Assegno unico: 500 mila richieste presentate autonomamente all’Inps

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18 Gennaio 2022

Oltre il 90% delle istanze sono state inoltrate online dai cittadini, ma rimangono diverse questioni irrisolte 

 

 

Il nuovo strumento a sostegno del reddito, introdotto di recente dal Governo Draghi, ha preso il via con un record di richieste presentate all’ Istituto Nazionale di Previdenza Sociale. Una misura, quella dell’Assegno Unico, che varia da 50 a 175 euro mensili per ciascun figlio a carico. I Caf, intanto, lavorano alacremente per l’elaborazione delle pratiche Isee , che hanno superato già la soglia del milione. Con un aumento del 123% rispetto all’anno appena trascorso.
Le quasi 500 mila domande compilate per richiedere l’assegno unico, coprono un lasso di tempo di poco più di due settimane, a partire dal 1 gennaio 2022, ossia da quando l’Inps ha permesso l’inoltro dei dati richiesti. Sono già circa 785 mila i figli a carico dichiarati. La stessa Inps ha, infatti, attivato una apposita piattaforma online per il caricamento delle istanze. Si stima infatti che entro il mese di febbraio, le famiglie che ne faranno richiesta saranno più o meno 7 milioni e mezzo. Sussidio che dovrebbe essergli corrisposto nel mese di marzo.

 

Quali le possibili insidie di una partenza tanto congestionata 

Il boom di domande di questi giorni pone il rischio che, nella fretta di inoltrare le istanze in maniera autonoma, molti cittadini, dimentichino di allegare la rispettiva dichiarazione Isee, caso in cui avrebbero diritto comunque alla percezione dell’Assegno del valore di 50 euro per figlio, ma con una dichiarazione Isee inferiore ai 40 mila euro, l’importo spettante potrebbe essere maggiore. Poiché l’inoltro delle domande è iniziato prima che l‘Inps pubblicasse la circolare contenente istruzioni dettagliate, rimangono molte questioni irrisolte.

Coniugi separati con figli

Diversi punti oscuri circa l’ottenimento del beneficio previdenziale e la sua spartizione, coinvolgono inevitabilmente i coniugi separati con prole,  non essendo stato possibile ancora poterlo contemplare nelle sentenze o negli accordi legali, a causa della recente introduzione. Uno dei due coniugi deve inoltrare apposita istanza per la corresponsione dell’Assegno Unico Universale, per ogni anno di gestione, specificando i figli per i quali si provvede a richiedere tale sussidio, ed indicando anche il codice fiscale dell’altro genitore. Le disposizioni di legge prevedono che il beneficio sia elargito ad entrambi i genitori, indipendentemente dal mantenimento già disposto dal giudice o da chi si trovi a convivere con il figlio minorenne. Il versamento dell’assegno può essere accreditato per intero solo a chi ha presentato formale richiesta. Non è esclusa la possibilità di procedere ad un differimento dell’erogazione, suddividendo l’importo spettante in misura eguale tra i genitori esercenti il diritto. In sintesi: se l’istante sceglie di ricevere la corresponsione del beneficio per intero, deve indicare che le successive modalità di ripartizione dell’importo sono state già concluse attraverso un accordo con l’altro genitore, il quale non è tenuto a  sua volta, a confermare la scelta, pur non essendo necessario il suo placet e questi, infatti, potrà rettificare la scelta del richiedente originario, inoltrando una domanda a parte, accedendo con le proprie credenziali, specificando i suoi dati per l’ottenimento del pagamento pari alla metà dell’importo dovuto.

Per scongiurare possibili dissidi tra ex coniugi, è auspicabile contemplare questo di tipo di sostegno previdenziale nell’accordo legale di separazione, o comunque in forma scritta.

