Léon Krier, architetto lussemburghese, è morto il 17 giugno 2025

L'architettura e noi

In ricordo del Léon Krier radicale: “Un architetto responsabile oggi non può costruire”

di Cristoforo Bono 5 Luglio 2025

E’ morto nei giorni scorsi Léon Krier. Ora noi, al di là dei progetti urbani della maturità, vorremmo ricordare l’esponente e il militante “radicale” della gioventù. Léon Krier è stato l’architetto più attivo nel gruppo che faceva capo alle “Archives d’architecture moderne” di Bruxelles, oltre che una rivista, una sorta di strumento di elaborazione e costruzione dei “controprogetti” proposti per la gestione delle “lotte urbane” con finalità didattiche e più ampiamente culturali.

“Un architetto responsabile non può costruire al giorno d’oggi”. 

Il rifiuto di operare per non cadere nei tranelli della frammentazione qualifica l’insieme dei progetti di questo gruppo, da Krier spiegati in prima persona: “Il mio proprio lavoro, in questi ultimi dieci anni, è stato di elaborare una strategia globale per la ricostruzione della città europea. Il mio lavoro si divide in una parte scritta e in una parte disegnata; quello che è scritto è sempre dimostrato nei disegni, e quello che disegno trova sempre la sua spiegazione e il suo fondamento nei miei scritti”. In sintesi il programma è nel suo aforisma: “Faccio dell’architettura perché non costruisco. Non costruisco perché sono architetto”.

Fra i molti progetti “giovanili” di Léon Krier quello per la ricostruzione della facciata della città di Brema (immagine di copertina) negli anni ’80 dello scorso secolo può sembrare, per significativa sintesi, il più capace di esprimere la sua globale proposta. Maurice Culot, sostenitore del gruppo, disse del progetto: “Questo lavoro propone semplicemente alla Autorità di ricostruire una città così bella come è stata in passato e quale è sempre presente nella memoria della popolazione. Si, signori architetti e ingegneri, è ormai tempo di ritornare al passato e di richiamarsi alle soluzioni che fanno appello all’intelligenza”.

L’insieme delle immagini proposte in questo progetto costituisce un programma civile che va al di là del tema stesso.  Perciò ogni parte del progetto per la città di Brema ha anche valore universale di modello: specificatamente architettonico e generalmente culturale. È da queste considerazioni che si consolida un fascino complessivo, che è arricchito anche da rivisitazioni della figurazione della “nostalgia” urbana, anzitutto di quella della pittura “metafisica” della città italiane.

Leon Krier, autore: RGGV, Wikimedia commons. Licenza creative commons
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