Banca Generali al suo massimo storico, utile del trimestre a 83 milioni
Trimestrale sopra le attese per Banca Generali che segna un utile netto consolidato a 83,1 milioni di euro, in aumento del 22 per cento rispetto allo stesso periodo dello scorso esercizio. Nonostante la volatilità dei mercati e l’incertezza sul fronte macroeconomico e geopolitico, l’istituto ha accelerato verso i target di crescita dimensionale e reddituale.
L’utile netto ricorrente è salito del 45 per cento a 77 milioni, raggiungendo cosi il nuovo massimo mai registrato in un solo trimestre.
Il margine di intermediazione cresce invece a 193,2 milioni (da 160,8 milioni). Nello specifico, il margine d’interesse (71 milioni, +214,9 per cento anno su anno e +24,2 per cento sul trimestre) ha beneficiato della crescita dei rendimenti degli attivi in linea con l’aumento dei tassi di mercato. Le commissioni lorde ricorrenti sono pari a 238,1 milioni (-2,7 per cento rispetto al corrispondente periodo dello scorso anno). I costi operativi si attestano a 63,7 milioni (+6,2 per cento) con un cost-income ratio, rettificato per le componenti non ricorrenti quali le commissioni variabili, ridotto al 33,2 per cento (dal 40,8 per cento di fine 2022). A livello patrimoniale, Banca Generali registra un Cet1 ratio al 16,0 per cento.
Quanto alle masse gestite, Banca Generali registra 85,9 miliardi a livello totale (+2 per cento) con una crescita in doppia cifra (+10 per cento) per quelle in consulenza evoluta.
“Siamo molto soddisfatti del risultato che evidenzia ancora una volta la nostra capacità di crescita in ogni contesto. Siamo al massimo storico di portafoglio clienti, con oltre il 70 per cento di questi che generano commissioni ricorrenti. La richiesta di servizi di investimento a maggiore valore aggiunto tocca nuovi record con Gestioni Patrimoniali e Consulenza a pagamento che complessivamente superano i 17 miliardi. Anche in termini di raccolta il dato del primo trimestre risulta in aumento, con un grande contributo dei consulenti in struttura, a conferma della qualità dei nostri professionisti e del crescente bisogno di consulenza da parte della clientela di alto standing”, commenta l’amministratore delegato Gian Maria Mossa. “In un periodo caratterizzato da persistente volatilità e complessità dallo scenario dei tassi abbiamo registrato con le nostre attività ricorrenti di business il miglior utile trimestrale della nostra storia. Le commissioni ricorrenti hanno tenuto piuttosto bene anche grazie alla creazione di valore sul mondo amministrato che ha raggiunto un picco storico in linea con il ciclo di politica monetaria. Guardiamo con cautela alle sfide economico-finanziarie sui mercati per i prossimi mesi ma siamo fiduciosi di poter continuare a crescere in linea ai target del piano forti di un posizionamento unico e di un livello di servizio sempre più riconosciuto e apprezzato dalla clientela”, conclude.
La Banca conferma così gli obiettivi fissati per il futuro: una raccolta netta compresa nel range di 5,7-6,7 miliardi e una crescita degli utili ricorrenti compresa tra il 15-20 per cento per l’anno in corso.
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