 

 

Quali le informazioni richieste

I dati dei figli, come il codice fiscale, o disabilità certificate; il codice fiscale dell’altro genitore, credenziali Iban, rispettive dichiarazioni di responsabilità e consenso al trattamento di tali dati. Va inoltre esplicitato se l’istante ha ottenuto l’affido esclusivo del minore, dichiarando se il nucleo familiare vede la presenza di uno o entrambi i genitori.

 

 

 Famiglie numerose

Viene riconosciuta una maggiorazione approssimativa per famiglie con quattro o più figli del valore di 100 euro mensili. Qualora dovessero subentrare eventuali variazioni del nucleo familiare, avvenute dopo l’ inoltro della richiesta, non è ancora noto se si renda necessario o meno aggiornare la domanda che serve all’elaborazione dell’Isee. La maggiorazione dell’assegno unico non scatta  per un genitore unico, titolare di reddito lavorativo

( autonomo, dipendente e redditi di impresa).

 

 Donne in gravidanza

l’Assegno unico decorre dal settimo mese di gravidanza, ma la richiesta va avanzata dopo la nascita, cioè dopo il conferimento al minore del codice fiscale. Con la prima mensilità di assegno, saranno pagati gli arretrati a partire dal settimo mese di gravidanza.

 

 

In caso di minore in affido

In caso di affidamento di un minore, a seconda dal tipo di affidamento che si desume dal provvedimento del giudice del tribunale minorile le ipotesi contemplate sono:

– il minore in affidamento temporaneo o collocato in comunità, rappresenta nucleo familiare a sé, però il genitore affidatario  lo può considerare parte del proprio nucleo familiare;

– il minore in affidamento preadottivo è parte del nucleo familiare degli affidatari.

 

 

Gli iscritti all’Aire (anagrafe degli italiani residenti all’estero) 

Al momento, il quadro normativo introduttivo dell’assegno unico, escluderebbe dai possibili beneficiari, i richiedenti non residenti in Italia e che non siano stati residenti, da almeno due anni, anche non continuativi.

 

 

 

Le modalità di accredito

L’accredito può avvenire o su un conto corrente bancario o postale, bonifico domiciliato presso sportello postale, libretto postale, Conto corrente estero area Sepa, Carta prepagata con Iban, intestati all’istante. Se il figlio è maggiorenne, ma ha meno di 21 anni , il conto indicato deve essere intestato o cointestato al figlio, se è lui a richiedere il beneficio. I conti possono essere intestati al tutore o al tutelato, in caso di tutela legale.

Per l’ottenimento dell’ assegno unico, il figlio maggiorenne oltre ad avere meno di 21 anni, deve possedere uno di questi requisiti:

– frequenza di un corso di formazione scolastica o professionale , o corso di laurea;

– svolgimento di un tirocinio, di un’attività lavorativa, possesso di un reddito  inferiore a 8.000 euro all’anno;

– registrazione come disoccupato e in cerca di lavoro presso i servizi pubblici per l’impiego;

– svolgimento del servizio civile universale.

 

Per eventuali accrediti dell’assegno a mezzo strumenti di riscossione, presso prestatori di servizi di pagamento non convenzionati, ma anche dislocati in uno degli altri Paesi dell’aerea Sepa, sarà necessario compilare, con la sottoscrizione dell’emittente e la validazione della stessa, del modello di identificazione finanziaria previsto dall’Ue -Financial identification Sepa. In caso di errore riguardante la presentazione della richiesta, è consentito scegliere l’opzione “Rinuncia“, indicando tra le motivazioni, l‘errore di compilazione, e quindi escludendo la rinuncia alla percezione del beneficio, in modo tale da procedere ad un nuovo inoltro della istanza. L’ assegno unico può essere anche erogato in contanti, agli sportelli postali, solo al beneficiario del sussidio.

La domanda per l’assegno unico può essere presentata online, attraverso l’apposita piattaforma dell’Inps; servendosi dello Spid, Cie o Cns;  ovvero, telefonando al contact center dell’Inps, oppure con l’aiuto dei Caf.

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CAT: Previdenza

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