Solo i passeggeri che dimostreranno di aver fatto il vaccino anti Covid-19 potranno accedere a bordo degli aerei. Sembra questo l’orientamento di molte compagnie aeree e dell’associazione internazionale che le riunisce (IATA) per il 2021. La crisi economica causata dalla pandemia ha avuto nell’anno in corso un effetto devastante per il settore: la riduzione della domanda per il 2020 è stimata al 66 per cento, con perdite economiche complessive intorno ai 118 miliardi di dollari, sono sempre stime, e la conseguente emorragia di decine di migliaia di posti di lavoro. Per l’anno prossimo la situazione rimane in sofferenza con una previsione di perdite globali per altri 75 miliardi di dollari.
“Le compagnie aeree continueranno a soffrire di una domanda modesta e di restrizioni di viaggio legate al covid, a meno che i test non sostituiscano i requisiti di quarantena”, afferma un report della Iata.
I numeri citati spiegano l’urgenza di sviluppare applicazioni di tracciamento che rassicurino chi si mette in viaggio, come i vettori e i loro lavoratori e le autorità dei paesi di destinazione.
Al momento i progetti più avanzati riguardano un travel pass della stessa Iata, annunciato il 23 novembre e il CommonTrust, una sorta di passaporto sanitario, ideato dalla Commons Project Foundation. La fondazione riunisce tecnologi, imprenditori, funzionari pubblici, accademici, scienziati, leader del settore, persone e sostenitori di tutto il mondo e che ha già all’attivo tre applicazioni digitali su salute, Covid-19 e, appunto, il passaporto sanitario per i viaggi.
Il Travel Pass di IATA
L’associazione internazionale delle compagnie aeree ha fatto sapere di essere nella fase finale dello sviluppo della propria applicazione a cui ha collaborato il gruppo IAG (British Airways, Iberia e AerLingus) ed entro l’anno dovrebbero cominciare i test per verificarne il corretto funzionamento. L’obiettivo dichiarato è l’eliminazione delle misure di quarantena per i viaggiatori internazionali. Per ottenere questo risultato IATA Travel Pass gestirà e verificherà il flusso delle informazioni necessarie sui test o sui vaccini tra governi, compagnie aeree, laboratori e viaggiatori.
L’applicazione incorpora quattro moduli open source e interoperabili che possono essere combinati per una soluzione end-to-end:
– Registro globale dei requisiti sanitari: consente ai passeggeri di trovare informazioni accurate sul viaggio, sui test e infine sui requisiti dei vaccini per il viaggio.
– Registro globale dei centri di test / vaccinazione: consente ai passeggeri di trovare centri di test e laboratori nel luogo di partenza che soddisfano gli standard per i requisiti di test e vaccinazione della loro destinazione.
– App Lab: consente a laboratori e centri di test autorizzati di condividere in modo sicuro i certificati di test e vaccinazione con i passeggeri.
– Contactless Travel App – consente ai passeggeri di creare un “passaporto digitale”, ricevere certificati di test e vaccinazione e verificare che siano sufficienti per il loro itinerario e condividere test o certificati di vaccinazione con compagnie aeree e autorità per facilitare viaggio. L’app potrà essere utilizzata anche dai viaggiatori per gestire la documentazione di viaggio in modalità digitale.
Il Passaporto sanitario di Commons Project Foundation
Quasi in contemporanea è in corso lo sviluppo di un altro progetto, CommonPass, sostenuto dal World Economic Forum, dall’associazione internazionale degli aeroporti (ACI) e da un gruppo di compagnie aeree tra cui la tedesca Lufthansa e le statunitensi JetBlue e United Airlines.
CommonPass consentirà alle persone di accedere ai risultati di laboratorio e alle registrazioni delle vaccinazioni e acconsentire a utilizzare tali informazioni per convalidare il proprio stato COVID senza rivelare altre informazioni sulla salute personale. È possibile accedere ai risultati di laboratorio e alle registrazioni delle vaccinazioni tramite le banche dati sanitarie esistenti, registri nazionali o locali o cartelle cliniche digitali personali (Apple Health per iOS, CommonHealth per Android). Apple Health e CommonHealth consentono alle persone di archiviare le proprie cartelle cliniche in modo sicuro e privato sui propri telefoni.
Il programma valuterà se i risultati dei test di laboratorio o le registrazioni delle vaccinazioni dell’individuo provengono da una fonte attendibile e soddisfano i requisiti di screening sanitario del paese in cui il viaggiatore desidera entrare. Il programma restituisce una semplice risposta sì / no sul fatto che l’individuo soddisfi i criteri di accesso correnti, ma le informazioni sulla salute sottostanti rimangono nascoste e sotto il diretto controllo dei fruitori.
Dopo che le prime prove fatte da Cathay Pacific e United sui voli internazionali hanno avuto successo, più parti interessate stanno ora dando il loro sostegno alla piattaforma digitale. JetBlue, Lufthansa Group e Virgin Atlantic hanno dichiarato che lanceranno CommonPass come piattaforma sanitaria Covid-19 preferita per i viaggiatori internazionali a partire da dicembre 2020. L’app sarà disponibile per coloro che volano da Boston, Hong Kong, Londra e New York .
Il suo funzionamento risponde in sintesi allo schema riportato qui sotto
Possibile conflitto tra applicazioni
Per l’aviazione, i tamponi sono considerati lo standard prima della partenza. Allo stato attuale, United Airlines e JetBlue offrono test rapidi per i passeggeri prima della partenza, ma è chiaro come non sia una soluzione praticabile su larga scala e che la possibile soluzione derivi dall’utilizzo dei big data, ovvero dalle informazioni sanitarie di ciascun passeggero che possa dimostrare di aver fatto il vaccino, di essere negativo al tampone o di essere immune.
Le due piattaforme digitali in corso di sviluppo, IATA Travel Pass e CommonPass, dimostrano come difficilmente si arriverà a una soluzione standardizzata, sebbene le tre principali alleanze di compagnie aeree (Star Alliance, OneWorld e SkyTeam) l’abbiano invocata a più riprese. L’ampia gamma di compagnie aeree che lavora ciascuna sulla propria soluzione potrebbe alla fine creare confusione nei clienti, poiché ciascuna compagnia o gruppo di compagnie aeree potrebbe richiedere una diversa app o tipi di dati differenti per consentire di volare a livello internazionale.
L’attenzione nel settore rimane alta così come le aspettative e già ci sono le avvisaglie delle rigidità a cui andremo incontro nel 2021. La settimana scorsa durante una trasmissione televisiva, l’amministratore delegato di Qantas, Alan Joyce, ha dichiarato che sarà presto obbligatorio il ‘passaporto del vaccino’. Chiunque voglia imbarcarsi sui suoi aerei dovrà in sostanza dimostrare di aver fatto il vaccino anti Covid.
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