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È morto Pippo Baudo, la storia della televisione italiana
È morto questa sera a Roma all’età di 89 anni Pippo Baudo, simbolo della televisione italiana, secondo quanto riferito all’ANSA da fonti vicine alla famiglia e confermato dal suo storico legale e amico Giorgio Assumma.
Biografia e carriera televisiva
Giuseppe Raimondo Vittorio Baudo, noto come Pippo Baudo, nacque il 7 giugno 1936 a Militello in Val di Catania, in Sicilia. Laureatosi in Giurisprudenza, scelse però di intraprendere la carriera nel mondo dello spettacolo, un destino che si rivelò vincente fin dagli inizi . Divenuto celebre fin dagli anni ’60, condusse quasi 200 programmi televisivi tra Rai e Mediaset. È soprattutto ricordato per aver condotto tredici edizioni del Festival di Sanremo, un record nella storia del festival.
Tra i programmi di varietà e intrattenimento che lo hanno reso un volto familiare, si ricordano:
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Domenica In
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Canzonissima
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Fantastico (alla metà degli anni ’80)
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La freccia d’oro (1971), programma domenicale a quiz con Loretta Goggi
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Gran Premio (1990), varietà e gara tra giovani artisti di diverse regioni
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Tiramisù (1997), varietà e gioco su Canale 5, sospeso dopo poche puntate per ascolti deludenti
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La canzone del secolo (1999), varietà musicale su Canale 5, con risultati sotto le aspettative
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Il viaggio (2012–2013, su Rai 3), in cui Baudo viaggiava in camper per l’Italia, incontrando personaggi dello spettacolo sul territorio
Oltre alla conduzione, Pippo Baudo, morto il 16 agosto del 2025, fu scopritore di talenti, gettando le basi per le carriere di showgirl e artisti del calibro di Lorella Cuccarini, Heather Parisi, Michelle Hunziker e altri, entrando nel tessuto della cultura popolare italiana
Vita privata e riconoscimenti
Pippo Baudo ebbe due figli: Alessandro (nato nel 1962, riconosciuto più tardi) e Tiziana (nata nel 1970, che è diventata sua assistente e manager) . Nel corso della sua vita ricevette importanti onorificenze: tra queste, Cavaliere di Gran Croce dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana, conferita dal Presidente Mattarella
Eredità culturale
Baudo ha incarnato per decenni lo spirito della Rai e del servizio pubblico, con uno stile ironico, nostalgico e allo stesso tempo innovativo. È stato protagonista di momenti memorabili della storia televisiva italiana, come la controversia legata a uno sketch di Fantastico che coinvolse il trio Solenghi‑Marchesini‑Lopez e portò quasi a una crisi diplomatica con l’Iran. Celebre anche il suo ruolo nel dare spazio alla satira politica, come nel caso di una battuta pronunciata da Beppe Grillo, che provocò una crisi con i vertici Rai .
La sua carriera copre decenni, formati dalla passione per la musica, la conoscenza del pubblico e un innato talento nell’individuare nuovi volti. Pippo Baudo è stato molto più di un conduttore tv: un’istituzione della cultura popolare italiana. Perfino la politica lo corteggiò, e lui disse sempre che no, non era il suo mestiere. Il suo mestiere era la Televisione, per quello voleva essere ricordato: e sicuramente ci è riuscito.
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