La La Land: raffinato il musical di Chazelle

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29 Gennaio 2017

“Brindiamo ai sognatori, brindiamo ai cuori che si spezzano”

La La Land – il musical diretto da Damien Chazelle e interpretato da Ryan Gosling ed Emma Stone con quattordici nomination agli Oscar – è da vedere. Vale la pena per le splendide colonne sonore (qui un approfondimento del Post sulle musiche e i testi), per la fotografia, per la storia. Una storia che il regista ha voluto raccontare vivace, buffa, sognante, sopra le righe, rappresentando l’innamoramento come viaggio ed esperienza. Mia (Emma Stone) è un’aspirante attrice che per fare quadrare i conti lavora in un caffè. Sebastian (Ryan Gosling) è un pianista jazz che non riesce ad affermarsi e a farsi apprezzare dal pubblico, ma è convinto che prima o poi il vento soffierà nelle sue vele. Mia e Sebastian si incontrano di continuo: si innamorano, si attraversano, si cambiano, si motivano. Mia insiste con i provini, Sebastian immagina il suo locale di free jazz, dove gli artisti potranno esprimersi e fare di quel luogo un riferimento. Sebastian rivede un vecchio amico che lo ingaggia come pianista per la sua band, niente a che fare col jazz, comunque. Inizia a viaggiare molto, a guadagnare. Mia scrive un monologo e lo rappresenta. È a questo punto che qualcosa si spezza, ad un passo dalla crescita, davanti ai progetti che prendono forma e si apprestano a diventare il domani. Quasi che l’amore non fosse stato altro che una parentesi, una miccia, uno slancio per i due ragazzi ai quali mancava solo il coraggio di allungare le mani sulle loro fantasie per renderle realtà, e un pizzico di fortuna. Niente accade se non si smuovono le acque, se non si è un poco sognatori. Mia e Sebastian osano, fino alla fine, nonostante il dolore, nonostante le rinunce.

L’evoluzione della storia d’amore e della storia personale di Mia e Sebastian è scadenzata in stagioni: inverno, primavera, estate, autunno e ancora inverno, ciclo dopo ciclo. Come se il regista volesse dirci: tutto a suo tempo, tutto a suo modo. Come se volesse dirci che ogni cosa cambia e noi di conseguenza. Eppure, in questo moto perpetuo, nulla si cancella, tantomeno un sentimento sincero e appassionato.

Grande protagonista del film è la musica. Ignoro se sia possibile guardare La La Land e non avere voglia di mettersi a ballare e a cantare. Chi scrive ha già riascoltato tutta la colonna sonora su Spotify e fatto parecchi saltelli. Chazelle ha voluto prenderci per le orecchie e trascinarci dentro le emozioni che muovono un’esistenza. Certo, i suoi personaggi sono un prototipo: due romantici nel senso più puro del termine, un ragazzo e una ragazza che prima di conoscersi se ne vanno in giro con i loro desideri nelle tasche, aperti alla bellezza e alla vita. Il loro darsi l’uno all’altra, fino alla fine, è quanto di più vicino al senso dell’esistere possa esserci. La La Land è un film pretenzioso e ovvio, al contempo. Raffinato e maledettamente semplice. Una chicca, sul serio.

 

TAG: La La Land
CAT: Cinema

Un commento

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  1. marcogiov 7 anni fa

    Io ho faticato a tenere gli occhi aperti per gran parte del film. Storia banale, balli pochi ed elementari, canzoni inutili, una certa aria da “Volevo fare di LA come farebbe Woody Allen se gli piacesse”. Un bidone colossale.

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