Questioni di genere
Intesa Sanpaolo: il Fondo di Beneficenza presenta il rapporto sulle priorità per l’equità di genere
Il rapporto “Lavoro, sicurezza e integrazione. Le priorità per raggiungere l’equità di genere”, pubblicato dal Fondo di Beneficenza di Intesa Sanpaolo per la Giornata internazionale della donna, analizza sfide e soluzioni per l’inclusione sociale ed economica delle donne
In occasione della Giornata internazionale della donna dell’8 marzo, il Fondo di Beneficenza di Intesa Sanpaolo ha pubblicato il rapporto “Lavoro, sicurezza e integrazione. Le priorità per raggiungere l’equità di genere”. Il documento, curato dalla Presidenza della Banca, riafferma l’impegno dell’istituto per l’inclusione sociale ed economica delle donne, il contrasto alla violenza di genere e il sostegno alle categorie più fragili.
Il rapporto raccoglie i risultati di un convegno organizzato nell’autunno 2024, durante il quale sei enti hanno condiviso le migliori pratiche nei settori dell’occupazione femminile, della sicurezza e dell’integrazione. L’obiettivo è favorire il confronto tra organizzazioni, aziende e istituzioni per sviluppare nuove iniziative e metodologie di intervento.
Principali criticità emerse
Il rapporto evidenzia alcune problematiche chiave che ostacolano l’equità di genere:
- Esclusione di categorie vulnerabili: alcune fasce della popolazione, come le migranti irregolari, restano escluse dagli interventi di prevenzione e sensibilizzazione.
- Restrizioni nei finanziamenti: i criteri di accesso ai fondi risultano complessi, con cofinanziamenti elevati, pagamenti differiti e tempi di burocrazia troppo lunghi.
- Percorsi formativi insufficienti: i corsi di apprendimento della lingua italiana e di formazione lavorativa sono spesso troppo brevi e non retribuiti, limitando l’inserimento nel mercato del lavoro.
- Mancanza di risorse: l’insufficienza di finanziamenti e personale specializzato esclude alcune categorie, come le donne anziane, dai programmi di supporto.
- Stereotipi e discriminazioni: persistono pregiudizi sulla violenza di genere e sulla condizione dei migranti, con effetti negativi sull’accesso al lavoro e all’abitazione.
- Difficoltà nella raccolta dati: la frammentazione delle informazioni tra enti, aziende e beneficiarie rende complesso il monitoraggio degli interventi.
- Necessità di un approccio collaborativo: il Terzo Settore deve rafforzare il lavoro in rete con aziende e istituzioni per migliorare l’efficacia degli interventi.
- Innovazione nella raccolta fondi: le organizzazioni devono adottare strategie di comunicazione efficaci per coinvolgere i finanziatori.
- Importanza della formazione: la qualificazione del personale e dei volontari è essenziale per garantire servizi di qualità.
- Utilizzo dei social media: le piattaforme digitali possono essere strumenti chiave per diffondere informazioni utili nelle comunità migranti.
- Autodeterminazione delle donne: creare spazi sicuri per l’ascolto e il supporto è fondamentale per favorire l’uscita da situazioni di violenza.
Dati sul lavoro femminile e sulla violenza di genere
Secondo il rapporto, l’Italia continua a registrare uno dei tassi di occupazione femminile più bassi d’Europa (54% a settembre 2024, contro il 70% della media UE). Inoltre, il 55% delle donne dichiara di aver subito discriminazioni o molestie sul posto di lavoro, mentre il 70% segnala rallentamenti nella carriera legati alla maternità.
Sul fronte della violenza di genere, l’80% dei casi avviene in ambito familiare, con il 65,2% delle vittime che subisce violenze fisiche e quasi il 90% che riporta violenze psicologiche. Il 40% delle vittime non è economicamente autonoma, una condizione che aumenta la vulnerabilità.
Il sostegno del Fondo di Beneficenza
Negli anni, il Fondo di Beneficenza ha supportato numerosi progetti per l’inserimento lavorativo di donne, migranti e vittime di violenza, finanziando percorsi di formazione, orientamento e avvio di attività imprenditoriali. Inoltre, ha contribuito alla creazione di centri antiviolenza, case rifugio e sportelli di ascolto, fornendo assistenza psicologica e supporto legale.
Particolare attenzione è stata rivolta alle donne migranti, spesso vittime di discriminazione, attraverso iniziative mirate di inclusione e formazione.
Dal 2016, il Fondo ha erogato oltre 130 milioni di euro per finanziare più di 7.700 progetti sociali, confermandosi come un attore chiave nel promuovere una società più equa e inclusiva, in linea con i valori di Intesa Sanpaolo.
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