La magia de La Spiga Dorata: “Gli oggetti del passato hanno un futuro”

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4 Marzo 2021

Come stanno vivendo le piccole medie imprese, gli artigiani, le partite iva questo periodo di emergenza sanitaria? Ma soprattutto, chi sono? E perché dovremmo scegliere loro anziché grandi marchi, spesso tutti uguali, che ci ingolosiscono per via delle mode del momento e magari per prezzi stracciati? Nella nuova puntata di questo piccolo viaggio tra queste bellissime realtà italiane abbiamo intervistato Martina Tondelli, ideatrice e guida di La Spiga Dorata. Martina, che non è parente di Jacopo, il direttore de Gli Stati Generali che ha lo stesso cognome, quando si poteva, viaggiava per mercatini e rigattieri e scovava cose belle finite negli angoli. Questa sua passione le ha permesso di incontrare persone in tutta italia, che ammirano il suo gusto e scelgono di comprare quel che le hai trovato. Quella che all’inizio era una passione, sta diventando un’attività imprenditoriale.

Come è nato il Brand? 
Dalle emozioni che mi trasmettono gli oggetti antichi. È una passione che mi è stata donata da una persona cara quando avevo 15 anni. In questa pandemia mi sono ritrovata come tanti in cassa integrazione e ho deciso di impegnare il tempo in un progetto che rappresentasse una dimensione più vicina a me. La spiga è simbolo di fortuna e rinascita. Il grano, il suo frutto, rappresenta il passaggio dell’anima dall’ombra della terra alla luce.

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Di cosa ti occupi principalmente? Cosa Proponi?
Attraverso la mia pagina Instagram cerco di far continuare a vivere oggetti del passato e di reinterpretarne l’utilizzo. Propongo pezzi unici, gioielli e complementi di arredo cercando di trasmettere l’emozione per la storia che raccontano.

Quali problematiche avete riscontrato in questo periodo di emergenza sanitaria?
Che manca la comunicazione, manca il condividere i propri pensieri con il prossimo. A volte con i followers si instaurano delle corrispondenze avendo in comune la medesima passione.
La problematica più seria è stata la sospensione dei mercatini dell’antiquariato, che erano i luoghi dove facevo la principale ricerca di oggetti da proporre. Ho cercato di tradurre questo limite in opportunità nel contattare direttamente gli antiquari e facendomi aprire le porte delle loro botteghe. Sono diventata il tramite che  ha dato loro la possibilità di vendere nonostante la chiusura.

Quali iniziative avete intrapreso per far fronte a questo periodo? 
Io sono un amante di sorprese e regali.
Nella prima parte della pandemia ho provato dispiacere a non poter consegnare i regali agli amici, perché bloccati ognuno nel proprio comune. Dopo aver intrapreso l’avventura con La Spiga Dorata ho pensato di proporre questa iniziativa: i miei oggetti, sempre pezzi unici, possono essere acquistati come regali, che confeziono con cura e con un biglietto scritto a mano, e recapitati direttamente a casa del festeggiato.

Quanto contano i social network e il web per una realtà come la tua?
Sono fondamentali! Che ci piaccia o no, è il futuro che è già arrivato! Sembra quasi un’utopia mettere insieme antico e internet eppure il connubio funziona. Nel giro di tre mesi la pagina ha raggiunto quasi 2 mila followers. In questo momento penso che il web sia curativo per l’economia.

Le misure del governo in qualche modo vi sono state d’aiuto?
Ho iniziato questa attività il primo di ottobre 2020. Si tratta di una piccola attività imprenditoriale, quindi non ho potuto beneficiare di nessun contributo del governo.

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TAG:
CAT: Artigiani, commercio

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