Internet
HiddenApp, l’app di messaggistica che tutela la privacy e non raccoglie dati
La nuova applicazione promette una rivoluzione radicale: la tutela totale della privacy senza raccogliere un solo dato personale
Nasce HiddenApp, una app di messaggistica che non chiede nulla e promette una rivoluzione radicale: la tutela totale della privacy senza raccogliere un solo dato personale.
Una app di derivazione militare che non archivia nessun dato
A presentarla, durante un evento di lancio che si è svolto a Roma il 14 luglio, il giornalista Federico Vespa e il direttore di Hidden, Emanuele MangiaPia. Al centro dell’incontro la questione più delicata dell’era digitale: la tutela dei dati personali. Mentre ogni app di comunicazione chiede infatti di sapere chi sei, dove sei e con chi parli, HiddenApp sceglie la strada opposta: non raccoglie nulla, non conserva nulla, non profila nessuno, non chiede email, numero di telefono o accesso alla rubrica, non conserva messaggi e dopo 15 minuti cancella tutto. Disponibile su tutti gli store, HiddenApp segna un punto di svolta nella comunicazione digitale, grazie a una tecnologia di derivazione militare progettata per garantire la massima riservatezza. Nessun cloud, nessuna memoria, nessun rischio.
Con HiddenApp screenshot e rischio di violazione dei dati
“Le nostre informazioni personali – ha sottolineato Federico Vespa raccontando una sua esperienza personale – sono sempre più esposte e la privacy è minacciata. Anche con app note e diffuse capita, troppo spesso, che ci sia una violazione dei dati. Hidden, invece, tutela le informazioni, tutto quello che è scritto scompare e non rimane neanche a Hidden. Queste funzionalità sono una novità assoluta che può essere utile anche per le forze dell’ordine”. Il direttore di Hidden, Emanuele MangiaPia, ha spiegato gli aspetti più tecnici dell’applicazione: “L’app blocca qualsiasi screenshot o registrazione schermo del device. In questo modo le conversazioni non possono essere lette. Non esiste profilazione, non si aggancia alla rubrica del telefono non comunica con il dispositivo. Rimane tutto nell’App. Non c’è un database. La push notification esiste ma senza anteprima, per impedire furto dei dati. Gli utenti sono e restano totalmente anonimi”.
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