?

di Jacopo Tondelli
3 Agosto 2019

Sono tre giorni che le nostre timeline dei social network sono popolate di una fotografia. Aldo Moro, vestito di tutto punto, abito completo che mette caldo solo a guardarlo, passeggia compito con la figlia, bambina, in spiaggia. La foto è stata scattata da Vezio Sabatini nel 1961, sulla spiaggia di Terracina. La contrapposizione qualcuno la esplicita, qualcuno no: ma è evidente che il riferimento è lo stile di governo di Matteo Salvini, che dalla spiaggia di Milano Marittima rilascia interviste, attacca pesantemente giornalisti, alleati di governo, burocrati europei, eccetera. Lo fa in costume da bagno, tra un cocktail e l’altro, e tra una foto e l’altra, tra balli scatenati e code per i selfie.

Non c’è neanche bisogno di sottolineare che il contegno che si addice a un leader politico, che ha ruolo importanti e delicati, è altro. E nemmeno siamo qui a rimproverare la nostalgia per quell’altro stile, e quell’altro (e più alto) contegno. E però, proprio il circolare di quella vecchia foto ricorda, in maniera plastica, di che Italia parliamo. Era il 1961, appunto. Il 1968 era lontano ben più degli otto anni che sembrano, e subito dopo sarebbe arrivata la strage di Piazza Fontana. Poi, gli anni di Piombo, che sarebbero costati la vita proprio allo statista pugliese, erano nel pieno del loro svolgimento. Il divorzio era vietato, la legge sarebbe arrivata solo nel 70 e di lì a poco si sarebbe tentato – invano – di abrogarlo con un referendum. In prima linea per l’abrogazione c’erano importanti compagni di partito di Moro, come Amintore Fanfani. La legge sull’aborto era di là da venire. Solo sei anni dopo quella foto, e per intervento della Corte Costituzionale e non del parlamento, sarebbero state parificate le posizioni dell’uomo e della donna nel caso di infedeltà coniugale, di fatto depenalizzando un comportamento che prima, solo se tenuto dalla donna, era reato.  Potremmo continuare ma ci fermiamo qui.

Insomma, era quell’Italia. Per dire che quella di Salvini non piace sarebbe bene, sempre, guardare avanti. Anche ricordando le cose migliori del passato, ci mancherebbe. Ma senza dimenticare che un certo stile che oggi rimpiangiamo non è scindibile dai tempi in cui era doveroso, senza nemmeno lo spazio di un’eccezione. E, benché popolati di grandi uomini, quei tempi son stati tempi bui. Perfino più di questi.

Aldo Moro matteo salvini
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