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Università: Padova al primo posto come miglior ateneo italiano. E al Centro-Sud ci sono più iscritti

La città veneta si aggiudica il miglior piazzamento nel rapporto annuale stilato dal Censis suddiviso tra università statali e non, per dimensioni ed indice di occupabilità

19 Luglio 2025

Secondo la classifica stilata dall’ultimo rapporto Censis , che esprime una valutazione qualitativa sugli atenei italiani (suddividendoli tra statali e non, in base alle dimensioni, alle strutture a disposizione degli studenti, ai servizi erogati, alle borse di studio assegnate, al livello di internazionalizzazione, digitalizzazione ed indici di occupabilità), al primo posto ci sarebbe l’Università degli Studi di Padova, con un punteggio complessivo di 90,3, seguita al secondo posto dall’Alma Mater Studiorum di Bologna con 88,7. Mentre, al terzo posto vi sarebbe Pisa ed il suo Ateneo con un punteggio di 84,7. La Sapienza di Roma, invece, occuperebbe il quarto posto, ex aequo con l’Università Statale di Milano, avendo totalizzato un punteggio di 84,2. Ancora, in quinta posizione, troveremmo l’Università di Firenze con 83,5, subito dopo, Torino con il suo ateneo che sale di un gradino rispetto all’ultimo rapporto Censis, con 83,0 e poi Palermo con 82,3. Tra i più grandi atenei torna anche quello di Bari con 75,7 che si attesta al penultimo posto, precedendo l’università Federico II di Napoli, in coda con 75,5.

 

La classifica dei grandi atenei con una numero di iscritti compresi tra 20 mila e 40 mila

Tra i grandi atenei statali, che vantano un numero di iscritti compreso tra 20.000 a 40.000, mantiene la prima posizione l’Università della Calabria con un punteggio totale di 94,3, che supera l’ Università di Pavia con 90,2. Ancora,  l’Università di Perugia (89,3), Parma (88,8) e Cagliari (87,5). In sesta e settima posizione, l’Università di Salerno (86,2) e l’Università di Milano Bicocca (85,3),subito dopo, l’Università di Genova e di Roma Tor Vergata, a pari posizione con un punteggio complessivo di 84,8.

La classifica degli atenei medi con un numero di iscritti compreso tra 10 mila e 20 mila

Tra gli atenei statali con un numero di iscritti compreso tra 10.000 a 20.000, apre al primo posto la classifica Censis 2025, l’Università di Trento, con il punteggio di 93,7, poi troviamo quella di Udine, che condivide il secondo posto con l’Università Politecnica delle Marche con il punteggio di 92,2. In terza posizione, abbiamo l’Università di Siena (89,7). Al quarto posto, l’Università di Sassari (88,8). Il quinto e il sesto posto sono occupati dall’Università di Trieste (88,7) e dall’Università Ca’ Foscari Venezia (88).

La classifica degli atenei piccoli con un numero di iscritti fino a 10mila

Tra i piccoli atenei italiani, con un numero di iscritti fino a 10 mila, continua a primeggiare l’Università di Camerino, con un punteggio complessivo pari a 96,0, precedendo l’Università di Cassino con il punteggio di 89,0; poi, l’Università della Tuscia in terza posizione con 88,3. Al quarto  posto, Macerata (86,7); al quinto posto, l’Università del Sannio (84,8); al quinto e al sesto posto l’Università Mediterranea di Reggio Calabria (84,3), e l’Università della Basilicata (82,5). A fine classifica, l’Università di Teramo (81,3), e l’Università del Molise (79,0) all’ultimo posto. Tra i politecnici, anche quest’anno ad occupare la prima posizione, ci sarebbe il Politecnico di Milano con un punteggio di 98,8 punti, seguito dal Politecnico di Torino (92,5), e dallo IUAV di Venezia (86,7). Chiude la classifica il Politecnico di Bari con il punteggio di 85,2.

La classifica delle Università italiane non statali

Al primo posto della classifica degli atenei italiani non statali, ecco la Luiss di Roma che si conferma la migliore tra quelli di grandi dimensioni (con oltre 10mila iscritti), la Lumsa tra quelli medi, la Libera di Bolzano tra quelli più piccoli.

Università italiane: i dati sugli iscritti al nord, al centro e al sud

Stando ai dati provvisori dell’Anagrafe Nazionale degli Studenti Universitari, nell’anno accademico 2024/2025, il numero degli immatricolati ha subito un incremento importante, con un aumento del 5,3% rispetto a marzo 2024.

Aumento che si concentra maggiormente negli atenei delle regioni centrali (+14%), e con un aumento di iscrizioni presso gli atenei meridionali del 6,1 %.

Situazione completamente differente al Nord, dove la percentuale dei nuovi iscritti si riduce, con solo un +2% rispetto a marzo 2024.

La classifica delle facoltà più richieste

Tra le facoltà più richieste e con il tasso più alto di occupabilità, vi sarebbero quelle ad indirizzo scientifico e sanitario, insieme a quelle dell’ambito giuridico-economico ed infine quelle ad indirizzo artistico-letterario e sociale.

L’area disciplinare giuridica, economica e sociale fa registrare il 35,4% delle immatricolazioni (corso di studi in Economia in primis). Al secondo posto troviamo per numero di immatricolazioni, l’area delle discipline Stem, 28,6%, di cui il 42,6% nei corsi di ingegneria industriale e dell’informazione. In terza posizione, l’area Sanitaria e Agro-Veterinaria con il 18,4% di immatricolati di cui il 66,7% in ambito medico-sanitario e farmaceutico. Solo in ultima posizione l’area Artistica, letteraria e sociale con il 17,6% degli immatricolati, di cui il 29,1% ha scelto corsi di laurea del gruppo educazione e formazione.

 

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