I luoghi di France Prešeren, il Dante Alighieri sloveno
Maja Slivnjak è responsabile ufficio stampa dell’Ente per il Turismo Sloveno in Italia. Il post è sponsorizzato da:
Pur essendo un paese piccolo, la Slovenia vanta tanti personaggi degni di nota. Uno di questi è senz’altro France Prešeren, il Dante Alighieri sloveno. In Italia è familiare solo ai letterati, ma nel mio paese è un pilastro dell’identità nazionale. Non è difficile capire perché: Prešeren plasmò la lingua slovena con una maestria impareggiabile, conferendole una dignità e una vitalità sconosciute sino ad allora, e la sua poesia riuscì a influenzare intere generazioni di intellettuali.
Prešeren nacque il 2 o 3 dicembre del 1800 a Vrba, minuscolo villaggio agricolo a pochi chilometri a sudest di Jesenice, città mineraria dell’Alta Carniola. Immerso nel verde, oggi Vrba è famoso proprio grazie al poeta. La casa dove nacque Prešeren era la classica abitazione rurale della Carniola, con il tetto scuro e appuntito e i muri bianchi, di un pallore severo; oltre a essere stata anche il luogo di nascita (cento anni dopo) del famoso arcivescovo Vovk, dal 1939 la Prešernova rojstna hiša è un piccolo museo, molto visitato dalle scolaresche.
Dato che Prešeren era un ragazzo molto intelligente, i genitori fecero di tutto per fargli avere una buona istruzione. Venne mandato in due scuole gestite da preti, a Grosuplje e a Ribnica, suggestivo borgo di falegnami nella Dolenjska occidentale, tra folti boschi di querce e abeti. Per il ginnasio invece fu spedito a Lubiana, capitale della provincia, dove frequentò il prestigioso Ginnasio di stato, studiando greco, latino e tedesco. Ottenuta la laurea in legge a Vienna, allora capitale dell’immenso impero austro-ungarico, Prešeren tornò a Lubiana per cercare di esercitare la professione.
E in effetti Lubiana fu la città del destino per Prešeren. Qui, per esempio, incontrò la sua musa Julija Primic, figlia di un ricco mercante; se ne innamorò perdutamente, ma senza essere corrisposto. Tracce di questo amore sfortunato si ritrovano oggi nel Monumento a Prešeren, nella magnifica Prešernov trg (piazza Prešeren, la più nota di Lubiana): lo sguardo della statua del poeta, in bronzo, è diretto verso la finestra della casa dove Julija viveva.
Il poeta amava viaggiare, e si recò spesso sul lago di Bled, oggi una delle più famose località turistiche della Slovenia insieme alle grotte di Postumia. Sulle sponde del lago, così idilliaco e al contempo enigmatico, trasse l’ispirazione per molte opere, incluso il capolavoro Il battesimo presso la Savica, ambientato anche sull’isoletta al centro del lago, dove in tempi remotissimi sarebbe esistito un templio dedicato alla dea delle fertilità Živa.
Nel 1846 Prešeren riuscì finalmente ad aprire il suo studio legale, e si trasferì a Kranj, ieri come oggi una delle maggiori città del paese. Alla confluenza dei fiumi Sava e Kokra, la città vanta un affascinante centro storico sopraelevato, e in particolare la bella piazza Glavni, su cui si affaccia il Museo della Gorenjska; la casa dove Prešeren trascorse gli ultimi tre anni della sua vita è oggi un museo con una mostra sulla Primic, la donna che amò fino all’ultimo respiro.
In copertina, Monumento a Prešeren (foto di Dunja Wedam, www.slovenia.info) Maja Slivnjak, autrice dell’articolo, è responsabile ufficio stampa dell’Ente per il Turismo Sloveno in Italia.
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