I tassisti sono troppo intelligenti per guidare

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6 Marzo 2015

Con una frase ad effetto boomerang, che in un periodo di contestazioni a base di Uber e UberPop potrebbe investirmi, voglio dire quello che vado ripetendo da tempo: guidare è da stupidi. Intendiamoci, io adoro guidare. E guidare anche sportivamente, auto potenti – in pista e non solo – e quello che adoro delle auto è l’accelerazione, difatti se ho scelto di lavorare nel settore delle auto elettriche è proprio perché il motore a elettroni è il più scattante e performante.

Però sono anche dell’idea che a guidare nel traffico di tutti i giorni, nella congestione continua così come su una noiosa autostrada debba essere un computer. Per il computer guidare è un’operazione semplice, per lui guardare a 360 gradi centinaia di volte al secondo non è un compito da Beetlejuice, il personaggio di Tim Burton del 1988. Il computer non ha una relazione fissa con WhatsApp, non riceve chiamate dall’amante distraendolo dal cavallo bianco che gli attraversa la strada, o sms da soci e compagnie telefoniche insistenti. A casa non lascia problemi che gli tornerebbero in testa ogni secondo, non tifa per nessuna squadra e non apprezza le curve della morettina dall’altro lato della strada.

Per il computer guidare è una semplice operazione matematica e previsionale, basata su hardware ridondante (ovvero sicuro) e performante (ovvero già testato ed utilizzato altrove). Le auto del futuro più prossimo dieci anni sono un’inezia, anzi le prime auto di serie a guida automatica le vedremo a fine aprile 2015, vedi Tesla Model S e in vari paesi del mondo hanno percorso milioni di chilometri senza un incidente (a meno che a guidare sia un uomo).

Le auto a guida automatica saranno una realtà a breve termine, diminuiranno gli incidenti aumentando al tempo stesso il comfort di guida.
Piano piano ci permetteranno di lavorare al volante, di chiacchierare guardandoci in faccia e salverà molte vite.
Il tempo perso a cercare parcheggio diventerà un ricordo, i tamponamenti e le conseguenti polizze assicurative al rialzo un ricordo. Pagheremo le assicurazioni in base a quante volte avremo guidato noi e quanto il computer, la nuova campagna di comunicazione della compagnia assicurativa ci dirà “lui paga meno”, riferito al nostro assistente robotico ed a quante volte lasceremo lui il controllo del volante. Affiancata a queste novità che le case stanno già introducendo nelle nuove auto, una telecamerina chiamata DashCam, registrerà quello che succede dentro e fuori l’auto e sarà la nostra testimone in caso di incidente.
I Taxi, oggetto e titolo di questo pezzo, inizialmente avranno un carico di stress alla guida che andrà riducendosi e via via saranno sostituiti da una guida sempre più autonoma. Il momento in cui scenderanno dal loro mezzo definitivamente è ancora abbastanza remoto, anche se sperimentazioni di mezzibusti plastici azzurri alla Total Recall stanno già avvenendo, i tassisti non dovranno preoccuparsi di perdere il posto a breve, è certo però che la tecnologia sia uno strumento per entusiasti ed un’arma per gli scettici. Ma di questi tempi non c’è spazio per gli scettici: Prova, Sbaglia, Innova, il tempo è prezioso e noi siamo troppo intelligenti per sprecarlo guidando.

 

TAG: auto elettrica, guida automatica, guida autonoma, taxi, trasporti
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