Banco Bpm presenta il nuovo piano industriale: utile di 1 miliardo nel 2024

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5 Novembre 2021

Banco Bpm presenta un Piano Strategico che definisce i nuovi target per l’orizzonte temporale 2021-2024. Il gruppo bancario prevede il conseguimento di un utile di circa 740 milioni di euro nel 2023 e di oltre 1 miliardo nel 2024, con un ritorno sul capitale tangibile superiore al 9 percento. Per gli azionisti è previsto un payout (la percentuale dell’utile destinata a dividendo) nell’arco di piano pari al 40 percento.

Il gruppo prevede l’uscita volontaria di circa 1.600 dipendenti, con un incremento di 500 persone rispetto ai precedenti target. Mille uscite sono già state perfezionate nel primo semestre. L’istituto procederà però con 800 nuove assunzioni. Il business plan stima anche la chiusura di più filiali, 200 ulteriori sportelli rispetto ai precedenti target. Nel 2024 la rete conterà 1.300 filiali.

Lo sviluppo del Piano è basato su una serie di priorità strategiche che vanno incontro alle aspettative dei principali stakeholder, fra cui clienti, investitori, colleghi e regolatore. Tra queste la progressiva evoluzione del modello di servizio in chiave di digitalizzazione, le opportunità fornite dal PNRR, le opzioni di valorizzazione della Bancassurance alla luce delle rinegoziazioni delle partnership “Cattolica” e “Covéa”, il contributo al contenimento dei costi riveniente dal recente accordo sul fondo esuberi e dalla razionalizzazione della rete di filiali e la normalizzazione del costo del rischio, resa possibile dall’aver conseguito un miglioramento sul fronte asset quality già superiore ai target che il gruppo si era dato per il 2023 nel vecchio piano.

«Tutto questo con l’obiettivo di rafforzare il posizionamento competitivo di Banco Bpm, punto di riferimento per famiglie, imprese e comunità», ha dichiarato il ceo di Banco Bpm, Giuseppe Castagna. Il piano, sottolinea, «si fonda su saldi presupposti sia per quanto riguarda lo scenario macroeconomico in ripresa, stimolato tra l’altro dall’avvio del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, sia in riferimento alla solidità del gruppo e alla sua capacità di agire in contesti di trasformazione».

L’istituto, spiega Castagna, «ha dimostrato concretamente, durante il periodo dell’emergenza sanitaria, capacità organizzative e di reazione commerciale che hanno permesso di far fronte all’emergenza e impostare con rapidità le azioni necessarie a supportare la clientela, anche grazie alla tecnologia che ha garantito l’operatività da remoto, supportata dai colleghi sempre presenti nelle filiali sul territorio. Tutto ciò è avvenuto tenendo sotto controllo la qualità degli attivi e mantenendo costante la redditività».

Banco Bpm ha chiuso i primi nove mesi dell’anno con un utile netto di 472 milioni di euro, in crescita del 79,8 percento sullo stesso periodo dello scorso anno. A livello rettificato l’utile si attesta a 565 milioni. Il risultato della gestione operativa, in crescita del 20,8 percento a 1,53 miliardi di euro, conferma il «trend positivo sui ricavi», cresciuti del 10,5 percento a 3,42 miliardi, «e sul contenimento dei costi registrato negli ultimi trimestri». L’indicatore di solidità patrimoniale Cet 1 ratio cresce trimestre sul trimestre al 13,3 percento. Nel terzo trimestre l’utile è stato di 110,7 milioni di euro, superiore al consensus di 74 milioni.

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TAG: Banco BPM, bpm, giuseppe castagna
CAT: Banche e Assicurazioni

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