
L'architettura e noi
Berlino, dove architettura e vita continuano a succedere: è così che nasce il futuro
Nuove torri a Berlino, tra cui la Stream Tower e la torre in legno WoHo. Ma continua intanto l’attività di fabbricazione edilizia medio-normale, che si distingue per non essere indistinta conurbazione. Berlino, città esemplare, deve scorre la vita nei suoi borghi, nei suoi spazi così ampi. Berlino, dopo la grande ricostruzione iniziata negli anni 90, dopo i grandi progetti alla scala urbana, si rinnova molto discretamente, ritrovando per punti, luoghi raccolti, tutti bianchi di cantiere, la sua nuova crescita.
Gianni Braghieri, già preside della Facoltà di Architettura di Cesena Bologna, che ha casa a Berlino, mi dice che i giovani architetti di Berlino non conoscono la sua storia e non sempre la nuova fabbricazione è convincente.È un giudizio più approfondito del mio che invece è soltanto una impressione.
Ma Berlino è così forte che li sorregge, quegli interventi. Ogni stazione della ferrovia sopraelevata è un mondo: e li si vedono di lontano. Certo, sono ancora acerbi, ma prodromi di una nuova fioritura, della quale possiamo essere certi: è la città che progetta se stessa, alla fine. E la dimensione progettuale di Berlino è nelle cose: e nella diversità delle cose.
E la storia?
Certo la storia si è arricchita della internalizzazione che ha caratterizzato la ricostruzione e oggi è grado zero, come grado zero è la forma.
Prendiamone soltanto un aspetto, un momento, della storia e della forma quello dell’urbanistica dei Razionalisti degli anni ’20 del secolo scorso, compendiata, almeno per quanto riguarda l’aspetto residenziale dalla pratica della Siedlung, cioè dell’insediamento sociale ancor prima che spaziale. E le Siedlung berlinesi sono stupende, specie quelle di Bruno Taut e, sopra tutte, la Hufeisensiedlung (Ferro di cavallo) di Berlin-Britz del 1925-31, che potete vedere nell’immagine di copertina. Essa è lì ben presente, città nella città: quindi la storia non è soltanto carsica; ed è arricchita da altre storie profonde, come la sua conca centrale.
Storie che, grado per grado, non potranno che informare e riformare le prossime architetture. E, se Berlino insegna, vi sarà ovunque un ritorno alla storia, cioè ci sarà un futuro.
Immagine di copertina, licenza Wikimedia Commons.
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